F1 | GP di Abu Dhabi 2016, la gara dei primi 10

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Valentino Lui
29 Novembre 2016 - 16:30

Ecco il resoconto della gara dei primi dieci classificati del Gran Premio di Abu Dhabi 2016, che ha visto vincere Lewis Hamilton davanti a Nico Rosberg, laureatosi Campione 2016, e Sebastian Vettel.

1. Lewis Hamilton. Dopo un buono scatto al via il pilota inglese non prende subito molto vantaggio e mantiene compatto il gruppo al suo inseguimento. Rientrato ai box alla 7a tornata, rischia di essere danneggiato dalla sosta contemporanea di Kimi Raikkonen, tuttavia non perde la prima posizione a vantaggio del compagno di scuderia. Dopo la sosta sembra essere in grado di staccare gli avversari, ma dopo il secondo pit-stop rallenta notevolmente per consentire alle Red Bull e a Sebastian Vettel di attaccare Rosberg. Nonostante questo ultimo tentativo disperato, nessuno dei piloti alle sue spalle sopravanza il compagno di squadra e la vittoria della gara non è abbastanza per scalzare Nico Rosberg dalla vetta della classifica mondiale.

2. Nico Rosberg. Partenza molto accorta del pilota tedesco che non prende rischi inutili e mantiene senza problemi la 2a piazza. Opta per una strategia identica a quella del compagno di scuderia, ma non riesce a sfruttare la prima sosta di Hamilton e viene danneggiato allo stesso modo dal pit-stop di Vettel. Rientrato in pista, si ritrova dietro a Verstappen che, dopo una rimonta dal fondo del gruppo, si piazza per una decina di giri in mezzo ai piloti Mercedes. Con una grande azione al 20° passaggio il pilota tedesco passa l’olandese per mettersi in sicurezza rispetto a Hamilton. Nelle ultime tornate si avvicina sempre di più al compagno di scuderia, a causa del rallentamento volontario di quest’ultimo, senza però mai avere l’opportunità di sopravanzarlo. Corre solo un rischio al penultimo giro quando Vettel tenta un timido attacco. La 2a piazza finale permette al pilota tedesco della Mercedes di vincere il suo primo titolo Mondiale.

3. Sebastian Vettel. Dopo uno scatto non eccezionale il pilota tedesco rimane per tutto il primo stint in scia a Ricciardo tentando anche un paio di volte il sorpasso. Le gomme Soft montate dal pilota Ferrari e la guida molto attenta ed equilibrata gli consentono di allungare molto la seconda parte di gara, che arriva a comandare per sette tornate. Rientrato per il secondo pit-stop monta gomme SuperSoft per tentare una rimonta negli ultimi giri. La strategia si rivela azzeccata e, grazie alle coperture fresche, il pilota tedesco inanella giri veloci e risale dal 6° posto fino al 3° con due sorpassi molto decisi sui piloti Red Bull. A fine gara tenta anche un attacco nei confronti di Rosberg, ma non insiste più di tanto. Si accontenta del terzo gradino del podio, per la prima volta dal Gran Premio d’Italia a Monza, quasi tre mesi prima.

4. Max Verstappen. Prima curva disastrosa per il pilota della Red Bull che si tocca con Hulkenberg finendo in testacoda. Alla fine del primo giro si ritrova in 19a posizione ma compiendo un sorpasso dopo l’altro e sfruttando i pit-stop degli altri piloti, in dieci tornate risale fino al 2° posto, rimanendo davanti a Rosberg per una decina di giri. La partenza su coperture SuperSoft gli consente di allungare la prima parte di gara e rientrare ai box solo alla 21a tornata, subito dopo aver subito il sorpasso del pilota tedesco. Rientrato in pista in 8a posizione, riesce senza fatica a risalire fino alla 3a piazza. A tre tornate dalla fine è però costretto a lasciare il terzo gradino del podio a favore di Vettel in grande rimonta grazie alle coperture più fresche e più morbide.

