Segue l’anteprima del GP Bahrain 2023 di P300.it
Team e piloti ai nastri di partenza! Il prossimo weekend riparte il Campionato del Mondo di Formula 1, sarà la 74esima edizione ad assegnare il titolo piloti e la 66esima ad assegnare il titolo costruttori. Il campionato si disputerà su 23 Gran Premi, uno in più della stagione scorsa: si parte il 5 marzo e si finisce il 26 novembre.
19° GP Bahrain
19a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 1/23 – 3/5 marzo 2023
Gran Premio #1080
Il mondiale 2022 ha incoronato nuovamente Max Verstappen e la Red Bull, che ha vinto il titolo piloti dopo nove stagioni. Lo scorso campionato sembrava, almeno agli inizi, offrire una bella competizione tra Verstappen e Leclerc anche per i problemi di affidabilità sofferti dal team austriaco nei primi appuntamenti. Poi alla lunga è venuta fuori la consistenza del team di Horner, che ha praticamente dominato la stagione lasciando alla Ferrari la piazza d’onore. Molto in difficoltà, nel 2022, la Mercedes, mai in lotta per il titolo e nemmeno per singoli appuntamenti salvo rari sprazzi. La casa di Stoccarda è comunque riuscita a vincere una gara, in Brasile, col giovane Russell.
Sul versante piloti, il 2023 vede varie novità. Dopo sedici stagioni, 53 vittorie, 57 pole e quattro mondiali ha lasciato la massima serie Sebastian Vettel, desideroso di dedicarsi alla famiglia e ormai privo di stimoli. Prende il suo posto all’Aston Martin il due volte campione del mondo Alonso, che farà coppia col confermato Stroll. Lascia l’AlphaTauri il francese Gasly che si accasa in Alpine con Ocon. Nel team di Faenza arriva l’olandese De Vries. Mick Schumacher lascia il posto alla Haas a Nico Hulkenberg, che torna stabilmente in Formula 1 dopo tre stagioni. Lascia la Formula 1 anche Daniel Ricciardo, che termina anticipatamente il suo contratto con la McLaren. L’australiano torna in Red Bull nel ruolo di pilota di riserva. Al team di Woking arriva Oscar Piastri insieme al confermato Norris. Novità anche in casa Williams con Logan Sargeant ingaggiato al posto di Latifi. Confermati gli schieramenti di Red Bull, Ferrari e Mercedes.
Il calendario 2023 conta ben 23 appuntamenti, sarà la stagione più lunga di sempre. Ben tre gli appuntamenti negli Stati Uniti con l’ingresso del Gran Premio di Las Vegas che si disputerà sulla famosissima Strip a metà novembre. Torna anche il Gran Premio del Qatar dopo il debutto del 2021. Confermati i due appuntamenti italiani di Imola ad aprile e Monza a settembre. Il Gran Premio di Spagna slitta di un paio di settimane, trovando collocazione ad inizio giugno. Anticipato a fine luglio, prima della consueta pausa estiva, il Gran Premio del Belgio. In sei appuntamenti si disputerà la gara sprint il sabato pomeriggio che andrà a definire la griglia per il Gran Premio di domenica: Azerbaigian, Austria, Belgio, Qatar, Stati Uniti (Austin) e San Paolo.
Rispetto alla stagione passata le novità non sono moltissime, piccoli aggiustamenti ai regolamenti che non rappresentano certo una rivoluzione come invece quella della scorsa stagione. Argomento principe dello scorso campionato fu il famigerato “porpoising”, l’effetto “delfino”, cioè il continuo saltellamento della macchina al raggiungere determinate velocità. Fenomeno che portò a preoccupazioni anche dal punto di vista della sicurezza. Già nel corso dell’anno la FIA intervenne e da quest’anno il fondo viene rialzato di 15mm, viene introdotto un sensore supplementare per misurare il saltellamento ed è stata aumentata anche la rigidità della parte finale del fondo.
Gli specchietti retrovisori sono stati allargati di 50mm, portando la larghezza totale a 200mm, e alzati di 10mm (per un totale di 60mm) per incrementare la visibilità ridottasi lo scorso anno per l’introduzione di gomme posteriori più alte per via dell’arrivo dei cerchi da 18″. Arrotondati i profili del roll bar per evitare rotture in caso di cappottamenti come quello occorso al cinese Zhou lo scorso anno a Silverstone.
Nessuna modifica al peso minimo che resta fissato a 798kg. La temperatura minima della benzina è fissata a 10°C, o 10°C al di sotto della temperatura ambiente quando le auto circolano al di fuori delle proprie aree designate.
Novità sul versante pneumatici: la Pirelli ha introdotto una nuova mescola nel range delle mescole dure collocabile tra le vecchie mescole C1 e C2. La mescola C1 dello scorso anno viene ribattezzata C0. A partire dal Gran Premio dell’Emilia Romagna sarà introdotta anche nuova mescola da bagnato che dovrebbe migliorare il fenomeno tipico delle gare su pista bagnata: la nube d’acqua vaporizzata che rende quasi impossibile ai piloti dietro i primi posti di avere una buona visibilità.
Il regolamento sportivo è rimasto pressoché immutato, sono stati introdotti solo piccoli correttivi di scarso rilievo.
La scorsa settimana team e piloti si sono ritrovati in Bahrain, dove si disputerà il primo appuntamento iridato, per una tre giorni di test che, ad una prima occhiata, sembrano confermare la superiorità della Red Bull sul resto della truppa. La Ferrari ha tenuto un profilo piuttosto basso mentre la Mercedes sembra aver già messo le mani avanti parlando di “molto lavoro da fare”. Come sempre sarà la pista a dire la verità anche se bisognerà aspettare le prime gare europee, come sempre, per avere un’idea chiara sulle gerarchie.
Il Gran Premio del Bahrain si disputa sul circuito di Sakhir, che sorge alla periferia sud di Manama, di fatto l’unica vera città del piccolo emirato del Golfo Persico. Il tracciato sorge in pieno deserto e questo rappresenta un problema in caso di forte vento per la sabbia che si deposita sulla pista e rende la pista molto sporca, soprattutto fuori dalla traiettoria ideale. Nel corso degli anni si sono fatti vari tentativi, soprattutto utilizzando una specie di collante da spruzzare ai bordi della pista che comunque non ha sortito gli effetti sperati. Il layout della pista è caratterizzato dalla presenza di tre lunghi rettilinei che terminano con secche frenate, i sorpassi sono possibili. Il circuito può essere utilizzato in sei diverse configurazioni ed è presente anche un rettilineo per i dragster.
La costruzione di un tracciato in Bahrain, primo in medio oriente, fu fortemente voluta dal principe Al Khalifa, che è anche presidente onorario della federazione motoristica bahrenita. La realizzazione fu affrettata per consentire lo svolgimento del primo Gran Premio del Bahrein il 4 aprile 2004. Il circuito venne completato in tempo per il 2004, anche se non vennero terminati i lavori di tutte le strutture di supporto. La realizzazione del tracciato, costata circa 150 milioni di dollari, è stata eseguita su progetto dello studio dell’architetto tedesco Hermann Tilke, il papà di molti dei circuiti di nuova generazione e che già aveva progettato il tracciato di Sepang in Malesia.
Insomma, tutto è pronto per il primo appuntamento di questa nuova stagione. Ovviamente i risultati di questo Gran Premio andranno presi con le molle: il campionato sarà lunghissimo e non si potranno prendere i risultati di questa gara come cartina tornasole per l’intera stagione. Ovviamente Verstappen e Red Bull partono da assoluti favoriti, agli altri il compito di scalzarli.
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