Il CEO e presidente della F1 ha analizzato il percorso intrapreso verso la nuova era dello sport
Dopo la recente intervista concessa ai microfoni di Sky Sports F1, Stefano Domenicali è tornato a parlare del futuro della F1 senza tralasciare nessun tipo di dettaglio. In un ampio spazio sul sito Formula1.com, l’ex amministratore delegato di Ferrari si è detto entusiasta della linea tracciata per definire il domani della categoria.
La novità annunciata nei giorni scorsi riguarda il calendario 2022 con l’incredibile record di 23 gare in una singola stagione. Oltre a ringraziare promoters e squadre, Domenicali ha dato il benvenuto ai GP di Miami, del Qatar (presente nel 2021, assente nel 2022 e rientrante nel 2023, ndr) e dell’Arabia Saudita; inoltre, ha anticipato che ci saranno novità per il futuro successivo al 2022, non rivelando però il tema.
“La notizia incredibile è che siamo a metà ottobre con 6 gare al termine e con un campionato intenso e aperto, che sta raccogliendo l’attenzione di tutti i nostri fan intorno al mondo. Stiamo prendendo la direzione giusta col raggiungimento del record di 22 Gran Premi, in quello che è stato un anno difficile a causa del Covid-19. Dobbiamo essere flessibili e proattivi, ma siamo stati ricompensati con un calendario dal giusto ritmo date le circostanze. […] Per il 2022 abbiamo lanciato il calendario da 23 gare. Grazie a squadre e promoters, siamo riusciti ad aggiustare il calendario al fine di iniziare a metà marzo e di finire il 20 novembre. […] Vedremo l’ingresso di una nuova esperienza in Miami, che arriva dopo l’aggiunta di quest’anno di due nuove nazioni come Qatar e Arabia Saudita.”
“Per quanto riguarda il futuro dopo il 2022, ci saranno alcune novità che usciranno a breve, che non voglio rovinare anticipandole ora. Stiamo andando nella giusta direzione, siamo arrivati a un punto in cui possiamo scegliere dove la F1 andrà in futuro. Abbiamo avuto molte richieste per ospitare un GP, questo dimostra che la nostra piattaforma è attraente, molti governi la vedono come un’opportunità per sviluppare il proprio business, l’economia locale e la consapevolezza della comunità.”
Analizzando la direzione presa dalla F1, Domenicali ha messo in evidenza l’impegno di case e scuderie sul piano degli investimenti, soffermandosi su Aston Martin, Red Bull e Williams.
“Viviamo tempi difficili ma la F1 è nella fortunata posizione di attrare investimenti su tutta la linea. Aston Martin è un marchio incredibile, una OEM (Original Equipment Manufacturer, ndr) con il giusto DNA per lo sport. Che un’azienda di quella portata stia investendo un gran quantitativo di denaro in F1 significa che Lawrence Stroll crede nel nostro progetto, crede che la F1 rappresenti uno dei pilastri più importanti su cui loro baseranno la loro strategia. Stroll si è posto l’obiettivo di lottare per il mondiale in cinque anni. È ambizioso, ma penso che è un obiettivo realistico visto il livello di investimento in atto.”
“Abbiamo visto Red Bull impegnarsi subito nella realizzazione del loro motore attraverso un grande investimento nel Regno Unito. Questo è un altro segno di un vero impegno a lungo termine nel campionato. […] Williams sta andando avanti con Dorilton, la nuova proprietà, che sta mettendo insieme i pezzi per rafforzare il futuro della squadra. Abbiamo sentito che ci sono molte parti interessante nel comprare squadre, il che significa che il nostro business è in salute e che le scelte fatte, come l’introduzione di carburanti sostenibili e la revisione delle power unit, rappresentano l’approccio tecnico e strategico giusto per la F1.”
Infine, Domenicali ha parlato della Sprint Qualifying, ribadendo ancora una volta la bontà del progetto e i feedbacks positivi ricevuti, soprattutto in merito ai cambiamenti delle dinamiche del weekend.
“Siamo soddisfatti di quanto appreso con le prime due F1 Sprints. Ciò che è chiaro è che cambia la dinamica del fine settimana, ma vogliamo aspettare fino all’ultimo test in Brasile per poi preparare il pacchetto giusto per il futuro. I promoters sono felici perché c’è azione per tutto il weekend, abbiamo ricevuto richieste di ospitare la Sprint Qualifying da molti organizzatori. Da un punto di vista sportivo, abbiamo notato che meno tempo c’è per provare e più imprevedibile diventa l’azione in pista in qualifica e in gara.”
“Ci sono alcune cose da sistemare, ma ci stiamo lavorando. È sempre molto facile essere negativi e riluttanti al cambiamento, ma stiamo spingendo verso questa direzione perché vediamo l’entusiasmo della generazione più giovane, oltre al crescendo di interesse da tutto il mondo.”
Immagine di copertina: formula1.com
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