La chiave della vittoria di Charles Leclerc nel GP Austria 2022, in casa della Red Bull e nei confronti della RB18, è stata la migliore la gestione degli pneumatici. Il bilanciamento della Ferrari a livello dinamico ha rasentato la perfezione, con una F1-75 sempre equilibrata come dimostrato anche dalle immagini in pista.
La monoposto di Maranello è stata superiore alla RB18 in inserimento di curva, precisissimo, così come in trazione in uscita dalle curve, con il secondo settore che ha mostrato senza dubbi quanto il suo passo fosse migliore. La Red Bull, per contro, sin dalle prime battute del Gran Premio ha dovuto fare i conti con l’eccessivo degrado delle gomme posteriori e dell’anteriore sinistra in fase di appoggio. Una situazione, quella del degrado, subita con entrambe le mescole (con l’ingegnere di Verstappen incapace di trovare una spiegazione) ed inedita per la vettura di Milton Keynes, soprattutto alla luce delle ultime uscite nelle quali questo aspetto si era mostrato un fattore a favore.
Difficile formulare un’ipotesi: quella di un’influenza delle temperature, con conseguente modifica del carico complessivo generato dalla RB18 (e di un minor grip a disposizione soprattutto al posteriore) non trova conferma, vista la sostanziale immutabilità di questo parametro nel fine settimana. Piuttosto una base di assetto totalmente diversa rispetto al maggiore carico di carburante potrebbe costituire un parametro più veritiero.
Ancora un campanello d’allarme sull’affidabilità della Power Unit Ferrari 066/7, alla terza unità sulla F1-75 di Carlos Sainz. Con le verifiche da effettuare al rientro della monoposto a Maranello, è stata subito esclusa la possibilità di una ripetizione di quanto successo a Barcellona e Baku con Charles Leclerc, con il ritiro dell’Azerbaijan causato indirettamente da quello spagnolo.
Infine, una nota sul problema al pedale dell’acceleratore che, nel finale, ha fatto preoccupare il pilota monegasco ed i tecnici al muretto. In rilascio la farfalla non si chiudeva completamente, rendendo anche difficoltosa la scalata di marcia se non a regimi adeguati. Il monegasco ha dovuto far fronte a questa difficoltà, rilasciando il pedale in anticipo per poter scalare in avvicinamento alle curve. Sicuramente un problema minore rispetto a quello di Sainz ma, comunque, penalizzante.
Immagine: Media Ferrari
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