F1 | GP Arabia Saudita 2022: la situazione su affidabilità, Power Unit e chilometri percorsi

AnalisiF1
Tempo di lettura: 6 minuti
di Lorenzo Roversi @lorenzor92_
31 Marzo 2022 - 11:00
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Un nuovo appuntamento per raccontare come il mondiale procede dal punto di vista dell’affidabilità

In questa nuova rubrica proveremo, per quanto possibile visti i dati e i mezzi a disposizione, a fare luce su 3 aspetti principali: la distanza percorsa dai vari piloti e team, la situazione in merito alle componenti installate nelle varie Power Unit e la durata di esse, cercando così di scoprire quali sono stati i costruttori più e meno affidabili. In questo primo appuntamento faremo il punto della situazione al termine del GP di Arabia Saudita.

I dati di cui disponiamo per lanciarci in questa seppur approssimata valutazione sono principalmente di 2 tipi: una distanza, ovvero i chilometri percorsi da ogni pilota, ricavabili dal numero di giri da essi percorsi durante le varie sessioni (moltiplicati per la lunghezza del circuito) e il numero delle nuove componenti delle Power Unit e dei cambi installati insieme al momento in cui la loro sostituzione è avvenuta, entrambi ricavabili dai documenti ufficiali rilasciati dalla FIA nell’arco dei weekend di gara. Incrociando questi due dati è poi possibile stimare la durata media delle varie componenti.

Distanza percorsa

La situazione al termine del GP di Arabia Saudita vede Mercedes in cima a questa classifica con oltre 3000 km percorsi, seguita dal suo cliente Aston Martin. Non si può dire la stessa cosa per gli altri due clienti McLaren e Williams, sul cui bilancio pesano i ritiri di Latifi e Ricciardo a Jeddah che, così, fanno scendere la media dei motorizzati Mercedes.

Situazione analoga per i motorizzati Ferrari, con la Rossa e Alfa Romeo con un ottimo chilometraggio e una sfortunata Haas che paga il DNS di Mick Schumacher a Jeddah.

Le distanza percorse sono invece decisamente più basse per i motorizzati Red Bull: il GP del Bahrain è stato in questo senso un’ecatombe in seguito al triplo ritiro di Verstappen, Perez e Gasly, a cui si aggiunge il DNS di Tsunoda a Jeddah.

È curioso invece come per Alpine-Renault la distanza percorsa sia analoga a quella della Ferrari, che ha sempre portato in Q3 e al traguardo entrambe le macchine; cosa che non si può dire per il team francese, soprattutto in seguito al ritiro di Alonso in Arabia. Ciò è probabilmente dovuto a una strategia differente nelle prove libere che porta il team francese a percorrere più distanza.

Sostituzioni componenti Power Unit

Per quanto concerne il GP del Bahrain non è successo molto di rilievo: si segnala solo la sostituzione della centralina sull’Alfa Romeo di Bottas in seguito alle prove libere del venerdì. La prima sostituzione dell’anno stabilisce allo stesso tempo il record negativo di durata di una componente: 173 km, destinato a rimanere imbattuto per tutto l’anno.

Al contrario, il GP di Arabia Saudita è stato un Gran Premio ricco di eventi: all’inizio del weekend sono state sostituite tutte le componenti della PU e del cambio sulla AlphaTauri di Pierre Gasly. Sulla Alpine di Fernando Alonso sono state cambiati motore termico, turbina, MGU-H, MGU-K e scarichi, mentre sulla McLaren di Lando Norris sono state sostituite entrambe le due componenti principali del cambio.

Prima delle FP3 sono state notificate le sostituzioni della centralina sulla Haas di Kevin Magnussen e, analogamente a quanto è successo ad Alonso, la sostituzione di tutte le componenti della PU eccetto centralina e batterie sulla vettura di Yuki Tsunoda. Decisamente non un buon weekend per AlphaTauri.

Di seguito due tabelle di riepilogo sulle componenti installate sulle monoposto di ogni pilota: nella prima il totale delle componenti utilizzate, nella seconda sono invece raccolte le percorrenze compiute da ciascuna prima componente prima della loro sostituzione.

