Leclerc è il primo pilota a segnare tre giri veloci nelle prime tre gare da Fittipaldi nel 1973. E dopo le prime tre corse ha più di una vittoria di vantaggio sul secondo come Schumacher nel 2000.
La F1 è volata in Australia per la prima volta in due anni, per disputare il primo GP nella terra dei canguri dopo 3 anni, dopo che l’edizione del 2020 venne cancellata a ridosso del semaforo verde delle FP1. Tappa del mondo “sottosopra” che ha visto effettivamente il ribaltamento di più di una forza in campo. Dalla rinascita della McLaren alle difficoltà di Alfa Romeo e Haas. Dalla vittoria di Max Verstappen al suo secondo ritiro in appena tre gare. Ma soprattutto da una Ferrari che lottava col coltello tra i denti contro la Red Bull a una F1-75 che ieri ha lasciato le briciole agli avversari, tornando ad essere dominante a livelli che forse non si vedevano da almeno 15 anni. E questo non fa altro che dare uno scossone a diverse statistiche, che ci portano indietro anche di mezzo secolo. Scopriamo insieme quali sono i numeri di questo fine settimana australiano.
QUALIFICHE
Lo scorso sabato mattina si è tinto di rosso grazie a Charles Leclerc che ha conquistato la sua undicesima pole position in carriera, la seconda di questa stagione. Ora il monegasco ha raggiunto a quota 11 i due ferraristi Jacky Ickx e Rubens Barrichello, mentre la Ferrari è salita a quota 232 partenze al palo nella sua storia, tornando a partire davanti a tutti in Australia per la prima volta dal 2007 – ai tempi la pole fu di Kimi Raikkonen. Con questo risultato il #16 ha interrotto la striscia di sei pole position consecutive conquistate da Lewis Hamilton e la Mercedes nelle ultime sei edizioni del GP d’Australia.
La Ferrari non conquistava due pole position nelle prime tre gare dal 2018 quando Sebastian Vettel aveva siglato il miglior tempo in Bahrain e Cina. Era invece dal 2004 con Michael Schumacher che un pilota della Rossa non otteneva la prima fila nelle prime tre gare della stagione. Storia del 2019 quando la squadra di Maranello ha ottenuto per l’ultima volta la prima fila per tre gare di fila con lo stesso rappresentante. Ai tempi è stato sempre Vettel, autore di tre secondi posti in Messico, Stati Uniti e Brasile.
Quarta posizione per Lando Norris che è tornato in seconda fila per la prima volta dal GP d’Abu Dhabi della passata stagione. L’inglese ha preceduto il suo connazionale Lewis Hamilton che non è andato oltre il quinto posto, mancando di fatto le prime due file per la terza gara consecutiva. Un avvenimento del genere non accadeva dai GP d’Australia, Malesia e Cina del 2010, ai tempi della McLaren-Mercedes.
Al netto di problemi o penalizzazioni, la nona posizione di Sainz è la peggior casella di partenza dello spagnolo dal GP del Belgio dello scorso anno, quando è partito dall’11esima piazza. Meglio è andata all’altro iberico, Fernando Alonso, che ha ottenuto la prima qualificazione nel Q3 a Melbourne dal GP del 2014 con la Ferrari F14-T, quando partì dalla quinta posizione.
Con il 12° posto, Valtteri Bottas interrompe a 103 qualifiche la sua striscia di piazzamenti consecutivi in Q3 iniziata proprio in Australia nel 2017. Questo risultato porta il finlandese a fermarsi a sei lunghezze dal secondo posto di Alain Prost che aveva fermato il suo ruolino di marcia a 109 gare.
Il 17° posto di Magnussen, invece, porta il motore Ferrari ad essere eliminato in Q1 per la prima volta in questa stagione. Il 18° di Sebastian Vettel equivale al peggior esordio stagionale in qualifica del tedesco, ottenuto la passata stagione sempre con Aston Martin ma in Bahrain.
GARA
Così come in Bahrain, anche in Australia il risultato del sabato si è concretizzato la domenica, con Charles Leclerc vincitore della sua quarta gara in carriera, la seconda stagionale. Con questo successo ha raggiunto Eddie Irvine e Bruce McLaren per numero di vittorie in F1. Inoltre condivide lo stesso numero di trionfi con la Ferrari proprio con il nordirlandese, con John Surtees e Clay Regazzoni. Per la Rossa questa è invece la vittoria numero 240. Con quello di ieri, il Cavallino è arrivato a quota 470 GP con almeno un giro al comando. La Ferrari sale dunque a dieci vittorie in Australia, andando a una lunghezza dalla McLaren ferma a quota 11 da ormai dieci anni, quando a ottenere il successo fu Jenson Button.
