F1 | GP Australia 2023, Statistiche: Piastri 34° pilota a fare i primi punti nella gara di casa, record di bandiere rosse e titoli mondiali sul podio

F1GP AustraliaGran Premi
Tempo di lettura: 12 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
5 Aprile 2023 - 14:00
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Una F1 sottosopra nella terra del down-under: l’Australia. Il caos l’ha fatta da padrone e ad approfittarne sono stati diversi piloti come anche Piastri che è il 34° pilota in F1 a conquistare i primi punti nella gara di casa, il primo dopo 6 anni. Davanti, Verstappen-Hamilton-Alonso eguagliano il record di titoli mondiali sul podio, già visto tre anni fa.

La F1 ha corso a Melbourne che, come si sa, è una pista che è tutto meno che prevedibile. Da abitudine, ogni anno il circuito australiano ci regala sorprese e anche tanto caos. Questa volta ne abbiamo visto talmente tanto che il GP d’Australia 2023 verrà ricordato nella storia della categoria come il primo ad aver fatto intervenire tre bandiere rosse in gara. Prima di domenica il record è stato di due interruzioni occorse in 5 differenti Gran Premi (Belgio 1981, Giappone 2014, Brasile 2016, Toscana 2020 e Arabia Saudita 2021).

QUALIFICHE

Nel sabato mattina italiano a conquistare la pole position è stato Max Verstappen che, arrivando a quota 22, ha raggiunto Fernando Alonso al tredicesimo posto della classifica di tutti i tempi. Per l’olandese quello di Melbourne è il 16° circuito differente su cui ha ottenuto la pole, il quale lo fa entrare nella Top10 assoluta ponendosi a pari merito con Jim Clark. L’Australia è invece il 17° GP diverso in cui ha registrato una partenza al palo, tanti quanti quelli di Nigel Mansell e Nico Rosberg che occupano la settima piazza.

84esima pole per la Red Bull che ha ritrovato la prima posizione in griglia di partenza sul tracciato cittadino dell’Albert Park per la prima volta dal 2013. Questa è la quarta pole della casa austriaca in Australia, la prima a non essere registrata da Sebastian Vettel.

Settima partenza in prima fila per George Russell che per la quinta volta in carriera ha ottenuto il secondo piazzamento in griglia. È il quarto anno consecutivo con almeno una partenza in prima fila per lui.

Quarta posizione per Fernando Alonso che non scattava dalle prime due file in Australia dal 2010, quando ottenne il terzo tempo con la Ferrari. Questa è stata solo la quarta volta in cui è partito in Top4 a Melbourne; gli altri due precedenti risalgono al 2006 con Renault e al 2007 con McLaren.

Quinto posto per Carlos Sainz con la migliore delle Ferrari. La Rossa non piazzava nemmeno una vettura nelle prime due file a Melbourne dal 2014, quando anche ai tempi Alonso non andò oltre il quinto tempo.

Sesta posizione per Lance Stroll che oltre ad aver ottenuto il suo miglior risultato in qualifica in Australia, è entrato per la prima volta in Q3 in questo GP.

Ottavo è stato invece Alex Albon che ha riportato la Williams in Q3 per la prima volta dal GP degli Stati Uniti della passata stagione. Il team di Grove, invece, non scattava dalle prime cinque file su questo circuito dal 2017, quando Felipe Massa ottenne il settimo tempo.

Miglior qualifica australiana e primo accesso in Q3 nella terra dei canguri anche per Pierre Gasly che, prima del 2023, non era mai riuscito ad andare oltre l’11° posto dello scorso anno.

Il decimo posto di Nico Hulkenberg è il peggior piazzamento di Haas all’interno del Q3 in Australia. Nelle precedenti partecipazioni aveva sempre inserito una vettura in terza o quarta fila:

Per la prima volta in carriera, Lando Norris non è riuscito a centrare il Q3 per la terza qualifica consecutiva. Precedentemente aveva infilato strisce negative di due qualifiche per tre volte.

Con il sedicesimo posto, il suo compagno di squadra Oscar Piastri è il secondo miglior australiano alla prima qualifica nella gara di casa. Meglio di lui ha fatto solo Daniel Ricciardo nel 2012 quando arrivò 10° con la Toro Rosso. Gli altri sono:

Diciannovesimo e penultimo posto per Valtteri Bottas che non si era mai qualificato ad una gara con l’ultimo tempo cronometrato in qualifica. Al GP del Belgio 2013 ottenne il ventesimo tempo, ma il numero di iscritti era di 22, quindi si piazzò in terz’ultima posizione.

Per la seconda volta in carriera, Sergio Pérez si è qualificato alla gara senza aver segnato un tempo in qualifica a causa di un incidente. L’unico precedente fu quello del GP di Monaco 2012.

Max Verstappen (Red Bull) autore della 22esima pole position in F1 – Copyright: Oracle Red Bull Racing – Twitter

GARA

Quasi una cavalcata solitaria quella di Max Verstappen che, dopo la prima bandiera rossa, si è sbarazzato degli avversari correndo verso la sua 37esima vittoria in carriera. Un successo giunto sul 23° tracciato differente (pari merito con Michael Schumacher al secondo posto) e 25° GP diverso.

