Segue l’analisi del GP Abu Dhabi 2020 di F1 di Lewis Hamilton. Il pilota inglese del team Mercedes ha chiuso terzo sotto la bandiera a scacchi
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Tra i primi tre, l’inglese riesce ad avere la migliore partenza, ma è abbastanza incisivo per impensierire Bottas e Verstappen. Accodatosi al finlandese, non perde contatto in modo sensibile ma si limita a mantenere il suo stesso ritmo per tutta la gara. La Mercedes richiama ai box entrambi i piloti ed effettua un doppio pit-stop che questa volta va a buon fine e, visto che quasi tutti erano rientrati per sfruttare la Virtual Safety Car, consente ad Hamilton di mantenere il 3° posto.

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Vista l’impossibilità di rimuovere la vettura di Perez in sicurezza, viene mandata in pista la Safety Car e, alla ripartenza, l’alfiere della Mercedes viene brevemente incalzato da Albon, ma si difende senza problemi ricreandosi in breve tempo il margine di vantaggio che aveva prima. Per tutto il resto della gara rimane sempre abbastanza vicino a Bottas senza però mai dare l’impressione di poterlo impensierire. Negli ultimi giri subisce invece la rimonta di Albon che però non riesce a completare l’aggancio prima della bandiera a scacchi. L’inglese, fisicamente non al meglio, riesce comunque a salire sul podio e, per la quarta volta in stagione su 16 Gran Premi disputati, termina la corsa alle spalle del compagno di scuderia.
Immagine di copertina: Twitter – Mercedes
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