In attesa di scoprire come si comporrà il calendario 2020 della F1 dopo il Gran Premio d’Italia a Monza, oggi è arrivata l’ufficialità della cancellazione dei Gran Premi di Azerbaijan, Singapore e Giappone.
Anche la consueta tournée asiatica di fine stagione subirà quindi un notevole accorciamento, con i soli Gran Premi di Vietnam, Bahrain, Cina e Abu Dhabi ancora in forse o in attesa di una ricollocazione.
Il motivo che ha portato alla cancellazione delle due corse cittadine risiede nell’impossibilità di organizzare il tracciato di gara in breve tempo, peraltro in un periodo di incertezza dovuto all’epidemia di Coronavirus, mentre in Giappone è ancora presente una forte restrizione per quanto riguarda gli spostamenti internazionali.
Nella giornata di ieri, Ross Brawn si è espresso riguardo la possibilità di allungare il calendario europeo oltre il Gran Premio d’Italia previsto per il 6 settembre: “Le cose stanno cambiando velocemente, ma abbiamo ancora un po’ di tempo”, ha detto. “C’è la possibilità di estendere la stagione europea di una o due gare, se ce ne fosse bisogno. Penso che il Bahrain e Abu Dhabi possano essere le tappe finali di questo campionato, da ciò che possiamo vedere al momento. Arriviamo a dieci gare. Troveremo almeno altre cinque o sei corse da posizionare in mezzo, nel frattempo”.
Tra le candidate ad un posto in calendario vengono riportate le piste di Imola, Mugello, Portimão e Hockenheim: “Ci sono diverse piste europee dove possiamo correre una o due gare ancora, in modo da avere una stagione regolare. Si tratta ancora di un ‘work in progress’, quindi non ci esprimeremo oltre”, ha concluso Brawn.
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