F1 | [Esclusiva] Gian Carlo Minardi: “Silverstone 1989 un grande ricordo”

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
12 Luglio 2019 - 21:35
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Silverstone ha scritto le pagine più memorabili della Formula 1 del passato e continua a farlo anche nei giorni nostri. L’edizione di 30 anni fa, nel 1989, oltre al successo di Alain Prost e all’errore di Ayrton Senna cambiò le sorti di un team a cui tutti noi vogliamo bene, la Minardi.

Con il 5° e il 6° posto ottenuti da Pierluigi Martini e Luiz Perez Sala, la squadra faentina evitò lo spauracchio delle “drammatiche” pre-qualifiche costruendo proprio da quella gara una delle stagioni più belle della sua storia

Ed è proprio Gian Carlo Minardi a raccontarci in esclusiva quel weekend.

Minardi, ricorda l’emozione di quella gara?

“Assolutamente, fu una gara decisiva per noi. I tre punti che conquistammo permisero al team di non partecipare nella seconda parte della stagione alle pre-qualifiche. Fu un vero sollievo raccogliere quel risultato”.

Cosa significava prendere parte alla “lotteria delle prequalifiche ?

“Significava perdere tanto a livello economico, perchè avremmo perso i bonus dei diritti televisivi oltre che quelli per il trasporto. Chiaramente anche il risvolto sportivo ne era toccato, ci tengo a dire che la Minardi nella sua storia non ha mai saputo cosa significasse partecipare alle pre-qualifiche”.

Come andò quella gara, e soprattutto la sosta ai box anticipata da Martini ?

“Martini fece una gara stupenda, entrò ai box con la temperatura alle stelle. Presi dalla disperazione lo rimandammo in pista senza intervenire sulla vettura. Probabilmente fu una bolla d’aria la causa”.

Cosa ricorda di quella vettura e della stagione 1989?

“La macchina debuttò in Messico, fu un grande passo avanti per noi grazie al lavoro della squadra e degli ingegneri. Facemmo una seconda parte di stagione stupenda, dove eravamo spesso tra i migliori. Oltre a Silverstone, ricordo Estoril, Jerez e Adelaide con piacere. Avevamo un grande potenziale in qualifica, grazie anche allo sviluppo che facemmo con Pirelli delle coperture durante la stagione e questo ci rese molto competitivi. Sicuramente la stagione 1989 fu la prima di 3/4 stagioni in cui la Minardi era davvero veloce; mi vengono in mente il 1991 e il 1993”.

Adelaide 1989 fu un grande rimpianto vero?

“Martini era veloce, in qualifica ottenemmo il terzo crono e nel warm-up il miglior tempo con l’asfalto asciutto. Poi un classico diluvio che spesso accade da quelle parti cambiò tutto, ma nonostante questo Martini arrivò sesto, primo pilota con le Pirelli che sul bagnato non erano al top. Forse con la gara asciutta sarebbe andata diversamente ma con il senno di poi è semplice parlare”.

Concorda nel dire che Silverstone 1989 fu una gara di svolta nella storia della Minardi?

“Assolutamente si”.

 

Immagine: Minardi.it

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