Al termine della stagione 2020 si esaurirà l’attuale regolamento motoristico che, a partire dal 2014, ha visto l’introduzione delle power unit con motore V6 turbo e due motogeneratori per il recupero dell’energia: uno, erede del KERS, utilizza l’energia dissipata in fase di frenata, mentre l’altro (ERS-H) fa uso del calore dei gas di scarico in uscita dal turbo.
La formula oggi in vigore ha consentito la produzione di unità motrici molto potenti ed estremamente all’avanguardia, ma si è trascinata dietro una lunga serie di critiche legate sia alla sostenibilità economica che alla competizione in pista: il vantaggio che ha Mercedes nei confronti di tutti gli altri è evidente, così come sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà di Renault e Honda.
Nonostante negli anni scorsi si fosse fatta strada l’idea di estendere i regolamenti attuali per qualche altro anno (ad agosto 2016 Franz Tost della Toro Rosso aveva chiesto stabilità fino al 2025), negli ultimi mesi è diventato sempre più chiaro che dal 2021 in poi ci sarà una nuova formula, più semplice ed economica di quella attuale. In particolare l’MGU-H, che in questi anni è stato il dispositivo più complicato da mettere a punto, sembra essere destinato ad essere eliminato.
Un paio di settimane fa si era svolto un meeting per intavolare delle discussioni su quello che dovrebbe essere il regolamento motoristico dei prossimi anni: oltre ai quattro costruttori attualmente presenti in Formula 1, all’incontro erano presenti anche i rappresentanti di un buon numero di Costruttori potenzialmente interessati ad entrare (o a rientrare) nel Mondiale; tra questi, stando a quanto riportato da Toto Wolff a Speed Week, c’erano Porsche, Lamborghini, Ilmor, Cosworth e AVL.
Al momento l’impegno maggiore in tal senso proviene proprio dalla Cosworth: Hal Reisiger, CEO della Casa inglese, ha mostrato un certo ottimismo in merito alla direzione che sta intraprendendo la Formula 1 e ha confermato di essere pronto a stanziare dei fondi per avviare un progetto che li porterà a tornare in Formula 1 dopo 8 anni di assenza.
“Abbiamo ricevuto un buon sostegno dalle squadre e con alcune di loro abbiamo iniziato a discutere, raggiungendo anche un primo accordo verbale: questo ci permetterà di essere dei partner validi nel prossimo futuro“.
“Apprezziamo il fatto di essere stati coinvolti in questo processo: crediamo di essere pronti a tornare in Formula 1 se il regolamento dei motori dovesse cambiare. Le modifiche più significative dovranno riguardare il dispositivo che recupera il calore dei gas di scarico in uscita dal turbo, perché è l’elemento più costoso e che richiede la maggior quantità di tempo per essere sviluppato“.
Al tempo stesso, tuttavia, Reisiger ha affermato che il regolamento dovrà permettere ad un motorista privato come la Cosworth di lottare alla pari con colossi del calibro di Ferrari e Mercedes. “È importante non solo per i team che andremo a fornire, ma anche per il nostro stesso marchio: il nostro brand è storico e va protetto, non possiamo farci coinvolgere in questo processo se non potremo essere competitivi“.
Il CEO della Cosworth ha infine parlato delle tempistiche necessarie per un eventuale ritorno in Formula 1, stimando in circa 2 anni e mezzo il tempo necessario per sviluppare e costruire una nuova unità motrice. “Generalmente inizieremmo nel 2018, ma so che ci sono discussioni per anticipare di un anno il cambio regolamentare; se così fosse, dovremmo iniziare a lavorare molto presto“.
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