Non comincia sotto i migliori auspici il weekend del Gran Premio d’Australia per uno dei protagonisti più attesi, in particolare dal pubblico di casa. Parliamo chiaramente di Daniel Ricciardo, che domenica in griglia di partenza dovrà pagare una penalità di tre posizioni comminatagli dai commissari per non aver rallentato abbastanza durante il regime di bandiera rossa, esposta nel corso della FP2 per rimuovere un detrito sulla linea d’arrivo.
Secondo i commissari, il pilota della Red Bull (al quale verranno decurtati anche due punti sulla Superlicenza) è andato troppo veloce al momento dell’esposizione della bandiera rossa, giudicando il suo comportamento come potenzialmente ‘molto pericoloso’. Il forte rallentamento (oltre 170 km/h in meno rispetto al giro precedente) operato da Ricciardo nel T3 gli è valso una sanzione meno severa: “Mi sono scusato con i commissari. Il dashboard sul volante mi ha riportato un’informazione sbagliata e la penalità è scaturita da questo“, ha spiegato il nativo di Perth al termine delle libere.
Come si evince dal comunicato emesso dalla FIA, “Come indicato nel regolamento, l’articolo 31.6 è stato aggiunto quest’anno per garantire che i piloti riducano sufficientemente la velocità durante un regime di bandiera rossa. La violazione di questo articolo è considerata una questione estremamente seria. Tuttavia, in questo caso, i commissari hanno esaminato attentamente la violazione, rilevando che il pilota ha rallentato in modo significativo, non creando alcuna situazione di pericolo e guidando con la dovuta attenzione. I commissari, pertanto, hanno imposto una sanzione più lieve del solito, infliggendo una penalità di tre posti in griglia e di due punti sulla Superlicenza“.
Al contrario, il misunderstanding tra i finlandesi Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas ha prodotto un “No Further Action”. I commissari, pur rilevando l’impedimento da parte del ferrarista nei confronti del connazionale in curva 3, con il pilota Mercedes costretto a finire nella via di fuga, non hanno considerato volontaria e quindi passibile di sanzione la condotta del Campione del Mondo 2007. “Il disturbo aerodinamico causato dalla Ferrari mi ha impedito di controllare la macchina” – ha detto Bottas – “Pensavo si spostasse, visto che stava percorrendo un giro di raffreddamento. Ma così non è stato“. Raikkonen, invece, si è giustificato con un laconico “Non l’ho proprio visto“.
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