F1 | Domenicali: “Lifestyle, intrattenimento puro, musica, costume, forme di spettacolo. La F1 elemento di congiunzione tra temi diversi per coinvolgere i giovani”

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 17 Maggio 2025 - 14:33
Tempo di lettura: 4 minuti
F1 | Domenicali: “Lifestyle, intrattenimento puro, musica, costume, forme di spettacolo. La F1 elemento di congiunzione tra temi diversi per coinvolgere i giovani”
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Il CEO della F1 ha parlato a Sky Italia durante le FP3 di Imola, confermando la linea di Liberty Media nella gestione del Circus

Strategia commerciale, l’impatto dell’arrivo di Antonelli, i record di ogni weekend, la F1 come piattaforma di stili di vita e una Ferrari che deve essere lasciata tranquilla. Questi i temi delle dichiarazioni rilasciate dal CEO della F1, Stefano Domenicali, a Sky Italia durante le FP3 del GP dell’Emilia-Romagna 2025.

Approfittando della sua gara di casa, Domenicali si è intrattenuto per toccare diversi temi attuali del mondo della F1. Il primo è quello del “fenomeno” Antonelli: l’arrivo dell’italiano è importante per il nostro sport ma anche, insieme agli altri giovani, per la strategia commerciale della F1: “Sono molto contento perché Kimi rappresenta per noi italiani un punto di riferimento che sarà sicuramente importante per il futuro. Questo fa parte di una strategia che ha portato cinque piloti dalla Formula 2 alla Formula 1, rappresenta una linfa nuova per guardare al futuro in maniera coerente rispetto a quello che vogliamo fare anche a livello commerciale, per attrarre tifosi nuovi che vengono appunto portati nel nostro mondo grazie alla faccia e alla personalità di giovani. Questo è il futuro di ogni attività e di ogni sport e quindi ne siamo veramente contenti.”

Sempre parlando di casa, non poteva mancare un parere sulla sitazione difficile della Ferrari: “Se c’è uno che può parlare su questo tema è il sottoscritto. Credo che in questo momento, al di là delle parole, serve un’unica cosa, lasciare lavorare Fred (Vasseur, ndr) in maniera serena, concentrata, con i piloti. Le schermaglie le vedo sempre in maniera costruttiva per cercare di migliorarsi nei propri ruoli, però Fred deve avere la garanzia di lavorare e rimanere focalizzato sul suo progetto perché è troppo importante non perdere il fil rouge perché quest’anno, se non si lavora bene, avrà un prezzo che non si può pagare anche per l’anno del 2026”.

Dopo aver confermato la sua idea che il campionato sarà combattuto fino alla fine (“Nel complessivo, se guardiamo i gap in qualifica, non sono mai stati così piccoli, così stretti. Parliamo di millisecondi, di venti macchine in un secondo”), Domenicali si è soffermato su come la F1 è cambiata in questi anni e di quello che è stato fatto per portarla ad un nuovo livello sotto la gestione Liberty Media.

Il CEO della F1 non ha nascosto, ancora una volta, la direzione presa a livello commerciale e globale da parte della ownership americana: “Il cambio di passo che abbiamo fatto è stato quello di cercare di coinvolgere con linguaggi e narrazioni diversi i giovani, aprire il nostro mondo in una maniera diversa, non parlare solo di sport, che è fondamentale, ma proporci come un elemento di congiunzione tra quelli che sono i temi di lifestyle, quelli che sono i temi di intrattenimento puro, musica, costume, forme di spettacolo, e far vivere con entusiasmo e passione la piattaforma che offriamo, sia per quelli che vengono a viverla dal vivo, sia per quelli che invece sono collegati con tutte le forme di collegamento. Noi continuiamo ad evolverci, continuiamo a presentare nuove proposte, nelle prossime settimane presenteremo altre collaborazioni importanti che vanno in questa direzione”

Infine, Domenicali invoca la calma riguardo le preoccupazioni per le regole 2026 e le voci che volevano subito un ritorno dei V8: “La F1 non deve essere spaventata da quello che cambia. Nel 2021, quando ci fu il cambiamento che stiamo vivendo oggi, c’erano determinate persone con ruoli importanti all’interno delle squadre, senza fare nomi e cognomi, che dicevano che le macchine sarebbero state più lenti di 5-6 secondi e poi evidentemente non è stato così. Io credo che sia oggi giusto rimanere focalizzati sulla scelta che è stata fatta per il prossimo anno, dopodichè già partire adesso per pensare quale sarà il prossimo step. Io credo che la continuità che daremo, anche attraverso eventualmente il V8, come io veramente spero, è data dal fatto che manteniamo le benzine sostenibili al centro del progetto tecnologico di innovazione che noi vogliamo portare avanti”.

Immagine di copertina: Media Ansa

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