A 115 giorni dal suo debutto in Formula 1, Audi ha presentato in anteprima i colori della futura monoposto a Monaco di Baviera
Con un lungo anticipo rispetto al debutto, Audi ha presentato un concept della monoposto 2026 che rappresenterà l’ingresso in F1 del marchio tedesco. La monoposto si chiamerà R26 (curiosamente, esattamente come la Renault iridata nel 2006) e mostrerà i colori classici di Audi nel motorsport. Grigio, nero e rosso.
Un evento, quello di Monaco, dal valore simbolico, che segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia del marchio dei quattro anelli.
“Con l’ingresso nella massima espressione del motorsport, Audi lancia un messaggio chiaro e ambizioso” ha dichiarato il CEO Gernot Döllner. “È il prossimo passo nel processo di rinnovamento dell’azienda. La Formula 1 sarà un catalizzatore verso un’Audi più snella, veloce e innovativa.”
Un progetto, dunque, non solo sportivo ma strategico. Audi entra in Formula 1 con obiettivi ben definiti e senza illusioni di immediatezza:
“Non entriamo solo per esserci. Vogliamo vincere. Ma sappiamo che non si diventa un top team dall’oggi al domani. Servono tempo, perseveranza e la capacità di mettere in discussione lo status quo. Entro il 2030 vogliamo lottare per il titolo mondiale.”
Il prototipo Audi R26 Concept anticipa design e colori della monoposto che scenderà in pista nel 2026. Una vettura che non è solo un esercizio estetico, ma la prima manifestazione concreta della nuova filosofia di design Audi, fondata su quattro principi: chiarezza, tecnica, intelligenza ed emozione.
“Stiamo definendo un linguaggio stilistico unificato che rappresenta ogni aspetto della nostra organizzazione“ ha spiegato Massimo Frascella, Chief Creative Officer di Audi. “Il progetto Formula 1 è il pioniere di questa nuova identità, che sarà estesa a tutto il marchio nei prossimi anni.”
Linee pulite, superfici grafiche minimaliste e tagli geometrici precisi caratterizzano l’R26 Concept. La livrea unisce titanio, nero carbonio e il nuovo rosso Audi, colore che tingerà anche gli iconici anelli del logo, simbolo di un’identità rinnovata e più aggressiva.













Per costruire la propria struttura, Audi ha acquisito interamente il gruppo Sauber, con sede in Svizzera, aprendo anche all’ingresso del fondo sovrano del Qatar come investitore strategico. Al timone ci saranno (ci sono già) due nomi noti nel paddock: Mattia Binotto, ex team principal Ferrari, e Jonathan Wheatley, entrambi a diretto riporto del CEO Döllner. La formazione piloti sarà confermata con Nico Hülkenberg e Gabriel Bortoleto.
“La Formula 1 è molto più di uno sport” ha dichiarato Jürgen Rittersberger, CFO di Audi AG. “È emozione, spettacolo e tecnologia. È una sfida, ma anche un’occasione unica per attrarre nuovi clienti e nuove generazioni. Grazie al cost cap, è oggi più sostenibile che mai, anche dal punto di vista economico. Guardando alle opportunità di sponsorizzazione e al valore crescente dei team, questa scelta è perfettamente logica anche per Audi.”
Per Audi, le corse non sono un esperimento, ma parte del proprio DNA. Dalla rivoluzione della trazione integrale quattro nei rally, ai trionfi di Le Mans con i motori diesel, ibridi ed elettrici, fino alle sfide in Formula E e alla Dakar, la casa di Ingolstadt ha sempre spinto oltre i confini dell’innovazione.
La Formula 1 rappresenta la naturale evoluzione di questa filosofia: il laboratorio tecnologico più impegnativo al mondo, dove ogni dettaglio viene messo alla prova e ogni soluzione può diventare un vantaggio competitivo. In particolare, Audi punta su due direttrici chiave per il futuro: l’elettrificazione e i carburanti sostenibili (e-fuel), entrambi aspetti centrali nei regolamenti tecnici 2026.
Con l’introduzione delle nuove norme, tutti i team ripartiranno da zero: un’occasione perfetta per Audi per entrare nella Formula 1 in modo competitivo, innovativo e ambizioso.
Media: Audi
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