Segue l’anteprima Brembo del GP Bahrain 2023 di F1
Dal Bahrain riparte il Mondiale Formula 1, il più lungo di sempre con 23 GP in calendario, di cui tre negli Usa. E a proposito di ripartenze, il Bahrain International Circuit, ha riservato in passato incidenti spettacolari, causati da incomprensioni tra monoposto che uscivano dai box e altre che sopraggiungevano in rettilineo.
Secondo i tecnici Brembo il Bahrain International Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, lo stesso valore di una storica pista come Spa-Francorchamps che però si differenzia per lunghezza e conformazione.
L’energia del domani
La gara scatterà dopo il tramonto e quindi si disputerà sotto le luci artificiali ma la presenza dei copri cerchi lenticolari, introdotti nel 2022, impedisce di ammirare l’incandescenza dei dischi in carbonio. Proprio in frenata le monoposto recuperano energia che poi utilizzeranno nelle altre fasi di gara.
L’individuazione di nuovi modi di sfruttamento dell’energia è uno dei capisaldi di Brembo che non a caso si ispira al principio “Turning energy into inspiration”. L’obiettivo è di garantire agli automobilisti un’esperienza di guida unica, combinando le esigenze della mobilità domani con la digitalizzazione e la connessione.
Un poker di frenate dure
In ogni giro del Bahrain International Circuit il piloti di F.1 utilizzano i freni 8 volte per complessivi 15,9 secondi, complici 4 frenate da oltre 2 secondi l’una, spalmate lungo l’intero tracciato. La presenza di 15 curve, tre delle quali da meno di 90 km/h, fa sì che solo in un punto della pista le monoposto superino i 300 km/h.
Le curve 10 e 11 sono le sole consecutive in cui si azionano i freni, anche se sono separate da un rettilineo che consente all’impianto frenante di respirare. Le decelerazioni massime non superano mai i 4,3 g mente il carico complessivo sul pedale del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi è di quasi 53 tonnellate per ciascun pilota.
Soltanto 124 metri per perdere 243 km/h
Delle 8 frenate del GP Bahrain 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e la restante è light.
La più dura per l’impianto frenante è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km: le monoposto si affidano ai freni a 323 km/h e scendono a 80 km/h in soli 124 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,79 secondi esercitando un carico di 129 kg sul pedale del freno.
Fonte immagini e testi: Brembo
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