F1 | GP Australia 2025: rookie, inizio in salita. Solo Antonelli e Bearman vedono il traguardo

Autore: Simone Casadei
Pubblicato il 17 Marzo 2025 - 16:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Australia 2025: rookie, inizio in salita. Solo Antonelli e Bearman vedono il traguardo
P300
Home  »  F1GP AustraliaGran Premi

Il primo ballo tra i grandi non ha sorriso ai debuttanti, tra i quali a spiccare è stato il solo italiano

Gara bagnata, gara sfortunata. Si potrebbe così riassumere la prima uscita stagionale dei cinque rookie prendenti parte al campionato di F1 2025, tutti, o quasi, traditi dalle difficili condizioni in cui si è ritrovato il tracciato di Melbourne. Chi ne è uscito meglio è stato Andrea Kimi Antonelli, quarto al traguardo ed unico, insieme all’ex compagno di F2 Oliver Bearman, a vedere la bandiera a scacchi. La gara dell’italiano è stata pressoché perfetta, ma lo stesso non si può dire di quella dei suoi coetanei. Tra loro, nessuno è riuscito a scampare alle insidie della pioggia e dell’asfalto umido dell’Albert Park, che non ha perdonato la minima sbavatura ai debuttanti, fin dai primissimi metri.

Il primo a fare i conti con l’impervio meteo australiano è stato Isack Hadjar, addirittura ritiratosi nel corso del primo giro di formazione. Il franco-algerino ha perso il posteriore della sua Racing Bulls in percorrenza di curva 2, nel tentativo di scaldare al meglio le proprie coperture, finendo subito contro le barriere e danneggiando irrimediabilmente la monoposto. Dalla postura e dai gesti del classe 2004, è emersa tanta delusione e rabbia verso se stesso, per un’occasione mancata che poteva davvero regalargli una bella soddisfazione.

Il fine settimana del prospetto del Red Bull Junior Team era stato fin lì a dir poco sorprendente: escluso dal Q3 per pochi millesimi, primo tra i rookie sulla griglia di partenza e sempre caratterizzato da una grande velocità in ogni sessione. L’errore di esperienza può starci, inutile crocifiggere il ragazzo dopo appena un weekend, perché comunque di segnali positivi ce ne sono stati. Da sottolineare il bellissimo gesto del papà di Lewis Hamilton Anthony, che si è subito preoccupato di andare a consolare il francese, rientrante a testa bassa nel paddock. Un uomo come lui conosce bene i sacrifici che un genitore è costretto ad affrontare per consentire al figlio di realizzare il sogno di correre in F1, per cui non poteva restare indifferente all’evidente delusione e amarezza di un giovane appena sbarcato tra i grandi.

Scattata finalmente la gara, ecco un’altra uscita di scena. Si è trattato di quella di Jack Doohan, a muro nell’allungo che porta a curva 6 e impossibilitato a ripartire, visti gli ingenti danni alla sua Alpine. Il weekend del pilota di casa non era da bollare per forza come negativo, visto comunque l’accesso al Q2, ma il ritiro nel corso del primo giro non aiuta di certo la posizione del figlio d’arte. Se la sua permanenza in F1 era incerta dopo l’annuncio di Franco Colapinto come terzo pilota della squadra di Enstone, il debutto shock dell’australiano non rappresenta certamente un passo nella giusta direzione.

Un peccato invece il ritiro di Gabriel Bortoleto. Il brasiliano ha impressionato durante le qualifiche, quando è riuscito a precedere non solo il compagno Nico Hulkenberg, ma anche la Mercedes di Antonelli e la Red Bull di Liam Lawson. Come il neozelandese, però, anche il campione F2 2024 è finito a muro nel corso del 47esimo giro, probabilmente per un problema alla sospensione posteriore destra, che ha ceduto poco prima dell’impatto con le barriere. Il giovane paulista si è comunque presentato bene sul palcoscenico più importante del motorsport e, di sicuro, potrà solo che migliorare da qui alle prossime gare.

Da incubo è stato, infine, il weekend di Bearman. Il classe 2005 ha cominciato come peggio non poteva la sua stagione, mettendo prima la sua Haas a muro nel corso delle FP1, causando troppi danni per poter prendere parte alle seconde libere, ed insabbiandosi all’inizio delle FP3 perdendo tutta la sessione. Come se non bastasse, all’inizio del Q1 l’inglese ha lamentato problemi al cambio, che lo hanno costretto poco dopo a dare forfait e scattare dal fondo della griglia. Nonostante le varie uscite e i diversi ritiri, l’allievo della FDA ha concluso quattordicesimo e ultimo tra i piloti al traguardo. Più in generale, la scuderia americana non si è mai mostrata competitiva sul circuito di Melbourne e poco sarebbe potuto cambiare anche senza tutti questi inconvenienti. Sta di fatto, comunque, che a Bearman sarà richiesta un’immediata riscossa a partire già dal prossimo GP in Cina.

La prima gara stagionale ha quindi rappresentato un duro scoglio per tutti e cinque gli esordienti. C’è chi se l’è cavata meglio, come Antonelli, mentre altri si sono ritrovati a fare i conti con un inizio ben poco felice. In ogni caso, l’appellativo di rookie esiste per un motivo. Il campionato è lunghissimo e tutti avranno la loro occasione per dimostrare il proprio effettivo valore. Alla fine, in F1 nessuno arriva per puro caso.

Immagine di copertina: Media F1

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA