Finisce l’era ad effetto suolo, si saluta il DRS dopo 15 stagioni, tutto sarà diverso tra pochi mesi. Ma c’è un campione da decidere
L’appuntamento è alle ore 14:00 ad Abu Dhabi, teatro dalla sua introduzione di diverse sfide iridate. Se, qualche mese fa, sembrava possibile arrivare fin qui con due piloti ancora in lotta per il titolo, Lando Norris e Oscar Piastri, le dinamiche delle ultime settimane hanno portato i contendenti ad essere tre, con quel Max Verstappen che mai va sottovalutato e che, in un modo o nell’altro, si è inserito in una mischia iridata apparentemente non di sua competenza fino a fine estate.
La gara di oggi rappresenta la fine di un campionato ma anche molto di più. Termina un intero ciclo regolamentare, quello delle monoposto ad effetto suolo: dall’anno prossimo la F1 sarà un’altra cosa, molto più elettrica di prima con tutti i dubbi a riguardo. Si riparte da un foglio bianco tutto da scrivere: come nel 2009, nel 2014, in minor parte nel 2017 e, soprattutto, nel 2022. Da qui a qualche mese potrebbe cambiare tutto per davvero. Rapporti di forza, dinamiche, gare, immagine della F1.
Dopo 15 anni salutiamo il DRS per come l’abbiamo conosciuto. Non ha mai convinto e, anzi, più di qualche gara l’ha anche rovinata. L’ala mobile esisterà ancora, sarà doppia (anche all’anteriore) ma con altri usi e dinamiche. In sé, è un altro lungo ciclo che si chiude.
Si parte con Verstappen in Pole a ribadire la sua forza. Se sarà lui a vincere il titolo, scriverà una di quelle storie difficilmente immaginabili. Lando Norris gli partirà a fianco: è il candidato numero 1 dopo essere stato il numero 2 per mesi. Deve “solo” arrivare a podio: sembra scontato, non sempre lo è. Dietro di loro ci sarà il terzo contendente, Oscar Piastri. Candidato numero 1 fino al rientro dalla pausa estiva e poi appassito fino a qui, dove si ritrova con percentuali bassissime di vittoria finale. È quello che deve sperare in più cataclismi per diventare titolato.
Comunque vada, ricorderemo questa stagione come divisa in due parti: l’allungo McLaren e il recupero di Verstappen. A margine, una Ferrari ancora una volta assente, impalpabile, lontanissima alle dichiarazioni di inizio anno. Più passione, meno aspettative, meno immagine e più sostanza sono ormai una necessità se si vuole tornare a vincere. Un giorno succederà.
Per P300.it il GP di Abu Dhabi 2025 sarà il #274 raccontato su queste pagine. Il primo era stato sempre a Yas Marina, 14 anni fa, in un altro anno da lotta iridata feroce. Vedremo come finirà: buon finale di mondiale a tutti.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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