F1 | GP Bahrain 2022: anteprima di Sakhir

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Redazione P300.it @p300it
16 Marzo 2022 - 15:00
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Segue l’anteprima del GP Bahrain 2022 di P300.it

Si ricomincia! Il prossimo weekend riparte il campionato del mondo di Formula 1, la 73esima edizione ad assegnare il titolo piloti e la 65esima ad assegnare il titolo costruttori. La stagione si spalmerà su 22 appuntamenti (in attesa della sostituzione della Russia) e si concluderà nella seconda metà del prossimo novembre. Moltissime le novità di quest’anno: un nuovo campione del mondo, nuove regole, nuove gare. Ma andiamo con ordine.

18° GP Bahrain
18a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 1/23 – 18/20 marzo 2022
Gran Premio #1058

La stagione 2021 ha visto, dopo quattro anni di regno ininterrotto, Lewis Hamilton cedere lo scettro di campione a Max Verstappen, alfiere della Red Bull. Entrambi i piloti sono stati protagonisti di una stagione combattuta a livelli altissimi; erano anni che non si vedeva un mondiale come quello appena trascorso: polemiche, decisioni discutibili, incidenti, vittorie combattute, e un sano “odio sportivo” che non fa mai male. Non torneremo qui sui fatti di Abu Dhabi né sulle polemiche di quelle settimane, già raccontate ed analizzate a sufficienza, se non per il peso che hanno avuto su una delle prime modifiche che incontreremo quest’anno.

Le vicende di Abu Dhabi hanno portato la FIA ad aprire un’inchiesta che per ora ha prodotto come risultato l’allontanamento di Michael Masi dalla direzione gara e la nomina di due direttori di gara che si alterneranno: il tedesco Niels Wittich (direttore di gara del DTM) e il portoghese Eduardo Freitas (direttore di gara del WEC). La direzione gara sarà assistita dal britannico Herbie Blash, già ex vice-direttore di gara e più stretto collaboratore di Charlie Whiting fino al 2016. La FIA ha anche deciso di istituire un remote garage, una sorta di sala VAR a supporto della direzione gara, per verificare tutti i fatti salienti in pista.

Novità in questo 2022 anche sul fronte piloti. L’Alfa Romeo dopo aver salutato Raikkonen, ritiratosi dalle competizioni, non ha rinnovato il contratto dell’italiano Giovinazzi, passato in Formula E, il team svizzero ha quindi ingaggiato Bottas, in uscita dalla Mercedes, e il cinese Guanyu Zhou, già parte del Ferrari Driver Academy in passato e classificatosi terzo al campionato di Formula 2 dello scorso anno. In Mercedes il posto di Bottas è stato preso da George Russell, pilota inglese che da anni ruota nell’orbita della casa di Stoccarda e che dovrebbe rappresentare il futuro del team quando Hamilton smetterà. In Williams accanto a Latifi arriva quindi Albon, un ritorno per lui nella massima serie dopo lo stop dello scorso anno.

Novità anche in casa Haas. Il team americano aveva confermato la coppia del 2021, ma i recenti fatti sulla scena internazionale con l’invasione russa dell’Ucraina ha portato il team guidato da Gunther Steiner ad interrompere i rapporti prima con lo sponsor russo Uralkali e successivamente anche col pilota russo Mazepin, che si è ritrovato così appiedato. Nel team è stata richiamata una vecchia conoscenza: il danese Kevin Magnussen. Red Bull, Ferrari, McLaren, Alpine, Aston Martin ed AlphaTauri confermano le coppie della passata stagione.

Novità anche per quanto riguarda il calendario. La stagione prevede 23 appuntamenti, sebbene ad oggi le gare certe di essere disputate sono ventidue. Il 25 settembre si sarebbe dovuto disputare il Gran Premio di Russia che però è stato cancellato a causa della guerra in corso e del conseguente ostracismo internazionale che si è rivolto contro il governo di Mosca. Lo slot è ancora libero, quindi non è da escludere che si possa trovare un nuovo Gran Premio da inserire in calendario. Confermatissimi gli appuntamenti in Italia ad Imola e Monza. Gli Stati Uniti vedono crescere la partecipazione con un nuovo Gran Premio a Miami che si disputerà all’inizio di Maggio su un nuovo tracciato cittadino ricavato dalle strade che circondano l’Hard Rock Stadium che ospita le partite casalinghe dei Miami Dolphins, squadra della NFL. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, penultimo appuntamento lo scorso anno, diventa seconda gara stagionale. Previsti i ritorni di Singapore e Giappone dopo gli anni di pausa dovuti alla pandemia di covid-19.

