Segue l’analisi Pirelli del GP Arabia Saudita 2022
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Max Verstappen (Red Bull) ha vinto la gara con una strategia ad una sosta, passando da P Zero Yellow medium C3 a P Zero White hard C2 al 16° giro in regime di safety car e poi superando Charles Leclerc (Ferrari) – che ha adottato una strattegia identica – a tre giri dal traguardo. Il poleman Sergio Perez (Red Bull) è stato in testa nelle prime fasi, ma ha fatto il pit stop un giro prima che la safety car entrasse in azione e questo gli è costato il primo posto.
Tutti i piloti hanno iniziato la gara con pneumatici Pirelli P Zero Yellow medium, ad eccezione di Kevin Magnussen (Haas), Lewis Hamilton (Mercedes) e Nico Hulkenberg (Aston Martin), che hanno preso il via su P Zero White hard. Questi ultimi sono stati anche gli unici a non fermarsi per cambiare i pneumatici durante la safety car, anche se Magnussen e Hulkenberg sono poi riusciti ad effettuare il pit stop con la safety car virtuale a 13 giri dalla fine della gara prima che la pitlane venisse chiusa. Hamilton si è fermato tre giri dopo in condizioni di bandiera verde ed è arrivato 10° sul traguardo, alle spalle di Magnussen.
Il degrado dei pneumatici è stato contenuto per tutta la gara per entrambe le mescole, con alcuni long run vicini ai 40 giri in particolare con la mescola hard, utilizzata da quasi tutti i piloti per lo stint finale.
La gara è iniziata alle 20:00 ora locale con temperature che sono rimaste abbastanza costanti: 26 gradi ambiente e 34 gradi asfalto, scese solo di un paio di gradi durante la gara.
LE MESCOLE
HARD C1: La mescola chiave della gara, con un degrado prossimo allo zero. Leclerc e Verstappen hanno inscenato un avvincente duello finale proprio con questi pneumatici, con Leclerc che ha ottenuto il giro più veloce a soli due tornate dalla fine. Sulla hard Hamilton ha completato uno stint di apertura di 40 giri.
MEDIUM C2:Utilizzati per lo stint di apertura da tutti i piloti tranne tre, che poi lo hanno scelto per lo stint finale. Hanno mostrato buone prestazioni con livelli di degrado inferiori rispetto alle prove libere, consentendo ai piloti di spingere al massimo fino a fine gara.
SOFT C3: Si è fatta valere in qualifica, ma il minor degrado offerto dalla medium e dalla hard non ha reso la soft una scelta adatta per il gran premio.
INFOGRAFICHE
PARLA MARIO ISOLA
“Un’altra bella serata, un’altra bella gara! Ancora una volta, in condizioni completamente diverse dal Bahrain per layout e caratteristiche della pista, abbiamo visto le nuove vetture capaci di dar vita a diversi sorpassi e a dei bei duelli in pista, anche grazie ai nuovi pneumatici. La hard è stata la mescola chiave della gara di stasera, con prestazioni ottime e degrado quasi nullo, come dimostrato dal giro veloce di Charles Leclerc sul finale con un set già con parecchi giri alle spalle. Anche la medium ha avuto un degrado piuttosto basso, contribuendo alla strategia ad una sosta (che avevamo valutato sarebbe stata la più veloce) e offrendo una gara emozionante dall’inizio alla fine. Il giro più veloce in gara è stato meno di un secondo più lento rispetto a quello realizzato l’anno scorso con la stessa mescola. Quindi, mettendo insieme tutto questo, è chiaro come il nuovo pacchetto vetture e pneumatici stia finora soddisfacendo tutte le aspettative e speranze che avevamo per quest’anno. Congratulazioni a Max Verstappen per la strabiliante vittoria!”
Fonte immagini e testi: Pirelli Motorsport
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