F1 | GP Austria 2020, la cronaca della gara

di Alessandro Secchi
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Pubblicato il 5 Luglio 2020 - 17:54
Tempo di lettura: 6 minuti
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F1 | GP Austria 2020, la cronaca della gara

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Segue la cronaca del Gran Premio d’Austria 2020, prima gara del campionato del mondo vinta da Valtteri Bottas (Mercedes) davanti a Charles Leclerc (Ferrari) e Lando Norris (McLaren).


Sulla griglia di partenza i primi dieci piloti escluso Verstappen (su medie) sono su gomme soft. Dall’undicesima posizione in giù, quella di Sebastian Vettel, tutti gli altri montano le gialle.

Partenza combattuta con Bottas che va via mentre, alle sue spalle, Verstappen e Norris si battono per la seconda posizione. Dietro Albon si difende bene da Hamilton mentre Perez tiene a bada Leclerc alle sue spalle. Vettel passa Ricciardo.

Prima Albon e poi Hamilton passano Norris portandosi in terza e quarta posizione. Bottas prende due secondi due secondi di vantaggio a Verstappen nei primi 3 giri. Le prime posizioni: Bottas, Verstappen, Albon, Hamilton, Norris, Perez, Leclerc, Sainz, Stroll, Vettel.

Hamilton è vicino ad Albon quando siamo nel settimo giro, ma il thailandese riesce, per il momento, a difendersi egregiamente nonostante le tre zone DRS consecutive. Bottas, intanto, si prende il giro più veloce.

Hamilton passa nel 9° giro, superando la Red Bull con una differenza di velocità imbarazzante.

Colpo nel corso dell’undicesimo giro: Max Verstappen rallenta con evidenti problemi tecnici alla sua Red Bull. Ora le Mercedes sono prima e seconda con Bottas e Hamilton. L’olandese rientra ai box lentamente e non c’è niente da fare per lui.

Dopo 15 giri Bottas comanda su Hamilton, Albon, Norris, Perez, Leclerc, Sainz, Stroll, Vettel e Ricciardo.

16° giro: Stroll viene informato di problemi al motore ma, nonostante questo, riesce a tenere dietro la Ferrari di Vettel. Arrivano invece problemi per Ricciardo nel 18° giro, con la Renault che rallenta vistosamente. Gasly sale in decima posizione mentre Vettel passa Stroll salendo in ottava piazza.

Davanti Bottas e Hamilton fanno quello che vogliono scambiandosi i giri veloci. Il finlandese dopo 19 giri ha quasi 7 secondi di vantaggio sul compagno, con Albon già a 15 secondi. Stroll, intanto, rallenta ancora e viene passato da Gasly.

21° giro. Mentre Grosjean esce di pista portando ghiaia nell’asfalto, Stroll viene chiamato dalla Racing Point per ritirare la macchina. Il francese della Haas invece rientra ai box per cambiare gomme dopo il testacoda.

Hamilton guadagna terreno su Bottas, dopo 24 giri il gap è di 4.3 secondi. E nel 25° giro il finlandese perde ancora decimi sul compagno mentre è impegnato a doppiare Latifi.

26° giro: Ocon supera Magnussen nella frenata di curva tre con il danese che non riesce a fermarsi e va lungo in testacoda senza poter ripartire. Sembra apparentemente un problema tecnico. La Safety Car entra in pista: Tutti i team ne approfittano per fermare i piloti per il pit stop, con Perez l’unico che torna in pista con la media contro la dura di tutti gli altri piloti.

Dietro la Safety Car abbiamo Bottas, Hamilton, Albon, Norris, Perez, Leclerc, Sainz, Vettel.

Si riparte all’inizio del 31° giro ed ecco un altro colpo di scena con Vettel che tenta di approfittare della lotta tra Leclerc e Sainz per entrare in curva 3. Il tentativo però è troppo ottimistico ed il tedesco si gira finendo in fondo. Grande azione di Perez che passa in quarta posizione nel 33° giro superando Norris.

Hamilton è attaccato a Bottas quando siamo a metà gara. Seguono Albon, Perez, Norris, Leclerc, Sainz, Gasly, Kvyat.

41° giro. Continua la lotta tra Bottas e Hamilton per la prima posizione con l’inglese che sta studiando il modo per superare il compagno di squadra.

Dietro Albon è già a 10 secondi con Perez a 13, Norris a 16, Leclerc a 19. I due piloti della Mercedes, quando siamo al 48° giro, vengono informati di non andare sui cordoli per problemi di sensori sul cambio.

Altra uscita di pista per Romain Grosjean nel corso del 51° passaggio, con il francese che rientra in pista lentamente per portarsi poi ai box dopo un problema simile a quello di Magnussen. Poco dopo George Russell denuncia di aver perso potenza alla sua Williams e la parcheggia dopo curva 4. Ancora Safety Car con Albon, Norris, Leclerc, Kvyat, Raikkonen, Vettel e Latifi che sono rientrati ai box per un nuovo cambio gomme. Sainz rientra un giro dopo.

Albon ha montato la soft, Norris e Leclerc la media, Sainz la media, Kvyat la soft così come Vettel, che si trova ora in 13a posizione.

Si riparte all’inizio del 55° giro con Bottas che ha dato un bello strappo iniziale ma ci si ferma ancora perché l’Alfa di Raikkonen ha perso la ruota anteriore destra, probabilmente non avvitata bene, tra curva 9 e 10 prima della ripartenza.

Con la Safety Car in pista c’è da capire se era valido il sorpasso operato da Alex Albon su Sergio Perez in curva 3, poco prima della neutralizzazione. Intanto siamo arrivati a sette ritiri. La situazione Albon-Perez va a favore del thailandese, che può tornare in terza posizione. Intanto si torna in azione all’inizio del 61° giro.

Il giovane della Red Bull, dopo quanto successo in Brasile l’anno scorso, ci rimette ancora il podio perché tenta di girare attorno a Lewis Hamilton in curva 4 ma si tocca con l’inglese, finendo in testacoda sulla ghiaia. L’evento viene messo sotto investigazione.

Bottas intanto se ne va con Hamilton che è a 1.9 ma dietro è Chalres Leclerc che fa magie superando Norris per la quarta posizione e prendendosi il giro più veloce quando siamo nel corso del 65° giro.

Bottas porta il vantaggio a 2.3 su Hamilton, ma non è finita. Charles Leclerc supera con aggressività Sergio Perez, ormai penalizzato dalle gomme medie dal primo pit stop.

Lewis Hamilton viene penalizzato con cinque secondi per il contatto con Albon e la stessa cosa succede a Sergio Perez per velocità in pit lane, mentre il thailandese rimane a piedi con la Red Bull dopo pochi secondi.

69° giro: Hamilton è attaccato a Bottas mentre Kvyat esce nella via di fuga della prima curva con la gomma posteriore sinistra esplosa.

Finisce così, con Bottas che vince davanti a Hamilton, Leclerc e Norris. L’inglese, con i cinque secondi di penalità, finisce alle spalle dell’inglese della McLaren.

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