Caratteristiche e modo d’impiego dell’impianto Brembo al Bahrain International Circuit
Secondo i tecnici Brembo il Bahrain International Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, lo stesso valore di storiche piste come Monza e Spa-Francorchamps e altre più recenti come Baku e Sochi.
L’anno scorso si gareggiò a novembre con temperature inferiori rispetto alle edizioni primaverili. La vicinanza con il deserto e il diverso periodo dell’anno produrranno un alto grip meccanico che unito a numerose frenate ad alta energia e a breve distanza tra loro rende difficile lo smaltimento del calore generato in frenata.
Fino a 1.480 fori di ventilazione per i dischi di Formula 1
A seconda delle temperature previste durante il Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota può optare fra sei diverse soluzioni di dischi Brembo anteriori: c’è l’opzione medium cooling con 800 fori, high cooling con 1.250 fori e very high cooling con 1.480 fori. Per ciascuna di queste è disponibile anche l’opzione con lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto “groove”.
Nel caso del very high cooling i fori sono disposti su 7 diverse file, nell’ipotesi intermedia su 6 file e nella restante su 4 file: misurano 2,5 millimetri di diametro l’uno e vengono realizzati, uno alla volta, da un macchinario di precisione. Per completare i fori di un singolo disco sono necessarie dalle 12 alle 14 ore di lavoro ininterrotto. La tolleranza di lavorazione è di soli 4 centesimi.
Mezza tonnellata per ogni minuto
In ogni giro il piloti di F.1 utilizzano i freni 8 volte per complessivi 15 secondi e 8 decimi: merito principalmente di 3 frenate, di cui due in successione, alle curve 8 e 10, in cui l’impiego supera i 2,7 secondi. Alta è la media delle decelerazioni massime: 4,2 g, identico valore a Monza e Sochi.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti utilizzano i freni oltre 450 volte ed esercitano un carico complessivo sul pedale del freno di oltre 48 tonnellate: in pratica per ogni minuto di gara sono più di 510 kg a persona. D’altro canto in 7 delle 8 frenate la perdita di velocità supera i 130 km/h.
Appena 122 metri per perdere oltre 250 km/h
Delle 8 frenate del GP Bahrain 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e la restante è light.
La più dura per l’impianto frenante è quella alla prima curva perché le auto attuali beneficiano di un rettilineo di 1,1 km: le monoposto si affidano ai freni a 337 km/h e scendono a 83 km/h in soli 122 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,44 secondi esercitando un carico di 172 kg sul pedale del freno ed affrontando una decelerazione di 5,5 g.
Fonte immagini e testi: Brembo
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