Sticchi Damiani avrebbe omesso introiti per milioni di euro nonostante il tetto massimo fissato per i manager pubblici
Una vera e propria bomba sta esplodendo in queste ore negli uffici dell’ACI a neanche due settimane del GP d’Italia a Monza. Il Presidente Angelo Sticchi Damiani è infatti indagato per autocertificazioni false, tramite le quali avrebbe omesso introiti per milioni di euro negli anni tra il 2017 ed il 2020.
A riportarlo è il Corriere della Sera che, con un articolo completo, riporta l’elenco delle dichiarazioni false che avrebbe prodotto Sticchi Damiani negli anni dell’inchiesta della Procura. A fronte di un tetto massimo di 246.000€ annui fissato per i manager pubblici, il Presidente dell’ACI avrebbe in realtà prodotto introiti ben superiori al milione di euro all’anno.
Sticchi Damiani avrebbe, inoltre, omesso le cariche di Presidente del cda di Sara Assicurazioni (partecipata all’80% da Aci) e di Sara Vita.
L’inchiesta sarebbe partita da una denuncia interna, visti gli importi sempre più importanti generati dal manager, con punte di un milione e 600 mila euro del 2019. Il Presidente ha venti giorni di tempo per presentare le proprie difese ai magistrati della Procura.
La tempistica dell’indagine è quanto mai sfortunata visto che, tra 10 giorni, la F1 correrà sull’Autodromo di Monza. La gara italiana è da anni in difficoltà nel confermare la sua permanenza nel Mondiale a causa delle richieste di aumento degli standard da parte del Circus. E, sicuramente, una notizia del genere era tutto tranne che necessaria.
Immagine: ACI
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