Il presidente della FIA, Jean Todt, esclude un ritorno ai vecchi motori V10 e V12, in quanto sarebbe una scelta non condivisa dalla società globale.
“Non sarebbe accettato dalla società” ha dichiarato. “Abbiamo la responsabilità di gestire un’organizzazione che è monitorata dalla società globale. E quest’ultima non accetterebbe questa scelta“.
“Quando vedi l’enfasi messa sui cambiamenti climatici, sull’inquinamento, sento che si debba avere la responsabilità di parteciparvi. È vero che la F1 creerà meno inquinamento di un aereo che fa Parigi – New York, ma dobbiamo comunque essere un esempio, ed essere un esempio vuol dire che non dobbiamo permetterci di creare inquinamento inutile, dai un’immagine sbagliata“.
Per quanto riguarda il futuro dei motori, da un punto di vista tecnologico, secondo Jean Todt il motore all’idrogeno potrebbe essere una direzione da intraprendere.
“Sono convinto che l’idrogeno [il motore a idrogeno – ndR] verrà utilizzato in futuro” ha osservato. “Credo che il motorsport stia cambiando e continuerò a cambiare, ma dobbiamo fare in modo di tenere gli elementi migliori. Questa è una delle nostre responsabilità: il decidere non quello che faremo l’anno prossimo, ma quello che dovrebbe essere la F1 nel 2020 o nel 2030, o come dovrebbe essere il rally, l’endurance“.
“Il cuore dello sport ci sarà sempre, ma bisogna prendere in considerazione pure l’evoluzione della società“.
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