Si torna ancora una volta a parlare di qualifiche, che ormai sembrano essere diventate il principale argomento di discussione tra chi governa questo sport. In Bahrain il format sarà identico a quello adottato in Australia, in quanto tra le squadre è venuta a mancare l’unanimità necessaria ad apportare dei cambiamenti regolamentari a stagione in corso. Una nuova riunione tra Ecclestone, Todt e i team manager è tuttavia in programma per domani prima del Gran Premio.
Chi nel frattempo ha fatto sentire la propria voce è stato proprio Ecclestone, che parlando a motorsport.com ha chiarito quali sono le sue idee a proposito del modo in cui dovrebbe essere formata la griglia di partenza.
“Ho un paio di idee: la prima è quella del sorteggio, che non è molto complicata da capire ma che non piace ai team. La seconda consiste nel non toccare il format di qualifica attuale infliggendo però delle penalizzazioni in tempo sulla base della classifica del campionato o dell’ordine d’arrivo della gara precedente. Così facendo magari chi ottiene la pole si vedrà aggiunti due o tre secondi di penalità e in gara partirà dall’ottava o decima posizione“.
Per supportare la teoria del “time ballast”, Ecclestone cita il recupero fatto da Hamilton in Australia, quando il pilota inglese è riuscito a raggiungere il podio dopo una pessima partenza. “Alla fine del primo giro [Hamilton] era sesto, ma nel corso della gara è riuscito a rimontare: questo è ciò che succederebbe ad ogni gara“.
Dopo aver bocciato in tronco lo spettacolo offerto dalle qualifiche a Melbourne, lo stesso Ecclestone si dimostra meno drastico in relazione a ciò che si potrebbe vedere in Bahrain, sperando che possa offrire qualche emozione. “Sapete perché è stato inventato questo format? L’idea si fondava sulla speranza che uno o due dei top driver venisse escluso in Q1 o in Q2, e se domani [oggi] dovesse piovere magari una cosa del genere potrebbe accadere. A me non piaceva, però finché questi cambiamenti non vengono messi in pratica sono dei prototipi, quindi a priori non si può mai sapere. Aspettiamo e vediamo“.
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