F1 | GP Austria 2023: il “duello” Hamilton-Verstappen in SQ1 non investigato. Entrambi avrebbero rischiato una penalità

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
2 Luglio 2023 - 10:45
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L’impeding richiesto per Verstappen non è stato investigato, anche perché a sua volta l’inglese avrebbe rischiato una penalità

Ha avuto grande clamore e risalto mediatico l’episodio della SQ1 della Sprint Shootout del GP Austria 2023, nel quale Lewis Hamilton e Max Verstappen sono arrivati ai ferri corti come ai vecchi (non molto, in realtà) tempi del 2021.

Durante la giornata di ieri, dopo la penalità scampata dall’olandese per l’impeding su Kevin Magnussen, i social ed alcuni media sono insorti quando il sette volte campione del mondo è stato eliminato dalla SQ1 anche a causa di un’azione di Max Verstappen giudicata poco sportiva. Dall’onboard dell’inglese si è visto infatti il campione in carica superare la Mercedes quando questa stava iniziando il suo ultimo giro veloce sul rettilineo del traguardo, facendole quindi perdere tempo e non permettendo a Hamilton di completare un giro pulito.

Per gran parte della giornata di ieri l’azione è stata vista solo dalla parte dell’inglese e, pertanto, si sono sprecate le critiche nei confronti della Direzione Gara che già venerdì aveva mostrato una certa manica larga con l’olandese. Successivamente, è spuntato anche l’onboard di Verstappen a chiarire anche l’altra faccia della medaglia.

Verstappen, infatti, era in arrivo da un suo giro veloce in approccio di curva 9 e 10.

Immediatamente davanti a lui c’è una Aston Martin, che si sposta repentinamente per lasciare spazio all’olandese. Davanti, invece, c’è un’altra monoposto che si inserisce in traiettoria per iniziare il suo giro.

È la Mercedes di Lewis Hamilton, sulla quale la Red Bull piomba con una velocità decisamente superiore, costringendo Verstappen a pelare il gas perdendo quindi tempo sul giro.

Una volta sul rettilineo, l’olandese prende la scia della Mercedes per recuperare parte del tempo perso, completare il giro e, almeno nelle intenzioni dichiarate, rilanciarsi per un altro passaggio. Passaggio che però non sarà completato.

In curva 1, infatti, entrambi perdono la possibilità di effettuare un giro pulito con l’olandese che supera all’interno la Mercedes e Hamilton che, di conseguenza, perde tempo. L’inglese, anche a causa di un tempo cancellato in precedenza per track limits, chiuderà 18° ed eliminato dalla SQ1.

Perché il tutto non è stato investigato?

Questa è la domanda che, soprattutto nei confronti di Verstappen, in molti si sono posti durante la giornata di ieri. A chiarire un po’ il tutto ci si è messo direttamente Toto Wolff. Oltre a criticare lievemente il comportamento di Verstappen, definito una mezza vendetta per aver perso tempo all’ultima curva, il Team Principal della Mercedes ha ammesso un problema di comunicazione con Hamilton, non avvisato in tempo dell’arrivo dell’olandese per far sì che potesse lasciargli spazio. “Credo ci sia stato un errore da parte nostra, non abbiamo dato a Lewis le informazioni giuste per spostarsi con l’arrivo di Max. Credo che nessuno voglia trovarsi sulla strada di un altro pilota perché se fai impeding vieni penalizzato”.

Wolff continua: “Dall’altra parte, curva 1 è stata una vendetta. Un’azione non è stata intenzionale, l’altra sì, ma a chi importa? Alla fine avrebbe cambiato le sorti della nostra gara? Credo che comunque se ne parlerà nel briefing dei piloti settimana prossima”.

Verstappen, per conto suo, ha dichiarato: “Lui mi ha bloccato all’ultima curva, ho dovuto frenare di più e perso qualcosa come tre decimi. C’erano però ancora dei secondi a disposizione, non ero sicuro che il tempo che avevo fosse sicuro e ho provato a continuare, ma alla fine non avevamo spazio entrambi ed è finita così”.

In aggiunta, va chiarito che né Mercedes né Red Bull hanno segnalato l’evento alla Direzione Gara, infatti non è stato nemmeno notato e comunicato in grafica dagli Stewards. In sintesi, con tutte le informazioni a disposizione, nel caso in cui l’episodio fosse stato riportato ed investigato, entrambi i piloti avrebbero potuto incorrere in una penalità e non solo uno, come inizialmente fatto capire.

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