Per il bicampione in carica questo è l’ottantesimo podio in carriera, il quale lo porta a eguagliare quelli detenuti da Ayrton Senna. Ora si trova al settimo posto a -21 da Fernando Alonso che lo precede in questa speciale classifica.

Questo primo posto ha consentito a Verstappen di diventare il terzo pilota per numero di successi ottenuti con la vettura #1, sorpassando sempre il tre volte campione brasiliano. Davanti a lui ora ci sono solo Michael Schumacher con 52 e Sebastian Vettel con 29.

In aggiunta, l’olandese ha conquistato punti per la 22esima gara di fila, superando così il suo precedente primato personale di 21 che si era concluso in Ungheria nel 2019.

La Red Bull ha vinto per la 95esima volta nella sua storia, ma solo per la seconda in Australia. Un successo che a Melbourne mancava dal 2011 quando a portarlo a casa fu Sebastian Vettel.

Seconda posizione per Lewis Hamilton che ha archiviato questo piazzamento a Melbourne per la sesta volta in carriera. Per lui si tratta del podio numero 192 in carriera, il quale gli consente di giungere alla 17esima stagione in F1 con almeno una Top3 conquistata: un nuovo record assoluto che va a battere le 16 di Michael Schumacher.

Il suo piazzamento in Top10 ha inoltre consentito alla Mercedes di chiudere una gara in zona punti per la 250esima volta.

Il distacco tra Verstappen e Hamilton è stato di soli 179 millesimi ovvero il nono margine più piccolo tra vincitore e secondo nella storia della F1. L’ultima volta in cui una gara si è chiusa con un gap inferiore ai due decimi è stato al GP degli Stati Uniti 2022 con 11 millesimi a separare Rubens Barrichello da Michael Schumacher.

Il 7 volte campione del mondo è diventato anche il primo pilota ad andare in doppia cifra per quanto riguarda i podi ottenuti in Australia. Nessuno prima di lui aveva registrato 10 Top3 tra Adelaide e Melbourne.

Con i tre giri al comando, Lewis Hamilton è diventato anche il primo pilota nella storia ad aver condotto una tornata in testa alla gara per 17 stagioni. Il primato, anche questa volta, batte le 16 di Michael Schumacher.

Terza posizione per Fernando Alonso che ha conquistato il terzo podio consecutivo in questa stagione. L’asturiano non vantava una striscia di podi così lunga dai GP del Belgio, Italia e Singapore 2013 quando ottenne tre secondi posti. Questa è inoltre la prima volta in carriera che lo spagnolo giunge al terzo posto in altrettante gare consecutive. Prima di ora ne aveva conquistati massimo due e l’ultimo precedente risaliva ai GP d’Italia e Singapore 2012.

Il pilota dell’Aston Marin è il primo nella storia della F1 a non conquistare il successo nella gara in cui ha guadagnato il proprio 101° podio in carriera.

Una curiosità vuole che per Fernando Alonso questo è stato il primo podio conquistato in F1 su cui, al termine della premiazione, ha potuto festeggiare con una bevanda alcolica (ora spumante) dal GP d’Ungheria 2014 (ai tempi champagne). Negli ultimi tre podi conquistati (Qatar 2021, Bahrain e Arabia Saudita 2023), infatti, ha potuto brindare con l’acqua di rose usata tipicamente nelle gare disputate in paesi musulmani.

Per il #14 si tratta inoltre del primo podio a Melbourne dal 2013 quando arrivò secondo con la Ferrari. È la sua sesta Top3 in Australia, la quale lo porta al terzo posto insieme a Michael Schumacher e Kimi Raikkonen. Davanti a loro solo Sebastian Vettel con 7 e Lewis Hamilton con 10. In più, Alonso è il primo pilota a conquistare il podio in Australia con 4 team differenti: Renault, McLaren, Ferrari e Aston Martin.

Con questo terzo posto, Alonso ha eguagliato il numero di podi ottenuti (senza contare le vittorie) di Sebastian Vettel: 69.

Il GP d’Australia 2023 è il primo podio con tre campioni del mondo dal GP d’Ungheria 2018 quando Hamilton vinse davanti a Vettel e Raikkonen. Inoltre, questo è uno dei due podi con maggior numero di titoli mondiali: 11 divisi tra i 7 di Hamilton e i 2 di Verstappen e Alonso. L’unico precedente con 11 mondiali in Top3 è stato al GP di Turchia 2020 con Hamilton fresco vincitore del settimo mondiale e Vettel con quattro.

Il podio australiano è anche quello che vanta il maggior numero di podi complessivi conquistati dai tre piloti che vi sono saliti. Verstappen (80), Hamilton (192) e Alonso (101) raggiungono in totale 373 podi, andando a battere il record che gli stessi tre avevano registrato al GP del Qatar 2021 con 336.