Leclerc ha ottenuto il suo settimo giro veloce in carriera, il terzo consecutivo. Per la Ferrari è invece il 257°, con la squadra modenese che ne ottiene tre in fila per la prima volta dal 2008. Quell’anno Raikkonen ne segnò addirittura 6 consecutivi, ma i 3 più recenti appartengono a lui e a Massa, ottenuti a Monza, Singapore e Suzuka.
L’ultima volta in cui un pilota ha ottenuto il giro più veloce in ognuna delle prime tre gare della stagione fu Emerson Fittipaldi nel 1973. Il brasiliano fu anche l’unico a riuscirci in tutta la storia della F1. Se invece non prendiamo in considerazione la Indy 500 corsa nelle prime undici stagioni – che vedeva al via quasi solo i piloti iscritti al campionato americano -, allora si aggiunge un terzo pilota: Juan Manuel Fangio che registrò questo record nel 1951 e nel 1955.
Non bisogna invece andare così indietro nel tempo per vedere trovare l’ultima volta in cui la Ferrari è riuscita a conquistare cinque podi in tre gare. Questa volta bisogna tornare al 2018 quando tra Gran Bretagna, Germania e Ungheria, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno ottenuto una vittoria, un secondo e tre terzi posti. È poi sempre il 2018 l’ultima volta in cui un pilota della Rossa aveva ottenuto due successi nelle prime tre gare del campionato, ai tempi con Sebastian Vettel in Australia e Bahrain.
Grazie anche alla pole del giorno prima e alla prima posizione mantenuta in ogni giro, Charles Leclerc ha conquistato il suo primo Grand Chelem in carriera, diventando il 26° pilota della storia a riuscirci. L’ultimo a farlo è stato Max Verstappen in Austria la passata stagione, mentre l’ultimo ferrarista a registrarne uno fu Fernando Alonso a Singapore nel 2010.
Dopo tre gare, quindi, Leclerc ha 71 punti in classifica, 34 in più rispetto al primo inseguitore che risponde al nome di George Russell. L’ultima volta in cui un pilota aveva già una gara di vantaggio sul secondo in classifica, dopo lo stesso numero di eventi disputati, è stato nel 2016 con Nico Rosberg in vantaggio di 36 lunghezze su Lewis Hamilton. A riuscirci nel nuovo millennio ci sono stati anche Fernando Alonso nel 2005 e 2006 – entrambe le volte su Giancarlo Fisichella – e Michael Schumacher (ultimo tra i ferraristi) nel 2000 con addirittura un gap di 21 punti – ovvero più di due vittorie – su Rubens Barrichello.
Il secondo posto è andato a Sergio Pérez al suo 16° podio in carriera, ottenendo così una Top3 per la terza stagione consecutiva. È la seconda volta che riesce a raggiungere questa striscia di anni con un podio, eguagliando quella del 2014-2016 in Force India.
Terza piazza per George Russell che conquista così il suo primo podio con la Mercedes. Oltre ad essere il suo secondo podio in carriera, è anche il primo ad essere ottenuto in condizioni di gara normali. L’inglese è inoltre il decimo a conquistare una Top3 con la squadra tedesca, piazzandosi per ora a pari merito con Piero Taruffi, Hans Herrmann e Michael Schumacher, tutti con un singolo podio.
Tra tutti i piloti andati a podio con Mercedes, il #63 è il secondo ad averci impiegato più gare. Prima di lui tutti erano riusciti a ottenerlo entro la terza gara con la squadra, ad esclusione di Michael Schumacher che ci impiegò due anni e mezzo.
Con Pérez e Russell salgono a sei i piloti già saliti a podio nelle prime tre gare di questa stagione. L’ultima volta in cui altrettanti piloti hanno occupato la Top3 nello stesso numero di round da inizio campionato fu nel 2014 con Hamilton, Rosberg, Vettel, Button, Pérez e Magnussen.