Veniamo ora alle novità per quanto riguarda il regolamento sportivo. Lo scorso anno era stato introdotta la Sprint Qualifying e, almeno nelle intenzioni di FIA e Liberty Media, l’obiettivo per quest’anno era di portare il totale dei Gran Premi ove questo format sarebbe stato utilizzato a sei. Molti team, soprattutto i più grandi, hanno però storto il naso chiedendo in cambio un aumento del budget cap, minacciando ricorrere al veto in caso contrario. Alla fine l’accordo è stato trovato su tre appuntamenti nei quali sarà utilizzata la Sprint Qualifying che è diventata una vera e propria Sprint Race con punti ai primi otto classificati: Emilia Romagna, Austria e San Paolo. Altra novità: ai fini statistici il vincitore della Sprint (questo il nome ufficiale) non sarà più accreditato della pole position.

Dopo i fatti del Gran Premio del Belgio dello scorso anno con la farsa dei due giri disputati sotto Safety Car solo per assegnare i punti, la FIA ha stabilito che d’ora in poi nessun punto sarà attribuito se durante la gara non siano stati disputati almeno due giri senza l’intervento della Safety Car o della Virtual Safety Car; inoltre si è stabilito che qualora la gara dovesse essere interrotta e non fosse possibile continuarla, se il leader copre più di due giri ma meno del 25% della distanza totale prevista si assegneranno punti solo ai primi cinque classificati (6, 4, 3, 2, 1); se la distanza percorsa è superiore al 25% del totale ma inferiore al 50% andranno a punti i primi nove (13, 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1); se la distanza percorsa è superiore al 50% ma inferiore al 75% andranno a punti i primi dieci (19, 14, 12, 9, 8, 6, 5, 3, 2, 1). Infine se la distanza coperta supera il 75% di quella totale prevista i punti sono assegnati regolarmente.

Sul fronte gomme è stato deciso che i primi dieci piloti sulla griglia di partenza non saranno più obbligati ad usare le mescole adoperate durante il Q2. Inoltre, abolita la regola dell’uso del cambio per sei gare consecutive, i team potranno utilizzare quattro scatole del cambio durante tutta la stagione. Novità anche per le penalità: da quest’anno la penalizzazione di dieci posti sulla griglia di partenza scatterà alla quinta reprimenda e non più alla terza.

Veniamo ora alla più grande novità di questa stagione. Il 2022 vede infatti notevole modifiche al regolamento tecnico per quanto riguarda l’aerodinamica, il telaio, i motori, gli pneumatici e i freni. Questo nuovo regolamento avrebbe dovuto debuttare lo scorso anno ma, a causa della pandemia di covid, la sua applicazione è stata posticipata a questa stagione.

L’ala anteriore è stata modificata rendendola più semplice e con linee più pulite riducendo quindi tutte quelle piccole alette e fronzoli vari che ne complicavano la figura. Inoltre l’ala è collegata direttamente al muso senza più supporti. Le ali posteriori sono state rese più larghe e montate più in alto rispetto allo scorso anno e, come per l’ala anteriore, anche quella posteriore è stata resa più pulita nelle linee abolendo molte delle appendici aerodinamiche. Reintrodotto, dopo essere stato abolito nel 1982, l’effetto suolo, il tutto per bilanciar la perdita di carico aerodinamico dovuto alla semplificazione delle ali e dei vari apparati aerodinamici. Lo scopo di tutti questi cambiamenti è quello di ridurre al minimo il flusso d’aria turbolenta sulla scia delle vetture che seguono in modo da aiutare nelle manovre di sorpasso.