Quarta posizione per Lance Stroll che ha ottenuto il miglior risultato dal terzo posto del GP di Sakhir 2020. È la quarta volta in carriera che conquista questo piazzamento. Per Aston Martin, il terzo e quarto posto significano miglior risultato registrato nella propria storia in F1.

Dietro di lui Sergio Pérez che, in rimonta dal ventesimo posto, ha ottenuto il proprio miglior risultato a Melbourne in una posizione fuori dal podio. Il messicano ha inoltre battuto la sua striscia di gare consecutive a punti salendo a quota 16.

Sesto posto per Lando Norris e ottavo per Oscar Piastri che portano alla McLaren i primi punti della stagione, consentendole inoltre di oltrepassare i 6.000 punti in F1.

L’australiano è il terzo pilota di questa nazione a conquistare i primi punti in F1 nella gara di casa. Gli altri a riuscirci fino ad ora sono stati Mark Webber nel 2002 con la Minardi e Daniel Ricciardo nel 2012 con la Toro Rosso.

Piastri è inoltre il 34° pilota della storia della F1 a ottenere i primi punti in carriera in terra natia. L’ultimo a riuscirci era stato Lance Stroll nel 2017 in Canada. Gli altri precedenti sono:

Se invece consideriamo anche i piloti che hanno conquistato i primi punti in un circuito situato nella nazione natia, allora Piastri è il 39° dato che cinque piloti italiani hanno mosso la classifica per la prima volta a Imola in occasione del GP di San Marino: De Cesaris (1981), Nannini (1988), Larini (1994), Fisichella (1997) e Liuzzi (2005).

Per la quinta volta nelle ultime sei gare disputate in Australia, Nico Hulkenberg è giunto in settima posizione. L’unica eccezione è stato l’undicesimo posto conquistato nel 2017. Il tedesco è inoltre diventato il secondo pilota nella storia della F1 per maggior numero di gare corse senza mai essere salito sul podio con 183 GP, superando così il suo connazionale Nick Heidfeld.

Nona posizione e quarta gara a punti in carriera per Zhou Guanyu. Dietro di lui, Yuki Tsunoda e AlphaTauri hanno registrato i primi punti della stagione.

Era dal 1981 che dieci team non conquistavano almeno un punto nelle prime tre gare della stagione. In questi 42 anni per ben undici volte ci si è fermati a quota nove: 1984, 1987, 1989, 1991, 1994, 1999, 2012, 2018-2020 e 2022.

Per la prima volta dalla gara d’esordio in F1 nel 2013, Valtteri Bottas ha chiuso il GP d’Australia senza muovere la classifica. Non si conta la gara del 2015 in cui si infortunò in qualifica non prendendo il via della gara.

Dodicesimo posto per Carlos Sainz che, insieme al ritiro di Charles Leclerc, non è riuscito a muovere la classifica della Ferrari in questo weekend. L’ultima volta in cui la Rossa non era andata a punti è stata al GP d’Azerbaijan della passata stagione quando entrambi i piloti si sono ritirati. L’ultima gara a secco per il Cavallino, con almeno una vettura al traguardo, è stata il GP di Francia del 2021.

Per la Ferrari questo è il primo GP d’Australia senza punti dal 2009, quando sia Kimi Raikkonen sia Felipe Massa non videro il traguardo. Era invece dal 2002 che una Ferrari non usciva nel corso del primo giro a Melbourne. Se la gara di Leclerc è durata tre curve, ai tempi quella di Barrichello si chiuse alla prima. Contando inoltre il ritiro di Irvine del 1997, questo è il terzo ko alla prima tornata di Melbourne per la Rossa.

Il team di Maranello non vantava una avvio di stagione così disastroso in termini di punti dal 2009. Considerando il sistema di punteggio attuale, ai tempi avrebbe raccolto un solo punto in 3 gare, contro i 26 attuali. Anche la SF1000 aveva registrato un punto in più della SF23 (27 contro 26).

Questa è la quinta volta in carriera in cui Charles Leclerc si è ritirato nel corso delle prime curve di un GP. L’ultimo precedente è stato quello in Ungheria nel 2021 quando, anche in quell’occasione, ha terminato la gara in seguito a un contatto con l’Aston Martin di Lance Stroll.

Primo ritiro in carriera sia per Logan Sargeant che per Nyck De Vries, i quali sono stati coinvolti in un contatto tra di loro al terzo spegnimento dei semafori del Gran Premio.

Con il ritiro per rottura del motore, da parte di George Russell, questo è il primo ko della Mercedes dovuto a problemi alla Power Unit dal GP del Brasile del 2019 quando Valtteri Bottas è stato costretto a parcheggiare la propria vettura dopo 51 giri.

Come visto, questa domenica abbiamo assistito a tanti ritiri: 8. Un numero così alto di vetture fuori gara prima del traguardo non si verificava dal GP della Toscana 2020 in cui, anche in quell’occasione, ad essere eliminate sono state 8 auto.

Max Verstappen (Red Bull) vince il GP d’Australia 2023 di F1 – Copyright: Oracle Red Bull Racing, Twitter

Immagine di copertina: McLaren F1 – Twitter

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