Per il russo l’avventura in F1, al momento, è chiusa. Il brasiliano guiderà solo nei test
Il Team Haas, dopo aver rimosso tutti i riferimenti alla Russia sulla livrea della VF-22 e allo sponsor Uralkali, ha deciso di sostituire Nikita Mazepin già dai test in Bahrain. Al suo posto il terzo pilota Pietro Fittipaldi, che ha guidato nei test di fine anno ad Abu Dhabi e salirà quindi a bordo della nuova monoposto tra pochi giorni.
Gene Haas ha parlato di questo e dell’involontaria rivoluzione che il team si è trovato costretto a portare avanti in un’intervista con l’Associated Press, rilasciata poco prima dell’inizio della Pennzoil 400 della NASCAR (vinta da Alex Bowman). Il patron del team americano, dal 2016 in Formula 1, ha iniziato trattando l’evento scatenante, l’invasione russa in Ucraina: “Ci sono state critiche fortissime sull’invasione e sono diventate presto sovrastanti: non potevamo affrontare una situazione simile e non volevano affrontarla i nostri altri sponsor”.
Mentre temporaneamente i loghi della Haas Automation, la compagnia fondata da Gene Haas, compariranno sulle VF-22 per colmare il vuoto lasciato dalla rimozione di Uralkali, Pietro Fittipaldi svolgerà il suo ruolo di pilota di riserva nei testi in Bahrain che si terranno dal 10 al 12 marzo. Non è però detto che il brasiliano sarà al volante della monoposto anche per la prima gara della stagione al fianco di Mick Schumacher.
“Stiamo valutando diversi candidati, chi è disponibile e con cosa avremo da trattare, ma per ora avremo Pietro al volante in quanto pilota di riserva. Ovviamente ci piacerebbe avere qualcuno con un po’ più di esperienza”. Questo anche in riferimento ai nuovi regolamenti e alle nuove monoposto.
Una piccola critica riguarda la “confusione” che l’arrivo di Uralkali ha portato l’anno scorso, quando il team si è vestito con le colorazioni della bandiera russa: “Non so perché la gente abbia detto che era diventato un team russo, Haas Automation è sempre stata presente sulle monoposto in quanto primo sponsor e Uralkali è solo stato il title sponsor nel 2021”.
Nonostante l’uscita forzata di Uralkali, Haas conferma che il team resta in buona salute economica: “Stiamo bene. Ci piacerebbe avere più soldi, ovviamente, ma stiamo bene. Questa storia ci porta solo un valore negativo più importante”.
Immagine: Haas F1 Team
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