Tutto ciò ha prodotto auto dalle linee completamente diverse da quelle degli ultimi anni, esteticamete più gradevoli e molto semplici. Tuttavia, nel corso dei test invernali, quella che era la paura più grande degli appassionati, cioè una eccessiva standardizzazione è venuta meno in quanto si sono viste molte soluzioni diverse adottate dai vari ingegneri soprattutto per quanto riguarda la zona delle fiancate.

È stato deciso di aumentare nuovamente il peso minimo delle vetture che ora è fissato a 798kg. L’intera scocca deve essere rivestita in gomma in modo da ridurre al minimo il rischio che i componenti si rompano e che quindi possano generare detriti che possono rappresentare un pericolo per le altre vetture con conseguenti ingressi di Safety Car o interruzioni della gara. A partire da questa stagione e fino al 2025 è bloccato lo sviluppo delle power unit e i team saranno obbligati ad usare carburanti che contengano almeno il 10% di biocomponenti.

Grande novità anche sul versante gomme con l’introduzione di pneumatici da 18 pollici per garantire maggiore precisione nei cambi di direzione e minore surriscaldamento. Modificati anche i freni che aumenteranno di dimensione: 328mm all’anteriore e 280mm al posteriore. Ritornano, dopo essere stati banditi nel 2010, i copricerchi.

Apre la stagione il Gran Premio del Bahrain, come è già accaduto lo scorso anno. Il Gran Premio si disputa sul circuito di Sakhir, una piccola frazione alla periferia di Manama, unica città della piccola isola del Golfo Persico.

La costruzione di un tracciato in Bahrain, primo in medio oriente, fu fortemente voluta dal principe Al Khalifa, che è anche presidente onorario della federazione motoristica bahrenita. La realizzazione fu affrettata per consentire lo svolgimento del primo Gran Premio del Bahrein il 4 aprile 2004. Il circuito venne completato in tempo per il 2004, anche se non vennero terminati i lavori di tutte le strutture di supporto.

La realizzazione del tracciato, costata circa 150 milioni di dollari, è stata eseguita su progetto dello studio dell’architetto tedesco Hermann Tilke, il papà di molti dei circuiti di nuova generazione e che già aveva progettato il tracciato di Sepang in Malesia.

Il circuito, trovandosi in pieno deserto, si caratterizza per essere molto sporco durante tutto il weekend di gara, uscire dalla linea ideale disegnata dalle vetture è un rischio a causa di un sottile velo di sabbia che si deposita sull’asfalto. Nel corso degli anni si sono fatti vari tentativi, soprattutto utilizzando una specie di collante da spruzzare ai bordi della pista che comunque non ha sortito gli effetti sperati. Il layout della pista è caratterizzato dalla presenza di tre lunghi rettilinei che terminano con secche frenate, i sorpassi sono possibili. Il circuito può essere utilizzato in sei diverse confiurazioni ed è presente anche un rettilineo per i dragster.

Trattandosi della prima gara di una stagione piena di incognite, fare previsioni di qualunque sorta è quanto mai azzardato. L’impressione è che i grandi duellanti siano al solito i tre top team Red Bull, Mercedes e Ferrari. Ma è davvero troppo presto per i pronostici. Hamilton sembra aver messo già le mani avanti dicendo che la Mercedes non sarà in grado di lottare per la vittoria almeno nelle prime gare, liquidato subito da Verstappen che ha parlato di classica pretattica da parte della casa tedesca. Staremo a vedere.

I test

I test prestagionali si sono svolti a Barcellona (23-25 febbraio) e Sakhir (10-12 marzo), con questi risultati

In questi grafici l’andamento dei test con i chilometraggi per team, piloti e motori.

Red Bull, Ferrari e Mercedes sono apparsi i team con le migliori potenzialità durante le sei giornate, anche se come al solito tutte le valutazioni verranno riviste dopo la prima gara e, visto il cambio totale di regolamento, sarà necessaria tutta la prima parte di stagione per stilare un primo bilancio di rapporti di forza.

Le anteprime team per team

Seguono le anteprime team per team preparate per l’inizio della stagione.

Mappa e record del GP Bahrain

Albo d’oro e orari

Immagine: Media Ferrari

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