F1 | GP Arabia Saudita 2023: anteprima di Jeddah

AnteprimeF1GP Arabia SauditaGran Premi
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
Coautore: Domenico Della Valle
15 Marzo 2023 - 13:00
Home  »  AnteprimeF1GP Arabia SauditaGran PremiTop

Segue l’anteprima del GP Arabia Saudita 2023 di P300.it

Il Jeddah Corniche Circuit della città di Jeddah ospita il secondo appuntamento del mondiale di Formula 1 2023: il GP Arabia Saudita, alla sua terza edizione. Un Gran Premio “giovane”, il quarto a debuttare in medio oriente dopo Bahrain, Abu Dhabi e Qatar.

3° GP Arabia Saudita
3a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 2/23 – 17/19 marzo 2023
Gran Premio #1081

Si è solo alla seconda gara ma a giudicare dalle reazioni di team, piloti e commentatori, pare che questa stagione abbia ben poco da raccontare. Nella gara inaugurare in Bahrain si è assistito ad un dominio da parte della Red Bull come raramente se ne erano visti in passato. Il team austriaco ha conquistato la prima fila in qualifica e si è imposto con un’imperiosa doppietta in una gara che, dopo la prima tornata di pit stop, ha praticamente smesso di raccontare qualcosa degno di nota. L’assoluta superiorità del team guidato da Horner e Newey può essere racchiusa in un dato: sono stati gli unici a fare due stint con le gomme più morbide senza accusare il minimo degrado.

A distanza siderale tutti gli altri concorrenti: la Mercedes sembra addirittura più lenta dello scorso anno e sia Toto Wolff che Lewis Hamilton hanno criticato la scelta dei progettisti di continuare con la filosofia progettuale della vecchia W13, di cui la W14 doveva essere una evoluzione con i difetti riveduti e corretti. Niente di più sbagliato. La Ferrari non è mai stata in partita e per di più sembra soffrire, di nuovo, di problemi di affidabilità. La gara di Leclerc è terminata, mentre era terzo, al trentanovesimo giro per un problema alla centralina. Sorpresa della prima gara è stata la Aston Martin che non solo è stata più veloce della Mercedes ma a tratti anche della Ferrari. Alonso si è reso protagonista di una gara molto solida ed è tornato sul podio che mancava dal Gran Premio del Qatar 2021.

Quanto visto in Bahrain ha fatto suonare qualche campanello di allarme tra commentatori ed addetti ai lavori circa la scarsità di appeal che potrebbe avere l’ennesima stagione dominata da un solo team, cosa che nell’ultimo ventennio sembra succedere con maggiore frequenza rispetto al passato. La FIA ci ha abituato ad intervenire in corso d’opera per mettere i bastoni tra le ruote ai team troppo forti, ma è il presupposto ad essere errato: ovvero bisogna accettare che la Formula 1 è uno sport non livellabile nelle prestazioni, a meno di renderlo definitivamente un monomarca come le corse americane. Ma, a quel punto, non avrebbe più senso di esistere.

Rispetto al passato la FIA ha cercato di limitare le stagioni dominate, con pezzi standardizzati, budget cap e quant’altro, eppure c’è sempre qualcuno che riesce ad imporsi, con margine, sugli altri. La differenza rispetto al passato dov’è? Che dal 2009 sono stati aboliti i test privati rendendo, de facto, impossibile a chi è dietro di recuperare: chi “indovina” il nuovo regolamento ne gode i frutti per tutto il ciclo. Ovviamente ci sono stati domini anche quando i test erano liberi, ma il problema ha finito con l’accentuarsi definitivamente dal 2009 in poi.

Pensare, come suggerito da alcuni, che la Federazione debba intervenire per stoppare artificialmente un possibile dominio Red Bull non sarebbe affatto giusto. Se a Milton Keynes hanno lavorato bene, meglio di altri, ed è giusto che vincano, anzi stravincano. La critica, semmai, dovrebbe essere posta verso un regolamento venduto come panacea di tutti i mali della F1 promettendo stagioni spettacolari e gare combattute fino all’ultimo giro, come successo fino al 2021 e paradossalmente come non successo nel 2022, anno di introduzione delle nuove monoposto.

Il tracciato di Jeddah sorge nel sobborgo di Corniche, una zona sulla costa del Mar Rosso a dodici chilometri dal centro cittadino. La pista è stata progettata dallo studio dell’architetto tedesco Tilke, papà di quasi tutti i tracciati di ultima generazione. Si tratta di un circuito cittadino, le cui strade sono aperte alla normale viabilità durante l’anno, caratterizzato però da una media oraria elevatissima ed anche abbastanza pericoloso: si sfiorano reti e muretti di protezione ad alta velocità, gli spazi di fuga sono strettissimi e gli incidenti frequenti.

Conta la bellezza di ventisette curve che però in maggioranza sono leggere pieghe da percorrere in pieno. Le prime due edizioni hanno permesso di evidenziare le criticità del layout che infatti è stato leggermente modificato: alcuni dei muretti di protezione sono stati spostati per migliorare la visibilità delle curve cieche e alcune vie di fuga sono state allargate.

Dopo le discussioni delle prime due edizioni, il detection point della terza zona DRS è stato spostato dopo curva 27 e non prima.

La Pirelli per questo Gran Premio porterà gomme di mescola C2 (hard), C3 (medium) e C4 (soft).

GP Arabia Saudita 2023, tutte le informazioni

Mappa e Statistiche

Albo d’oro e Orari

Anteprima Brembo

Anteprima Pirelli

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

#6 | GP MIAMI
DATI E PREVIEWINFO SESSIONI E RISULTATI

3/5 maggio - Miami
Miami International Autodrome

57 Giri

#miamigp

LIBERE
FP1: Ven 18:30-19:30
SPRINT QUALI
SKY: Ven 22:30
SPRINT
SKY: Sab 18:00
(TV8: )
QUALIFICHE
SKY: Sab 22:00
(TV8: )
GARA
SKY: Dom 22:00
(TV8: )

Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI