Brembo

F1 | GP Arabia Saudita 2022: anteprima Brembo

di Redazione P300.it
p300it p300it
Pubblicato il 23 Marzo 2022 - 14:45
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
F1 | GP Arabia Saudita 2022: anteprima Brembo

Segue l’anteprima Brembo del GP Arabia Saudita 2022 di F1

Per il secondo anno di fila la Formula 1 gareggia in Arabia Saudita ad una trentina di chilometri dalla storica città di Jeddah. Secondo i tecnici Brembo il Jeddah Corniche Circuit rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4. 

Privo di curve a 90 gradi, questo tracciato ha conquistato l’anno scorso il titolo di più lungo e veloce circuito cittadino nella storia del Mondiale: la media oraria sul giro della pole position è stata di poco inferiore ai 254 km/h. Anche quest’anno la gara si disputerà in notturna, con il via alle ore 20 locali. Una variabile ulteriore, oltre alla vicinanza dei muretti che obbliga i piloti alla massima precisione in frenata. ​

https://www.youtube.com/watch?v=B4pGIBn6B90

L’inversione di rotta delle pinze​

​​L’incremento del diametro dei cerchi, da 13 a 18 pollici, delle nuove monoposto di Formula 1 ha prodotto un aumento del diametro dei dischi freno. La maggiore forza frenante richiesta si è a sua volta tradotta nella crescita delle misure delle pinze freno Brembo in lega d’alluminio ricavate dal pieno e nichelate. 

In media le dimensioni delle pinze sono aumentate del 10 per cento, sia per l’anteriore che per il posteriore. Un’inversione di tendenza rispetto alle ultime stagioni. Inoltre quest’anno tutti i team utilizzano le pinze a 6 pistoni, anche al posteriore: scompaiono così le pinze posteriori a 4 pistoni che erano scelte da chi privilegiava la leggerezza. ​

Poche frenate ma c’è il 4 g​

Soltanto in poco più di un quarto delle curve del Jeddah Corniche Circuit i piloti di Formula 1 utilizzano i freni: le 7 frenate sono distribuite lungo il tracciato con l’eccezione dell’ultima prima del traguardo e della prima, le sole in curve consecutive. Due di queste sono peraltro inferiori al secondo e anche per questa ragione in un giro i piloti impiegano i freni per circa 10,3 secondi, equivalenti all’11 per cento della gara. 

Sia il valore assoluto che la percentuale sono piuttosto bassi per gli standard della Formula 1 attuale, come dimostra il dato del GP Bahrain, disputato la settimana scorsa: complessivi 16 secondi e mezzo di frenate al giro malgrado una pista più corta di 700 metri. Tuttavia in 6 delle 7 frenate del GP Arabia Saudita la decelerazione non è inferiore ai 4 g. ​

Meno 209 km/h in meno di 3 secondi​​​

Delle 7 frenate del GP Arabia Saudita 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le 2 restanti sono light. 

La più dura per l’impianto frenante è l’ultima curva perché le monoposto vi arrivano dopo aver frenato per l’ultima volta alla curva 22. Alla staccata della curva 27 le auto toccano i 316 km/h prima di utilizzare i freni per 2,8 secondi necessari a scendere a 105 km/h. Nel frattempo percorrono 138 metri con i piloti soggetti a 4,4 g di decelerazione. ​

Fonte immagini e testi: Brembo


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

#24 | GP ABU DHABI
DATI E PREVIEW
INFO SESSIONI E RISULTATI

06/08 dicembre | Yas Marina
Yas Marina Circuit | 58 Giri

#abudhabigp

Mappa e Stats
LIBERE
FP1: Ven 10:30-11:30
FP2: Ven 14:00-15:00
FP3: Sab 11:30-12:30
QUALIFICHE
SKY: Sab 15:00-16:00
(TV8: )
GARA
SKY: Dom 14:00
(TV8: )

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)