F1 | F175 Live, evento autoreferenziale e dedicato (solo) alla new audience: tanto show, pochi contenuti

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 19 Febbraio 2025 - 21:29
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | F175 Live, evento autoreferenziale e dedicato (solo) alla new audience: tanto show, pochi contenuti
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La grande festa di Londra strizza l’occhio alla nuova generazione di pubblico che Liberty Media ha saputo crescere dal suo arrivo

La prolungata sensazione che Liberty Media si voglia disfare il più in fretta possibile del pubblico purista e di lungo corso della F1 è stata pienamente soddisfatta seguendo F175 Live, l’evento per celebrare i 75 anni del Circus andato in scena ieri sera a Londra.

Doveva essere una presentazione della stagione 2025 ma di presentazione, in realtà, c’è stato ben poco. L’evento è sembrato più una grande festa collegiale di inizio anno per team, piloti ed ex (tra cui alcune leggende), F1 in quanto sport (o asset?) e sponsor vari, più che una vera cerimonia di apertura del mondiale.

L’evento, nella sua organizzazione e nei suoi contenuti, rispecchia al 100% l’attuale politica comunicativa del Circus, rivolta soprattutto al pubblico che Liberty stessa ha saputo creare e plasmare dal 2018. Un pubblico giovane, social, in parte catturato tramite Drive to Survive e interessato alle dinamiche extra pista quanto (e a volte più) di quelle in pista.

La conseguenza è stata che di contenuti reali, nelle due ore di Live, se ne sono visti davvero pochi per chi segue la F1 con una certa costanza da un po’ di tempo. E stupisce (o forse no?) il fatto che non si siano sottolineati i pochissimi minuti di presenza di piloti e team principal sul palco rispetto al totale dell’evento, con pochissime parole o addirittura nessuna come nel caso del duo Red Bull; con un campione del mondo in carica, Max Verstappen, che ha agitato la manina e nulla più tra i fischi ripetuti, sin dalla prima volta in cui è stato menzionato, della O2 Arena. Fischi sui quali pochissimi si sono soffermati per sottolinearne la non necessità. Ma, anche qui, è presto detto: pubblico che crei, pubblico che trovi. Nessuna parola anche da Liam Lawson, nuovo arrivo di Sergio Pérez su un sedile che scotta. Una domandina almeno sarebbe stata gradita.

Vero è, a parzialissima discolpa di F1, che lo svolgimento dei sette minuti a disposizione di ciascun team era a discrezione delle stesse squadre. Ma non si poteva immaginare che, di questi, almeno quattro e mezzo / cinque sarebbero stati dedicati a musica, balletti, paillettes e video introduttivi (nella maggior parte dei casi) tanto da lasciare davvero pochissimo spazio alle parole dei protagonisti. E, nonostante la libertà lasciata alle squadre, la F1 si sarebbe dovuta accertare che tutti i piloti dicessero qualcosa, distribuendo meglio il tempo oppure evitando minuti di british humor buono solo per il pubblico di casa. Purtroppo è andata così: abbiamo visto più Gordon Ramsay che alcuni piloti.

La pochezza di contenuti si è unita ad un dettaglio già conosciuto, ovvero le sole livree del 2025 poste su monoposto precedenti. Qui, però, non si può dire nulla: era tutto assolutamente obbligato dalle contingenze del periodo, con le squadre in fase di trasporto delle nuove vetture in Bahrain per i test di settimana prossima. Almeno, le livree, le abbiamo viste tutte, per quanto rappresentino un dettaglio – in tutti i sensi – di colore e nulla più.

F175 Live, o come si chiamerà in futuro – difficile, visto il seguito, che non venga ripetuto l’esperimento – è un evento adatto alla generazione a cui punta la F1 oggi. Serve più ad autocelebrarsi che a celebrare e non aggiunge nulla per chi è interessato puramente alle questioni pistaiole. Semmai, toglie qualcosa: il calendario delle presentazioni di questo febbraio è stato, fino ad ora, quasi vuoto.

Tra chi è sceso in pista in sordina, chi ha approfittato dell’evento per mostrare solo i colori, chi deve ancora presentare e lo farà direttamente in pista in Bahrain, parlando dal punto di vista di chi, di F1, vorrebbe scrivere senza trattare argomenti extra, la carenza di contenuti si è fatta sentire parecchio rispetto al 2024. Con tutti gli asterischi da porre alla tradizione degli ultimi anni, nonostante render equivocabili c’era del materiale da riportare. Almeno quello.

Per chi adotta una linea incentrata sulla pista, insomma, questo rappresenta un problema non di poco conto, anche se sembra interessare poco. È per questo che l’evento di F175 Live, se preso singolarmente può rappresentare un qualcosa di comprensibile per l’attuale mondo della F1, godibile per chi deve solo guardare e segue questo sport da poco tempo, risulta scarno nei contenuti, al di là di luci ed effetti speciali suggestivi, per chi la F1 la mastica da parecchio. Può essere migliorato? Sicuramente, bilanciando i tempi tra show è protagonisti. Ma va capito se c’è l’intenzione di farlo.

Ad oggi, rappresenza la solita operazione di Liberty per il “suo” pubblico, con tanta immagine e poca sostanza. Ma, come detto all’inizio, sappiamo che il parere di chi è qui da tanto, ormai, non conta più nulla.

Immagine di copertina: Media F1

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