Numero totale di componenti di PU e cambio utilizzate da ogni pilota al termine del GP di Arabia Saudita
NB: Sebastian Vettel include Nico Hulkenberg
Percorrenza di ciascuna prima componente di PU e cambio prima che essa sia stata sostituita al termine del GP di Arabia Saudita
NB: Sebastian Vettel include Nico Hulkenberg

Elenco sostituzioni componenti PU e cambio in ordine cronologico

PilotaTeamMotoreEventoSessioneComponenteNumero
Sergio PerezRed BullRBPTGP BahrainDurante FP1-FP2GBX assembly*no RNC*
Esteban OconAlpineRenaultGP BahrainDurante FP1-FP2GBX assembly*no RNC*
Valtteri BottasAlfa RomeoFerrariGP BahrainPrima delle FP3CE2
Fernando AlonsoAlpineRenaultGP Arabia SauditaPrima delle FP1ICE2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1ICE2
Sergio PerezRed BullRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1TC2
Fernando AlonsoAlpineRenaultGP Arabia SauditaPrima delle FP1TC2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1TC2
Sergio PerezRed BullRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1MGU-H2
Fernando AlonsoAlpineRenaultGP Arabia SauditaPrima delle FP1MGU-H2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1MGU-H2
Fernando AlonsoAlpineRenaultGP Arabia SauditaPrima delle FP1MGU-K2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1MGU-K2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1ES2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1CE2
Fernando AlonsoAlpineRenaultGP Arabia SauditaPrima delle FP1EX2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1EX2
Lando NorrisMcLarenMercedesGP Arabia SauditaPrima delle FP1GBXCC2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1GBXCC2
Lando NorrisMcLarenMercedesGP Arabia SauditaPrima delle FP1GBXDL2
Pierre GaslyAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP1GBXDL2
Yuki TsunodaAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP3ICE2
Yuki TsunodaAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP3TC2
Yuki TsunodaAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP3MGU-H2
Yuki TsunodaAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP3MGU-K2
Yuki TsunodaAlpha TauriRBPTGP Arabia SauditaPrima delle FP3EX2
Kevin MagnussenHaasFerrariGP Arabia SauditaPrima delle FP3CE2

*Questa sostituzione del cambio è da considerarsi extra, infatti ogni pilota per regolamento può avvalersi una sola volta di una sostituzione aggiuntiva che non faccia rientrare la nuova unità installata tra le 4 previste dal regolamento (RNC).

Ritiri per problemi di affidabilità

Dopo il già menzionato triplo ritiro Verstappen-Perez-Gasly in Bahrain, a Jeddah, curiosamente, entrambi Alonso e Tsunoda, nonostante montassero delle Power Unit quasi completamente nuove non hanno terminato il GP per problemi di affidabilità; addirittura il giapponese non è nemmeno riuscito a partire.

Problemi anche per Alpine, per le già citate vicissitudini di Alonso, e anche per Alfa Romeo e McLaren: da segnalare i ritiri di Bottas e Ricciardo a Jeddah.

Occorre inoltre far notare come dopo appena due gare, nessun fornitore di Power Unit sia rimasto immune da problemi di affidabilità. Lato team ufficiali invece, la situazione rimane molto buona per Ferrari e Mercedes.

Prime conclusioni

In questa tabella, i cui colori ricordano molto quelle precedenti, è illustrata la durata media delle componenti installate, ricavata dividendo la distanza totale percorsa dal singolo pilota per il numero di componenti utilizzate. Si evince come Mercedes, Aston Martin e Ferrari abbiano un comportamento migliore in termini di durata, con medie vicine ai 1500 km. Al contrario, come prevedibile, chi è messo peggio è AlphaTauri, raramente sopra i 1000 km di media per componente.

Percorrenza media delle componenti di PU al termine del GP di Arabia Saudita
NB: Sebastian Vettel include Nico Hulkenberg

Se invece analizziamo il numero totale di sostituzioni effettuate, già dopo soli due Gran Premi, è possibile trarre alcune conclusioni: allo stato attuale chi soffre di più per l’affidabilità è RBPT. Oltre al disastro del Bahrain, è il fornitore di motori che conta il maggior numero di sostituzioni: 14. È bene precisare che un numero elevato di sostituzioni non implica necessariamente problemi di affidabilità, potrebbe trattarsi di una diversa strategia nella rotazione dei ricambi; tuttavia, alla luce dei ritiri avvenuti nelle scorse gare, delle stringenti regole sull’omologazione di nuovi parti evolute e del netto divario con le sostituzioni degli altri costruttori (segue Renault con 5), è lecito pensarlo.

Immagine: Twitter / F1

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