F1 | Ascolti TV 2025: in Italia, dopo 10 gare, 2.4 milioni di media, tra i valori più bassi di sempre in un trend legato anche (ma non solo) alla Ferrari

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 21 Giugno 2025 - 09:30
Tempo di lettura: 3 minuti
F1 | Ascolti TV 2025: in Italia, dopo 10 gare, 2.4 milioni di media, tra i valori più bassi di sempre in un trend legato anche (ma non solo) alla Ferrari
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Il seguito della F1 in Italia in questo 2025 è lievemente in salita, ma i dati anche di pochi anni fa sembrano ormai lontani

Una volta la F1, in Italia, era la patria degli ascolti TV. Le punte di oltre 14 milioni sulla singola gara (Stati Uniti 2000) e di oltre dieci milioni e mezzo di media su un’intera stagione (sempre nel 2000) rappresentano numeri da vera e propria fantascienza se paragonati a quanto succede oggi, con l’audience calata di 3/4 rispetto al periodo d’oro e comunque più bassi di sempre a partire dal 2018.

Le prime dieci gare del 2025 hanno subito una leggera ripresa rispetto alle prime del 2024, con una media ascolti TV di 2.4 milioni di spettatori paragonati ai 2.2 di dodici mesi fa. Restiamo, comunque, su valori molto bassi, i più negativi di sempre da quando l’Auditel registra gli ascolti TV. Se ci limitiamo alle prime dieci gare delle ultime cinque stagioni, i valori sono di 2.9 milioni per il 2021, 3.6 per il 2022, 2.3 per il 2023 e, come detto, 2.2 per il 2024. Valori poi destinati a scendere con il corso dell’anno: il 2021 ha chiuso, infatti, a 2.5 milioni, il 2022 a 3.2 per poi avere una picchiata a 2.2 nel 2023, il valore più basso di sempre, risalito a 2.3 nel 2024.

La Ferrari tira (o meno)

Sappiamo che, nel nostro paese, l’andamento degli ascolti è influenzato anche (non solo) da quello della Ferrari. E, guardando il grafico più in alto, c’è una correlazione abbastanza importante tra i risultati della Rossa e i dati degli spettatori in TV. Dal grafico sono, infatti, lampanti la salita del 1990, la scalata a partire dal 1996 e fino ai primi anni 2000, il tonfo del 2005 e la risalita del 2006/2007 e poi il progressivo calo fino ai giorni nostri, con il team di Maranello ormai lontano da un titolo da 17 anni. La risalita del 2025 potrebbe anche essere stata influenzata dall’arrivo di Lewis Hamilton, ma i risultati per ora negativi potrebbero invertire la tendenza nella seconda parte dell’anno.

Da RAI a SKY, dal chiaro alla PayTV

Non solo Ferrari, comunque. Anche la fruibilità della F1 in TV è cambiata nel corso degli anni. Il periodo dal 1997 al 2012 è vissuto del monopolio in chiaro da parte della RAI, che ha trasmesso tutto in diretta per quindici anni filati. L’ingresso di SKY nella partita dei diritti e la progressiva uscita della TV di Stato hanno contribuito a due tonfi chiaramente distinguibili tra 2012/2013/2014 e tra 2017 e 2018, quando il tutto è passato nelle mani della TV satellitare e della sua controparte in chiaro, TV8.

Un fattore da ricordare è anche relativo al fatto che, fino al 2012, si parla di dati relativi alla sola diretta in chiaro, mentre dal 2013 si sono iniziate a contare anche le trasmissioni in differita sommandone i valori a quelli della diretta. Se dovessimo riferirci alle sole dirette, prendendo in esame le prime dieci gare 2025 il valore si attesa poco sotto il milione e centomila persone; l’equivalente di quanto succede negli USA, paese nel quale Liberty Media sta cercando di trasferire l’identità della F1, con la differenza che la popolazione statunitense è oltre cinque volte superiore alla nostra.

Con l’eccezione del 2022 e delle prime gare con una Ferrari competitiva, nelle ultime cinque stagioni i dati d’ascolto hanno chiuso l’anno sotto quota tre milioni di media spettatori, includendo nelle ultime due stagioni anche i dati dello streaming, il quale incide per una forbice tra 150.000 e 200.000 spettatori.

Si tratta, insomma, di dati bassi, bassissimi per il paese che ospita la squadra più famosa e vincente della storia, in piena contrapposizione con i numeri che vengono esaltati riguardo la popolarità social della F1.

Nel conteggio degli ultimi anni hanno un ruolo anche la grande concorrenza a livello di contenuti, la possibilità molto più ampia di recuperare le gare in differita e le VPN che permettono di vedere contenuti anche in altri paesi. Resta però il fatto che, televisivamente parlando, da tre stagioni la F1 in Italia è al suo minimo storico; ed è difficile immaginare un cambio di rotta, per lo meno a breve.

Immagine di copertina: Media Red Bull

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