Il Team Principal Red Bull si confronterà con il team esterno di legali per chiarire accuse ed eventuali colpe a suo carico
La pausa invernale 2023-2024 della F1 verrà probabilmente ricordata più dell’intera stagione scorsa e sono bastati solo pochi giorni affinché questo succedesse. Dall’incredibile passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari al caso Christian Horner, il campionato non è ancora iniziato e i temi di cui discutere sono infiniti.
Per quanto riguarda Horner, la situazione è di quelle da trattare con le pinze. Dopo le accuse di comportamento scorretto nei confronti di un dipendente, per le quali Red Bull ha avviato un’indagine interna, sono sostanzialmente due le ipotesi – e sottolineiamo ipotesi, tutte da verificare – sulle quali le voci si sono fatte insistenti tra ieri ed oggi tra i media e sul web.
La prima riguarderebbe addirittura uno scandalo a luci rosse con una dipendente del team di Milton Keynes. La seconda, la più “credibile” (rigorosamente tra virgolette), sarebbe legata ad una gestione definita aggressiva del suo potere manageriale, che resterebbe comunque da inquadrare con precisione.
Come al solito, in queste occasioni le voci diventano incontrollate ed incontrollabili. Una di queste vedrebbe addirittura il futuro di Adrian Newey legato a doppio filo a quello di Horner, inteso come una facoltà di uscita da Red Bull nel caso in cui il Team Principal lasciasse o fosse costretto ad abbandonare il suo ruolo.
Di certo, al momento, c’è solo il ruolo di prim’ordine che Horner ha ricoperto sin dal 2005, anno dell’insediamento di Red Bull nel mondiale dopo aver rilevato la Jaguar e del suo approdo come Team Principal. In 19 stagioni, con Horner alla guida, il team austriaco ha conquistato 7 titoli piloti e 6 costruttori e, ad oggi, oltre ad essere il TP più longevo della griglia è anche CEO della divisione PowerTrains in ottica 2026. Il suo potere nel mondo Red Bull, vale a dire, si è consolidato nel tempo grazie ai successi ottenuti in team con Helmut Marko e con l’allora patron Dietrich Mateschitz, scomparso alla fine del 2022.
Altre voci ancora parlano di una guerra di potere interna a Red Bull tra la parte britannica – quella di Milton Keynes capitanata proprio da Horner – e la casa madre austriaca. Un mix di ipotesi che non fanno altro che creare subbuglio nel team dei campioni del mondo.
Con Horner regolarmente presente ieri alla riunione della F1 Commission, il Team Principal è stato riportato come atteso questo venerdì ad un meeting con i rappresentanti della società legale chiamata a seguire la questione. Il tutto sta avvenendo a meno di 10 giorni dalla presentazione della stagione, prevista per il 15 febbraio. Ora di quel giorno si auspica che il caso sia stato inquadrato e che le informazioni siano il più possibile chiare per il rispetto di tutte le parti in causa.
Immagine: Media Red Bull
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