Terzo podio di fila per Lewis Hamilton che però per la prima volta in carriera non riesce a vincere una gara per 12 weekend consecutivi, 11 da inizio stagione. Male anche Vettel che dopo aver mancato l’accesso al Q2 per la terza volta consecutiva, torna a occupare l’ultimo posto tra i classificati 14 anni dopo Turchia 2008.
Nemmeno il tempo di riprendere il fiato dopo il GP di Gran Bretagna pieno di emozioni, che la F1 è volata in Austria dove è tornata la Sprint Qualifying, dove Leclerc e Verstappen sono rimasti i soliti protagonisti, ma anche dove gli storici campioni come Alonso, Hamilton e Vettel hanno stabilito nuovi record personali. Preparatevi per una nuova raffica di statistiche dalle montagne della Stiria.
QUALIFICHE
La tradizionale sessione di prove ufficiali è andata in scena venerdì sera, per lasciare poi spazio alla Sprint Qualifying. E con questo cambiamento è cambiato anche l’autore della pole che è tornato ad essere Max Verstappen dopo il passo a vuoto di Silverstone. Per l’olandese è la sedicesima in carriera, che lo porta a eguagliare quelle ottenute da Stirling Moss e Felipe Massa. Per Red Bull si tratta della 77esima, mentre per il costruttore austriaco è la quarta che la conduce a pari merito con la Matra.
Secondo tempo per Charles Leclerc che è tornato a occupare una delle prime due posizioni dopo non esserci riuscito negli ultimi due GP in Canada e in Gran Bretagna.
Il quarto posto di George Russell, invece, gli fa eguagliare la sua miglior posizione in qualifica della stagione. Hamilton, invece, non è andato oltre il nono tempo – il peggiore registrato dall’inglese in una Q3 dal GP d’Europa 2016 quando non riuscì ad andare oltre il decimo tempo. Inoltre, per la prima volta nella storia la Mercedes è stata protagonista di un incidente con entrambi i piloti nella stessa sessione di qualifica.
Con il quinto posto, Esteban Ocon ha eguagliato la sua miglior qualifica in Alpine ottenuta la scorsa stagione al GP d’Arabia Saudita.
Quindicesimo e sedicesimo posto per le McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo. Le due vetture di Woking non ottenevano un risultato così pessimo in una sessione di qualifica tradizionale da Abu Dhabi 2018, quando entrambe non sono andate oltre il 15esimo posto siglato da Fernando Alonso, con Stoffel Vandoorne 18esimo.
Ultimo tempo per Sebastian Vettel che non registrava il peggiore del Q1 dal GP di Singapore 2016, quando allora ha avuto un problema sulla sua Ferrari, che gli ha impedito di migliorarsi. Per la prima volta in carriera, inoltre, Vettel è stato eliminato al termine del Q1 per tre gare in fila. Prima di questo weekend gli era successo per sole due qualifiche consecutive, in tre occasioni differenti tra 2007 e 2008, ogni volta sempre con Toro Rosso.
SPRINT QUALIFYING
Così come al venerdì, anche al sabato il migliore è stato Max Verstappen che ha conquistato la terza vittoria nella Sprint Qualifying, diventando il pilota con più affermazioni, seguito a distanza di una lunghezza da Valtter i Bottas. Di conseguenza anche Red Bull è il team che ne vanta di più, con tre successi al sabato contro i due di Mercedes.
Dopo Monza 2021 e Imola 2022, quella in Austria è la terza Sprint a vedere il poleman del venerdì ottenere anche il primo posto nella giornata di sabato.
Con il secondo posto di Charles Leclerc e il terzo di Carlos Sainz, la Ferrari è diventata la terza squadra a ottenere il doppio podio nella Sprint, dopo Mercedes e Red Bull.
Anche George Russell ha mantenuto invariata la sua posizione di partenza. La Sprint di sabato, dunque, è la prima nella storia a vedere le prime due file uguali tra la gara del sabato e quella della domenica.
Il quinto posto di Sergio Pérez ha portato il messicano a guadagnare otto posizioni, diventando così il pilota che si è mosso in avanti meglio di tutti. A guadagnare posizioni ci sono stati anche Norris, Ricciardo, Stroll e Zhou (+4), Bottas (+2) e Hamilton, Latifi e Vettel (+1).
Quelli che hanno perso più posizioni sono stati Pierre Gasly e Alex Albon (-5) con il francese che, per la seconda volta, si è toccato al primo giro con Hamilton, dopo Monza 2021. Ad arretrare in griglia ci sono stati anche Yuki Tsunoda (-3), Mick Schumacher (-2) ed Esteban Ocon e Kevin Magnussen (-1).
Record per la quarta gara consecutiva, anche se negativo per Fernando Alonso. Lo spagnolo non ha preso il via alla Sprint Qualifying per un problema al motore, diventando così il primo pilota a non riuscire a iniziare la gara di qualifica nella storia della F1. L’ultima volta in cui Alonso è scattato dal fondo dello schieramento per problemi – e non per penalità – è stato al GP del Belgio 2016, quando non registrò nemmeno un tempo in Q1 a causa di una rottura sulla sua McLaren-Honda.
