F1 | GP Arabia Saudita 2021: anteprima Brembo

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di Redazione P300.it @p300it
30 Novembre 2021 - 14:30

Segue l’anteprima Brembo del GP Arabia Saudita 2021 di F1

La Formula 1 sbarca in Arabia Saudita grazie al Jeddah Corniche Circuit, situato ad una trentina di chilometri dalla storica città di Jeddah. Privo di curve a 90 gradi che hanno sempre contraddistinto i circuiti cittadini, è destinato a conquistare il primato di più lungo e veloce circuito di questa tipologia nella storia del Mondiale. 

Gli organizzatori si attendono una velocità media sul giro superiore ai 250 km/h nonostante la presenza di 27 curve, altro record per la Formula 1 attuale. Secondo i tecnici Brembo il Jeddah Corniche Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico all’Intercity Istanbul Park. ​

Oltre alle pinze in alluminio-litio e ai dischi in carbonio, Brembo fornisce ai team anche le pastiglie, anch’esse in carbonio: ben 5 le varianti per i freni anteriori, 2 per quelli posteriori. Tra loro si distinguono per le specifiche del materiale impiegato, la ventilazione interna e la geometria. 

La lunghezza di ciascuna pastiglia è compresa tra i 160 e i 190 mm e l’area tra i 50 e i 90 cm2 mentre il peso varia dai 150 ai 300 grammi. Il coefficiente d’attrito è 0,5 e la temperatura d’esercizio è la stessa dei dischi, avendo entrambi conducibilità molto elevata, essendo a contatto diretto e composti da materiali simili. ​

Si frena come a Imola​​

Pur essendo caratterizzato da 27 curve, i piloti Formula 1 utilizzano i freni solo in 7 delle curve del Jeddah Corniche Circuit. Addirittura sono presenti cinque curve consecutive, dalla 8 alla 12, in cui l’impianto frenante non viene azionato in quanto non indispensabile per restare all’interno del nastro d’asfalto. 

In un giro intero i piloti di F.1 utilizzano i freni per complessivi 9,6 secondi, un valore simile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che però è più corto di quasi 1,3 km. Dalla partenza alla bandiera a scacchi del GP Arabia Saudita i freni sono in azione per il 14 per cento del tempo. Inoltre tutte le frenate generano decelerazioni comprese tra 2,2 e 4,5 g, non raggiungendo quindi i picchi di altre piste. ​ ​ ​

Uno storico 27​​

Delle 7 frenate del GP Arabia Saudita 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le 3 restanti sono light. 

La più dura per l’impianto frenante è l’ultima curva perché le monoposto vi arrivano dopo aver frenato per l’ultima volta alla curva 22. Alla staccata della curva 27 le auto toccano i 317 km/h prima di utilizzare i freni per 2,6 secondi necessari a scendere a 110 km/h. Nel frattempo percorrono 127 metri mentre i piloti sono soggetti a 4,3 g di decelerazione.

Fonte immagini e testi: Brembo

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