A neanche un quarto di mondiale completato la classifica costruttori della F1 è piuttosto chiara
Dopo cinque appuntamenti del mondiale 2023 la F1 si trova di fronte ad una classifica costruttori che parla chiaro soprattutto nella parte alta.
La situazione rispetto alla passata stagione è diversa, non tanto nei nomi in cima quanto nella spartizione dei punti. Per fare un confronto ecco le classifiche dopo cinque gare tra 2022 e 2023
2022
Ferrari 157
Red Bull 151
Mercedes 95
McLaren 46
Alfa Romeo 31
Alpine 26
AlphaTauri 16
Haas 15
Aston Martin 6
Williams 3
2023
Red Bull 224
Aston Martin 102
Mercedes 96
Ferrari 78
McLaren 14
Alpine 14
Haas 8
Alfa Romeo 6
AlphaTauri 2
Williams 1
Il più grande evento tra un anno con l’altro è sicuramente il balzo di Aston Martin. La quale conta 96 punti in più rispetto al 2022 passando da 6 a 102 e dalla penultima alla seconda posizione alle spalle di Red Bull.
Il team austriaco ha avuto una marcia in più rispetto all’inizio tentennante della scorsa stagione e lo si vede dal punteggio. Nessun ritiro e 224 punti in classifica contro i 151 dell’anno scorso. Alle sue spalle ecco un blocco di tre team formato appunto da Aston Martin, Mercedes e Ferrari.
Di Aston abbiamo già parlato, mentre Ferrari è ovviamente il top team più in difficoltà con un tonfo praticamente del 50% in termini di punti, 78 contro 157. Mercedes è la più lineare rispetto all’anno scorso, con uno scarto di un solo punto.
Questo blocco di tre team è quello destinato a giocarsi la seconda posizione con una Red Bull che, a meno di incredibili sorprese, difficilmente lascerà la testa da qui in avanti. Dal punto di vista prestazionale Aston Martin dispone della monoposto più competitiva ma della coppia piloti meno bilanciata, con una netta differenza tra Fernando Alonso e Lance Stroll. Dei tre team Ferrari conta un ritiro in più, due contro 1 di Mercedes e Aston, e questo porta ad immaginare un gruppo possibilmente più compatto.
Quello che emerge rispetto al 2022 è un netto stacco tra i primi quattro team ed il resto della griglia. McLaren, quarta a 14 punti insieme ad Alpine, si trova già a 64 punti da Ferrari. Sei team sono sotto i 15 punti mentre, nel 2022, ce n’erano solo due. C’è quindi uno scollamento totale tra primo e secondo gruppo con una distribuzione dei punti che favorisce nettamente i quattro top team.
A Miami, i recuperi di Verstappen dalla nona alla prima posizione e di Hamilton dalla 13a alla sesta sono la dimostrazione del divario che c’è, con le dovute differenze tra Red Bull e Mercedes, tra le squadre top e le altre.
Un divario destinato, in condizioni normali, ad aumentare ponendo dubbi sulla riuscita del regolamento ad effetto suolo. Con le monoposto del 2022 si doveva vedere un livellamento delle prestazioni visto fino ad un certo punto. Nel 2023 la situazione è peggiorata e, a grandi linee, il campionato potrebbe proseguire con un top team solitario, tre team in lotta per seconda, terza e quarta posizione e poi il resto della griglia per le posizioni dalla quinta in poi.
Piloti e team sostengono che, con le modifiche ai regolamenti per il 2023, sia più difficile trovare il sorpasso rispetto alla scorsa stagione. Oltre a questo, però, potrebbero aver inciso le soluzioni portate sulle nuove monoposto e un anno di conoscenza in più dei regolamenti tecnici.
Di sicuro la situazione ad oggi non è quella voluta quando si è pensato a questo nuovo ciclo tecnico. Per questo, se i livelli di competitività dovessero rimanere gli stessi, è plausibile che in futuro si cercherà di aggiustare nuovamente il tiro per non rischiare un mondiale già deciso ad un certo punto della stagione.
Immagine: Media Red Bull
Leggi anche
Il calendario completo del mondiale 2024
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
#6 | GP MIAMI 