GARA
Storia diversa nella giornata della domenica che ha visto Charles Leclerc imporsi a casa degli avversari della Red Bull, battendo Max Verstappen sul traguardo. Per il monegasco è il quinto successo in carriera, ma solo il primo ad essere archiviato senza partire dalla pole position. Per la Ferrari è la vittoria numero 242, la prima in Austria dal 2003. Si interrompe quindi un digiuno di 19 anni, più corso solo di quelli in Argentina (42 anni) e Messico (20 anni), dove in tutti e tre i casi però non ci sono stati GP ogni anno.
Per Leclerc questo è il 18esimo podio in F1, tanti quanti Heinz-Harald Frentzen e un altro ferrarista come Mike Hawthorn. È ora il dodicesimo pilota Ferrari per numero di podi, a una lunghezza da Michele Alboreto e davanti di uno ad Alberto Ascari. Per la Ferrari questo è stato il 789esimo podio come costruttore, mentre si tratta del 795esimo da motorista.
La Rossa torna inoltre a essere la squadra più vincente in Austria, andandosi a porre in testa a pari merito con McLaren che non sale sul gradino più alto del podio di Spielberg dal 2001, quando a vincere fu David Coulthard.
Con questo successo, il costruttore di Maranello è anche il primo in F1 a oltrepassare il muro dei 9.000 punti, attestandosi a 9.015. Il primo inseguitore è la Mercedes staccata di oltre 2.500 lunghezze. Il Cavallino supera inoltre i 15.500 giri in testa come costruttore, mentre la settimana scorsa lo aveva fatto a Silverstone, ma da motorista.
Seconda posizione per Max Verstappen, che per la prima volta in stagione non riesce a concretizzare una pole in vittoria. È anche la prima volta che ottiene una pole in Austria, senza portare a casa il successo. Ha però ottenuto il 68esimo podio in carriera come Rubens Barrichello, andando così a superare i 67 di Valtteri Bottas.
Con questa gara, l’olandese ha anche eguagliato il numero di GP disputati con Red Bull di Mark Webber. Questo risultato ha inoltre regalato il 220esimo podio per il costruttore austriaco in F1.
51 giri al comando per Leclerc contro i soli 18 di Verstappen consentono al monegasco di tornare ad essere il pilota con più giri in prima posizione di questa stagione. Per quanto riguarda i team, invece, la Red Bull resta davanti con 25 tornate di vantaggio rispetto a Ferrari.
Terza posizione per Lewis Hamilton che ha ottenuto il terzo podio consecutivo, ma che gli permette anche di essere il pilota con la striscia di podi più lunga attualmente in attivo. Non vincendo in Austria, però, per la prima volta in carriera il britannico non ha conquistato un successo nelle prime 11 gare della stagione, allungando anche la striscia di corse a digiuno a 12 – il vecchio record era di dieci, già battuto a Silverstone. Inoltre, il 7 volte iridato ha anche perso il terzo posto nel rapporto vittorie/gare disputate (tra i piloti con più di 10 vittorie), a vantaggio del connazionale Jim Clark.
Quella di ieri è stata solo la terza volta in cui Leclerc, Verstappen e Hamilton hanno condiviso il podio. È la prima volta in cui a ottenere il successo in questa occasione è stato il monegasco. Nei due precedenti Hamilton aveva sempre preceduto Verstappen e Leclerc nell’ordine.
Quinto posto per Esteban Ocon che ha colto il suo miglior risultato in gara dal GP d’Arabia Saudita 2021, quando ha chiuso quarto, festeggiando così con 10 punti il suo 100° GP in F1.
Sesta posizione per Mick Schumacher che invece ha terminato la gara in zona punti per la seconda volta consecutiva, andando anche a ottenere il proprio miglior risultato in carriera. Uno Schumacher non chiudeva nelle prime sei posizioni dal sesto posto del padre Michael al GP d’Italia del 2012.
Il settimo posto di ieri è invece il peggior risultato di Lando Norris in Austria. Prima di quest’anno, l’inglese non era mai andato oltre il sesto posto conquistato nella stagione d’esordio. Questa è stata anche la prima volta in cui il britannico è riuscito a tagliare il traguardo dell’undicesima gara della stagione. Nei primi 3 anni in F1 si era sempre ritirato a questo punto del campionato.
Con l’ottavo posto di Kevin Magnussen, la Haas ha portato a punti entrambi i piloti per la seconda gara di fila; un fatto che non accadeva dai GP del Brasile e di Abu Dhabi del 2018.
Cinquantesima gara in F1 amara per AlphaTauri che, in quella che si potrebbe considerare la seconda gara di casa, non ha mosso la classifica per la prima volta dal 2020. L’ultimo precedente risale infatti al 2019, all’ultimo anno della Toro Rosso.
Per la seconda volta in carriera, Sebastian Vettel ha chiuso una gara come ultimo dei piloti al traguardo. L’unico precedente risaliva al GP di Turchia del 2008, quando anche in quell’occasione arrivò in 17esima posizione.
Immagine di copertina: Aston Martin F1 Media Site
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