F1 | Domenicali a tutto tondo: “Margini di crescita importanti. Difficile tenere due gare in Italia, sfida Hamilton-Ferrari straordinaria”

Autore: Alessandro Secchi
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Pubblicato il 14 Aprile 2025 - 17:30
Tempo di lettura: 5 minuti
F1 | Domenicali a tutto tondo: “Margini di crescita importanti. Difficile tenere due gare in Italia, sfida Hamilton-Ferrari straordinaria”
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Lunga intervista del CEO della F1 a Rai GR Parlamento, con molti argomenti toccati

In una lunga chiacchierata in diretta a Radio GR Parlamento, il CEO della F1 Stefano Domenicali ha parlato dello stato attuale del Circus, delle prospettive future e delle attuali con il campionato appena iniziato. Ecco i punti più importanti della sua intervista.

Sul mondiale appena iniziato

“Noi siamo molto contenti di una stagione che ogni domenica dimostra che ci sono sempre delle novità. Una stagione che vede piloti diversi che vincono, dei distacchi che sono clamorosamente piccoli. Ricordo ai nostri ascoltatori che sabato in un secondo e due decimi c’erano tutte le macchine. Una gara ieri piena di sorpassi, di colpi di scena, dove abbiamo visto davvero tutti i piloti lottare. È stato veramente un bellissimo weekend: devo dire, qui in Bahrain le cose sono organizzate alla perfezione, quindi continuiamo questo percorso dove ogni domenica, ripeto, succede qualcosa di nuovo”. 

I margini di crescita

La F1 continua a crescere e i margini di crescita sono importanti secondo Domenicali, soprattutto in quei paesi ancora non esplorati.

“Io credo che il nostro stato ci permetta oggi di pensare che quello che stiamo vedendo oggi può crescere ancora tanto. Ne sono convinto perché vedo gli elementi per cui questo possa avvenire. Abbiamo mercati che sono per noi già importanti ma, rispetto a quelli che sono altri sport, siamo ancora piccoli. Vedo gli Stati Uniti, l’America, la Cina, continenti nuovi come l’Africa.

Se pensiamo solamente al Middle East o al Medio Oriente, dove nel 2004 ci fu il primo Gran Premio, gli spazi per crescere ci sono; soprattutto per attirare nuovi tifosi che non sono oggi direttamente appassionati al mondo delle nostre corse ma a quello che riusciamo a portare. La Formula 1 oggi è divertimento, coinvolgimento, intrattenimento e soprattutto sotto questo profilo vedo che c’è tanto spazio e margine di crescita. E soprattutto la cosa bella è che noi vogliamo rendere protagonisti tutte le persone che alla fine fanno parte del nostro mondo. Dai piloti, ai direttori sportivi, ai tifosi spessi. Quindi elementi per crescere ce ne sono tanti e su questo dobbiamo continuare a volare. Non ci fermeremo di sicuro, perché la Formula 1 è fatta di sfide”.

Avrà successo Hamilton in Ferrari?

È una delle storie dell’anno. Anche se non è iniziata benissimo, quella tra Lewis Hamilton e la Ferrari è un’avventura che richiama sicuramente l’attenzione generale. Avrà però successo?

“Sono convinto che questa è una sfida sportiva straordinaria con un campione del mondo come Lewis Hamilton che, nella sua ultima fase della carriera sportiva straordinaria, vuole cercare di raggiungere quello che non ha mai raggiunto nessuno; gettandosi in una sfida così difficile, nuova per lui in un contesto diverso. Io credo che possa succedere, che possa avvenire ma quello che abbiamo visto nelle prime gare del campionato dimostra una cosa. Hamilton lavora su dei valori e dei limiti che sono veramente piccoli, marginali e quindi vincere da subito non è assolutamente banale. Io credo che la sua tenacia e la sua forza sia quella di dover credere e crescere insieme alla squadra”.

Il futuro della F1 in Italia

L’argomento spinoso è quello della presenza di Imola in calendario. Con Monza confermata fino al 2031, la gara del Santerno rischia di uscire dal calendario.

“Due GP nello stesso paese diventeranno sempre più difficili (Gli Stati Uniti però ne hanno tre, ndr), proprio perché, come ho detto prima, il mondo sta crescendo, l’interesse sulla Formula 1 sta crescendo, quindi questa è una situazione che dovremmo affrontare nei prossimi mesi. Non dimentico che Imola ha risposto nel momento di grandi difficoltà, ovvero quello del Covid, perché quando c’è stato bisogno di trovare dei posti nuovi perché c’erano problemi, ha risposto immediatamente con grandissimo entusiasmo e soprattutto con la capacità di una città intera a rispondere a questa domanda.

Nei prossimi mesi affronteremo questa scelta, dal punto di vista umano non sarà facile, però io devo esercitare un volo internazionale che mi pone di fronte, come dicevamo prima, a tantissime richieste in giro per il mondo, in paesi emergenti, che possono permettere alla Formula 1 di crescere”.

Il film con Brad Pitt

La produzione del film sulla F1 è vista come uno strumento di marketing mondiale per far crescere ancora di più il Circus a livello di popolarità e richiamare nuovo pubblico.

“Questo è un progetto nato all’inizio del 2022, quando Jerry Bruckheimer e Joe Kosinski, che sono i più grandi produttori di Hollywood, sono venuti a Londra a trovarmi, proponendomi un progetto così nuovo, e lo stesso giorno mi hanno portato a vedere la premiere di Top Gun Maverick per farmi vedere qual era l’approccio che loro volevano trasferire nel mondo della Formula 1. 

Ho detto di sì per quale motivo? Per il motivo che è la nuova forma per mantenere in contatto e far crescere la Formula 1 in contesti dove noi non siamo conosciuti. A metà giugno lancieremo questo film con una premiera mondiale che avrà un’attenzione straordinaria, ma la bellezza di questo progetto è che lo abbiamo fatto salvaguardando sempre, negli ultimi due anni che abbiamo registrato questo film, la verità senza intaccare lo sport dal vivo, che è sacro, ma avendo un taglio di ripresa, un taglio produttivo all’interno del nostro mondo”.

Immagine di copertina: Media Ansa

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