F1 | GP Australia 2025: 402 Gran Premi per Fernando Alonso, l’ultima metà senza successi

Autore: Marco Colletta
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Pubblicato il 17 Marzo 2025 - 12:00
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | GP Australia 2025: 402 Gran Premi per Fernando Alonso, l’ultima metà senza successi
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Il bicampione del mondo di F1 marca un traguardo importante nel suo negativo 402° GP in carriera: da 201 gare non sale sul gradino più alto del podio

Un’altra stagione ha preso il via e, come accaduto già altre ventuno volte nella storia della F1, ai nastri di partenza abbiamo ritrovato un giovincello di nome Fernando e cognome Alonso. Un pilota che, con quarantatré primavere alle sue spalle, quest’anno si è ritrovato a correre contro un esordiente, Andrea Kimi Antonelli, nato giusto due mesi prima che lo spagnolo conquistasse il suo secondo titolo iridato.

Parlando di storia e vittorie dell’asturiano, quello di ieri è stato il Gran Premio numero 402 nella sua eterna carriera in F1, un numero non tondo che può far storcere il naso sul perché sia stato scelto proprio questo.

Il motivo è presto detto. Ricordate l’ultima vittoria del bicampione iberico in carriera? Quel lontanissimo Gran Premio di Spagna 2013 a Barcellona, iniziato con il magistrale doppio sorpasso all’esterno alla curva Renault su Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton che lo ha portato dal quinto al terzo posto, grazie a una manovra vista giusto qualche ora prima nella gara di GP2 Series.

Una gara vinta con una strategia a quattro soste non solo sua, ma anche di altri tanti piloti, chiusa davanti a chi l’anno dopo sarebbe diventato il suo nuovo compagno di squadra, Kimi Raikkonen, e chi era il suo attuale compagno di box da quattro stagioni, Felipe Massa.

Ecco, quell’esatto Gran Premio disputato in Catalogna era il 201esimo della carriera in F1 e in quel momento Alonso mai avrebbe potuto pensare che quella sarebbe stata la sua ultima vittoria nella categoria regina del motorsport.

Ora, dopo quasi dodici anni, altri 201 Gran Premi svolti, due vittorie alla 24 Ore di Le Mans, una alla 24 Ore di Daytona, un titolo del FIA World Endurance Championship e partecipazioni sia alla 500 Miglia di Indianapolis sia al Rally Dakar, Alonso è ancora a caccia di quel 33esimo successo.

Dopo il 2013, dominato soprattutto nella seconda parte di stagione dal poi quattro volte iridato Sebastian Vettel, Alonso ha avuto solo due occasioni concrete in cui poter mettere di nuovo i piedi sul gradino più alto del podio: il Gran Premio d’Ungheria del 2014, sfumato a tre giri dal termine a vantaggio di Daniel Ricciardo, e il Gran Premio di Monaco del 2023, in cui una pole sfumata per un settore tre da cineteca di Max Verstappen e una strategia forse troppo conservativa in gara sotto la pioggia gli hanno negato il ritorno al trionfo dopo dieci anni.

Da quel maggio 2013 Alonso ne ha passate di cotte e di crude. Tutto il periodo McLaren-Honda dove in compagnia di Jenson Button ha dovuto lottare in primis contro le performance inesistenti della power unit giapponese. Quindi Alpine, che al suo secondo anno dal ritorno lo ha praticamente scaricato per favorire un team tutto a trazione francese guidato da Esteban Ocon. Infine Aston Martin che, se al suo primo anno gli ha permesso di disputare la sua migliore stagione dell’ultima decade, lo ha poi fatto risprofondare presto a metà classifica.

Quella di Melbourne è stata la quarta volta in 24 anni in cui il pilota di Oviedo non è riuscito a tagliare il traguardo della prima gara corsa. Gli era successo solo ai tempi della McLaren-Honda, nel 2015 in Bahrain e nel 2016 e 2017 in Australia e una volta in Alpine nel 2021, di nuovo a Sakhir.

E con questo primo round del 2025 si chiude una seconda parte di carriera, per Alonso, in cui non ha mai sentito suonare l’inno spagnolo sul podio, se non per le vittorie del connazionale Carlos Sainz.

La fame del numero 14 però continua a non venire meno e, anzi, ora che alla corte di Silverstone è giunto Adrian Newey, come spesso definito in passato anche da lui il suo vero rivale negli anni della Ferrari e dei titoli di Sebastian Vettel, l’occhio è tutto sul 2026.

Un anno di rivoluzione e di speranza non solo verso la conquista di questa tanto attesa, desiderata e quanto impossibile 33esima affermazione in F1, ma anche di quel terzo titolo mondiale che porterebbe anche piloti come Andrea Kimi Antonelli a vivere un successo iridato dello spagnolo non solo riguardando vecchie videocassette.

Immagine di copertina: Ferrari / Aston Martin

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