Domenicali ha parlato a Portimao, dove si stava correndo la MotoGP
Intervistato da SKY durante la gara della MotoGP del Portogallo vinta da Pecco Bagnaia, al termine della quale ha anche sventolato la bandiera a scacchi, il CEO della F1 Stefano Domenicali ha parlato anche del nuovo format adottato nella classe regina del Motomondiale che, da quest’anno, prevede l’introduzione delle Sprint in tutti gli appuntamenti (contro i 6 della Formula 1).
La frase che più di tutte ha colpito da parte di Domenicali è stata quella relativa alla progressiva riduzione delle prove libere, della quale lo stesso CEO si assume parte del merito:
“Io sono un fautore della riduzione al minimo delle prove libere, che interessano gli ingegneri ma non il pubblico”.
In F1 le prove libere sono in costante riduzione. Dal 2021 le Libere 1 e 2 sono state ridotte da un’ora e mezza ad una, con le FP3 sempre da 60 minuti. In occasione delle Sprint, le FP3 non si disputano direttamente, con le FP2 che si corrono con gli assetti già bloccati.
La linea introdotta dalla F1 pare essere in adozione sempre più crescente. Lo stesso Domenicali aveva aggiunto in passato, come conseguenza “voluta” alla riduzione delle libere, l’imprevedibilità creata dalla mancanza di tempo per preparare gli assetti delle monoposto, in modo da creare più spettacolo nel corso dei weekend. Una linea in controtendenza decisa, ad esempio, con il periodo d’oro della Ferrari, fatto di tanti test e lavoro per tornare a vincere, di cui lo stesso CEO ha fatto parte.
Immagine: ANSA
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