Quarta posizione per Lewis Hamilton che non sale sul podio per la seconda gara consecutiva. L’ultima volta in cui ha ottenuto due piazzamenti a punti di fila senza salire sul podio è stato nel 2017 in Messico e Brasile dove è arrivato rispettivamente nono e quarto. Era invece dal 2009 e 2010 che non riusciva a conquistare più di un podio nelle prime tre corse della stagione.
Il quinto e sesto posto di Lando Norris e Daniel Ricciardo regalano 18 punti alla McLaren. Il team di Woking torna in Top5 in Australia per la prima volta dal 2018, quando a ottenere al P5 è stato Fernando Alonso. La squadra diretta da Andreas Seidl, inoltre, non conquistava così tanti punti a Melbourne dal doppio podio di Kevin Magnussen e Jenson Button nell’edizione del 2014. L’australiano, in più, ha eguagliato il suo secondo miglior piazzamento nella gara di casa. Chiuse sesto anche nel 2015, ma riuscì comunque a fare meglio nel 2016 e 2018 arrivando fino alla quarta posizione.
Per Esteban Ocon, invece, la settima posizione è il miglior risultato ottenuto in Australia. Non era mai andato oltre la decima posizione del 2017, conquistata con la Force India. Stesso discorso anche per Pierre Gasly che ha chiuso nono. Il francese non aveva mai tagliato il traguardo in zona punti a Melbourne prima di ieri. Uguale per Alex Albon che ha ottenuto il suo primo punto stagionale. Inoltre, la Williams non muoveva la classifica in questo evento dal sesto posto di Felipe Massa nel 2017.
Ottavo posto, invece, per Valtteri Bottas, che ottiene questo piazzamento all’Albert Park per la terza volta, portando inoltre a sei le apparizioni consecutive su questa pista chiuse in zona punti.
Non è andata altrettanto bene per Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Il primo non chiudeva in 17esima posizione dal GP del Brasile 2018. Questa è stata anche l’ultima volta in cui ha concluso una gara così indietro, e oltre ad essere la terza volta in cui ha finito in questa posizione, la medesima è anche il peggior piazzamento al traguardo dello spagnolo, escludendo i ritiri.
Per quanto riguarda il tedesco, lui non chiudeva fuori dai punti in Australia dal 2014, quando si dovette ritirare per un problema elettronico sulla sua Red Bull. È anche la quarta volta in carriera che si ritira nella propria prima gara stagionale. Oltre al già citato 2014, si riportano anche il 2008 e il 2009, entrambi a causa di incidenti.
Ritiro anche per Max Verstappen che era sempre passato sotto la bandiera a scacchi di Melbourne, ad esclusione dell’anno del suo esordio. Chiusura anticipata pure per il suo ex compagno di squadra Carlos Sainz, che interrompe così la striscia di 31 gare consecutive al traguardo. Si ferma così in quinta posizione assoluta in questa speciale classifica, a due arrivi dal terzo posto di Nick Heidfeld e Lewis Hamilton. Ora il ruolino di marcia più lungo, ancora attivo, è di Leclerc e Norris con 14 gare. Interrotto anche il numero di gare consecutive a punti, ovvero 17. La striscia più lunga ad ora attiva è quindi quella di Lewis Hamilton con 11 corse.
CURIOSITÀ
Quello di questo weekend è stato il 25° GP d’Australia a disputarsi a Melbourne. Il tracciato dell’Albert Park è il quattordicesimo a raggiungere questo traguardo nella storia della F1. In più, quella di ieri è stata la prima gara nella capitale dello stato del Victoria per Zhou Guanyu, Mick Schumacher, Yuki Tsunoda e Nicholas Latifi.
Tante cose sono cambiate dall’ultima volta in cui la F1 è approdata in Australia, tre anni fa:
- Leclerc era al suo primo Gran Premio con la Ferrari, Ricciardo al primo con Renault (ora in McLaren), Sainz al primo con McLaren (ora in Ferrari), Gasly al primo con Red Bull (ora tornato in AlphaTauri)
- Pérez non aveva ancora vinto una gara e nemmeno aveva conquistato una pole position
- Russell, Norris e Albon esordivano in F1
- Hamilton non deteneva ancora il record di vittorie in F1 e non aveva eguagliato il numero di titoli di Schumacher
- Iniziava la prima stagione senza Alonso in griglia per la prima volta dal 2002
- Verstappen non aveva ancora ottenuto una pole position
- Zhou, Schumacher e Latifi correvano in F2 e Tsunoda in F3
Immagine di copertina: Media Ferrari
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