Segue l’anteprima del Città del Messico 2024 di P300.it
A sette giorni da un GP degli Stati Uniti non ancora spento a livello di polemiche, la F1 di sposta in centro America per il GP Città del Messico 2024, ventesima prova del mondiale.
4° Città del Messico
4a edizione valevole per il mondiale di F1
GP 20/24 – 25/27 ottobre 2024
Gran Premio #1121
Anteprima Brembo – Anteprima Pirelli
Mappa e Statistiche – Albo d’oro e orari TV
Con le polemiche post Austin che non si sono ancora placate, la F1 va in scena in Messico per una tappa molto apprezzata dai tifosi locali, su una pista che però ha perso un po’ di appeal dopo le modifiche che le hanno consentito – per assurdo – di tornare nel mondiale di F1 quasi dieci anni fa.
Se c’è qualcosa di indiscutibile del GP degli Stati Uniti è sicuramente la straordinaria – e in parte inattesa – doppietta della Ferrari che, nell’ambito di una lotta mondiale chiacchieratissima, si è permessa di sbancare Austin con una prova di forza difficilmente immaginabile ad inizio weekend; anche in considerazione del fatto che, proprio per lo scorso weekend, il team di Maranello non aveva portato aggiornamenti per la SF-24.
Poco male perché Charles Leclerc, alla sua ottava vittoria in carriera, è stato autore di una gara meravigliosa, condotta sin dal via dopo aver approfittato della prevedibile lotta in curva 1 tra Lando Norris e Max Verstappen per prendersi la testa della corsa. Bella e concreta anche la gara di Carlos Sainz, secondo al traguardo a completare la doppietta rossa.
Mentre le Ferrari dominava la corsa quasi indisturbate, nella seconda parte di gara l’attenzione si è spostata sulla lotta iridata, che ha visto Verstappen e Norris ai ferri corti per oltre dieci giri nel finale. Così come in curva 1 al via, ci sono state polemiche per il sorpasso dell’inglese a pochi giri dal termine, costato cinque secondi di penalità per essere stato completato all’esterno della pista dopo la difesa dell’olandese. L’episodio, unito alla penalità discutibile per George Russell, ha riaperto il dibattuto sulla gestione di queste situazioni da parte della Federazione. Nella nostra analisi abbiamo cercato di spiegare come sono stati gestiti i vari casi dagli stewards, anche se è corretto dire che in diversi casi mancano costanza e coerenza nelle decisioni.
Il GP Città del Messico si corre nell’omonima cittadina, capitale della nazione centro americana. Dal 2021 la denominazione formale non è “Gran Premio del Messico” ma “Gran Premio di Città del Messico” (di cui si corre la quartaedizione) per ragioni di sfruttamento del nome da parte dell’organizzazione dell’evento. La stessa cosa succederà tra una settimana con il Gran Premio che si correrà ad Interlagos, che si chiamerà di nuovo Gran Premio di San Paolo e non Gran Premio del Brasile.
Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez è tornato in calendario nel 2015 dopo ben 23 anni di assenza. L’ultima apparizione era stata infatti quella del 1992 con la vittoria di Nigel Mansell. Dal suo rientro in calendario, il GP è stato terreno fertile per Mercedes e Red Bull. Max Verstappen è vincitore delle ultime cinque edizioni svolte su questo circuito, due a nome di GP del Messico e tre a nome di GP Città del Messico.
Il circuito è stato completamente rivisto nelle strutture e nel layout. Gran parte delle curve sono state rese più spigolose, la zona delle esse è stata anch’essa rivista mentre la più grande modifica è l’eliminazione dal layout F1 della famosa curva Peraltada. Le vetture ora passano in una zona ricavata all’interno della stessa curva, avvolta da uno stadio nel quale è inserito anche il podio.
Per questa gara Pirelli porta mescole C3, C4 e C5.
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