F1 | GP Austria 2025: Verstappen, KO da bandiera bianca. Red Bull, il nulla senza Max

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 30 Giugno 2025 - 17:00
Tempo di lettura: 2 minuti
F1 | GP Austria 2025: Verstappen, KO da bandiera bianca. Red Bull, il nulla senza Max
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Il campione in carica esce da Spielberg con 61 punti di ritardo da Piastri. Red Bull al buio se Max è fuori pista

Red Bull esce dall’Austria con una figura che peggiore non si poteva. Con Verstappen centrato da Antonelli al via e Tsunoda disperso ed ultimo al traguardo, il team di Milton Keynes, davanti ai propri tifosi, ha messo in mostra in modo limpido la sua situazione attuale; senza il campione in carica in pista, non resta praticamente nulla.

La gara, per il campione in carica, si è messa male subito dal primo giro quando, in curva 3, Kimi Antonelli ha sbagliato la frenata colpendo al posteriore lato destro la Red Bull #1, costringendo se stesso e l’olandese al ritiro. Nel contesto specifico il primo a calmare le acque è stato lo stesso Max, sollevando nel dopo gara Kimi da responsabilità superiori a quelle già di competenza. Lo zero rimediato è però importante, perché spedisce il campione in carica a 61 punti da Piastri, vale a dire quasi due gare e mezza di differenza. E, vista la superiorità della McLaren, anche se ti chiami Verstappen un recupero appare ora molto difficile.

Ciò che deve preoccupare però di più, soprattutto in chiave futura, è l’altra parte del box. Yuki Tsunoda ha chiuso ultimo, penalizzato per un contatto con Colapinto e completamente fuori focus ancora una volta per tutto il weekend. In una gara senza la punta principale in pista, si è vista tutta l’assenza di una Red Bull che non sa che pesci pigliare con la seconda macchina dall’inizio della stagione. A distanza di un anno, suonano premonitrici le parole di Verstappen quando, con Pérez in crisi, sosteneva che il problema non era da ricercare nel compagno di squadra ma nella macchina.

Aveva ragione. Se con il messicano poteva passare il messaggio del logorio dopo quattro stagioni, con Lawson e Tsunoda è arrivata la prova definitiva che in Red Bull c’è un grande problema. Basti vedere le ultime prestazioni del neozelandese, che sta tornando finalmente sorridente dopo un avvio di stagione da incubo. Lo stesso giapponese, che pareva rappresentare il fine a tutti i mali, dopo aver reclamato per tempo l’ingiustizia subito nel non essere promosso, ora vorrebbe probabilmente tornare subito in Racing Bulls.

Le voci di mercato che vogliono Max fuori dalla Red Bull necessitano una riflessione, che è comunque imperativa. Anche dal punto di vista dell’immagine, il team di Milton Keynes non può permettersi di correre con una macchina sola per così tanto tempo. Ma quello che più spaventa è un possibile futuro senza Max. Cosa ne sarà della Red Bull nel momento in cui l’unico pilota capace di far volare la RB21 o quella che sarà in futuro, dovesse abbandonare la nave?

Se il presente è difficile, il futuro sembra quindi segnato. E, ad oggi, è difficile immaginare scenari positivi per il team più vincente, insieme a Mercedes, degli ultimi 20 anni.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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