F1 | Domani Vettel il primo a provare “Shield”, il cupolino di sicurezza

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
13 Luglio 2017 - 21:30

Sarà Sebastian Vettel a portare in pista domani per la prima volta Shield, il cupolino studiato in alternativa ad Halo come misura di sicurezza per la testa dei piloti. 

Quelle del tedesco saranno quindi le prime indicazioni su questo nuovo sistema, soprattutto in comparazione con Halo in termini di pregi e difetti. Proprio Halo, testato a turno durante la stagione scorsa da tutti i piloti, si era scontrato con forti critiche relative alla sua effettiva utilità in situazioni di pericolo. Principalmente, infatti, il casco del pilota è riparato da oggetti di grosse dimensioni ma non da quelli di piccole. Inoltre, dal punto di vista della visibilità, il perno centrale ancorato al telaio può rappresentare un fastidio per alcuni piloti, senza dimenticare che la sua conformazione può creare difficoltà in caso di necessità di uscire rapitamente dalla vettura dopo un incidente.

Per quanto riguarda Shield, dal punto di vista estetico si tratta di qualcosa di completamente diverso: sicuramente più armonioso con quelle che sono le linee di una monoposto, questo cupolino appare anche meno invasivo per il pilota che deve salire o scendere dalla monoposto. Parlando del puro fattore sicurezza, anche gli oggetti di piccole dimensioni non avrebbero modo di colpire frontalmente il casco del pilota.

I dubbi su questo sistema riguardano, invece, due aree in particolare. La prima è quella delle temperature in abitacolo. Il pilota, in velocità, non riceverebbe evidentemente la stessa quantità d’aria, e questo potrebbe rappresentare un grande problema soprattutto sui tracciati più caldi ed impegnativi. Ovviamente, in caso di approvazione del sistema, immaginiamo che i team si organizzerebbero per studiare metodi alternativi per favorire l’aerazione dell’abitacolo, come canali d’aria fresca dall’esterno e quant’altro. Inoltre, parte dell’aria deviata dal cupolino potrebbe oltrepassare la presa d’aria del motore penalizzando il raffreddamento di alcune componenti della Power Unit.

Il secondo dubbio riguarda la visibilità in caso di pioggia o schizzi d’olio che potrebbero sporcare il cupolino durante la gara. Se le gocce di pioggia, in velocità, non rappresenterebbero un grosso problema in quanto scivolerebbero agilmente anche grazie alla conformazione stessa del cupolino, nel secondo caso si porrebbe un problema più reale. Come punto di riferimento per questa casistica abbiamo il WEC: i parabrezza delle vetture sono protetti da diversi tear-off, delle grandi pellicole che ne coprono tutta l’area e che vengono rimosse durante i pit stop per riportare al top la visibilità al pilota. 

Quello di domani, quindi, sarà un primo importante test per capire se Shield può rappresentare un punto di partenza per la futura protezione dei piloti, che incontrerebbe al tempo stesso le critiche dei puristi e il favore di chi pone la sicurezza prima di tutto.

Non resta che attendere le prime parole di Vettel.

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