5. Daniel Ricciardo. Scatto difficoltoso per il pilota australiano che perde subito una posizione a favore di Raikkonen. Durante i primi giri tenta di riprendersela senza però avere successo e nonostante le gomme SuperSoft non è in grado di allungare di molto lo stint rispetto ai piloti davanti a lui. Rientrato in pista tra i due piloti Ferrari, tenta di nuovo il sorpasso ai danni del pilota finlandese che si difende senza complimenti. La seconda sosta leggermente anticipata gli permette finalmente di sopravanzare Raikkonen e di mettersi all’inseguimento del compagno di squadra Verstappen. A fine gara, con le gomme ormai consumate, deve lasciare strada a Vettel per andare ad occupare la 5a posizione finale.

6. Kimi Raikkonen. Dopo un ottimo spunto al via, il pilota finlandese rimane a lungo in scia a Rosberg senza tuttavia aver mai la possibilità di attaccarlo. Dopo il primo pit-stop riesce a difendere la posizione nei confronti di Ricciardo ma nel frattempo ne perde una a favore di Verstappen. Al contrario, rientrato dalla seconda sosta, il pilota della Ferrari si ritrova alle spalle dei piloti Red Bull, al 6° posto. Per qualche giro sale anche in 5a posizione, per poi lasciarla al compagno di squadra Vettel per favorire la rimonta di quest’ultimo grazie alle gomme più fresche.

7. Nico Hulkenberg. Primi giri movimentati per il pilota tedesco che dopo il contatto con Verstappen, che non gli causa danni alla vettura, ingaggia un duello con il compagno di scuderia Perez per la 6a posizione riuscendo a spuntarla. La prima sosta lo fa scivolare al 9° posto ma in un paio di giri risale in 7a piazza, perdendone comunque una a favore di Verstappen. Perdendo costantemente dai piloti di fronte a lui guadagna posizioni solo grazie ai pit-stop di questi ultimi. Dopo essere rientrato lui stesso ai box, si ritrova ai margini della zona punti, ma un paio di soste dei piloti di fronte a lui e il sorpasso su Alonso gli consentono di risalire al 7° posto, posizione che occuperà fino alla fine della gara.

8. Sergio Perez. Dopo un duello iniziale con il compagno di scuderia, il pilota messicano si assesta in 7a posizione per la prima parte di gara. Rientrato dopo la prima sosta, anche lui perde un posto ai danni del rimontante Verstappen ma si mantiene sempre in scia ad Hulkenberg passando a sua volta Alonso. Verso la fine della gara perde progressivamente contatto dal compagno di squadra e viene rimontato da Massa e da Alonso. Ciò nonostante gestisce bene gli ultimi tre giri e fa a cogliere l’8a posizione finale.

9. Felipe Massa. Subito dopo il via della gara, il pilota brasiliano si ritrova a duellare con il compagno Bottas. Persa una posizione durante il 3° passaggio, se la riprende al 5° grazie anche ai problemi sulla Williams del compagno di squadra che è costretto al ritiro. Dopo la prima sosta non è in grado di mantenersi vicino alle Force India e subisce la rimonta dei piloti dietro di lui. Il secondo pit-stop al 30° giro gli fa perdere una posizione a favore di Alonso, relegandolo ai margini della zona punti. Tuttavia le gomme usurate del pilota McLaren e la successiva sosta obbligata dello spagnolo stesso, gli permettono di risalire al 9° posto, che difende negli ultimi giri dal ritorno di Alonso con coperture SuperSoft. Il pilota brasiliano termina la sua carriera in Formula 1 tagliando il suo ultimo traguardo in 9a posizione.

10. Fernando Alonso. Dopo una prima parte di gara in cui viene incalzato dalle Williams di Massa e Bottas, un pit-stop leggermente anticipato lo fa finire a centro gruppo. Sfruttando le soste degli altri piloti e le coperture Soft montate sulla sua McLaren, il pilota spagnolo si riporta in zona punti. Allungando lo stint riesce anche a salire in 7a posizione, tuttavia subisce il ritorno dei piloti con gomme più fresche, prima Hulkenberg, poi Perez. Il degrado eccessivo degli pneumatici lo costringe ad una seconda sosta in cui perde il 9° posto a vantaggio di Massa. Ritornato prepotentemente alle spalle del brasiliano, non trova il varco giusto e si deve accontentare dell’ultima posizione in zona punti.

Segue l’infografica relativa agli stint dei vari piloti.

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