Nella giornata di ieri la Federazione Internazionale, tramite il Consiglio Mondiale, ha approvato le modifiche al regolamento tecnico 2019, tese a rendere le monoposto maggiormente adatte a battagliare tra loro. Un’approvazione che doveva per forza di cose giungere entro il 30 aprile, altrimenti sarebbe scattato il vincolo dell’unanimità, il che avrebbe provocato il naufragio di tutto il progetto, non essendo possibile raggiungerla.
Com’è noto, il dibattito sui sorpassi in Formula 1 è tornato ad accendersi prepotentemente dopo il Gran Premio d’Australia, quando i piloti in pista avevano operato un numero di sorpassi pari praticamente al numero di dita di una mano.
Già lo scorso anno, con la rivoluzione tecnica che ha nuovamente reso le monoposto maggiormente aggressive ed attraenti dal punto di vista visivo, si era capito subito che queste modifiche sostanziali, riponendo l’accento sulla veste aerodinamica delle stesse, le aveva rese ancor più difficili da gestire in scia ad un’altra, tendendo a vanificare, su alcuni circuiti, anche l’efficacia di quell’iniquo strumento che è l’ala mobile (DRS).
Queste le novità partorite dal team di esperti di Liberty Media. Per quel che riguarda l’ala anteriore, la semplificazione sarà perseguita abolendo gli upper flap, rendendo standard gli endplate e restringendo il piano principale. Passando all’ala posteriore, questa avrà una sezione più larga, in modo da rendere più efficace il DRS, mentre verranno semplificate le paratie verticali, eliminando tutte le soffiature che si sono viste in questi anni.
Inoltre, le prese dei freni anteriori non dovranno più presentare appendici aerodinamiche, com’era diventato d’uso comune nelle ultime stagioni. Non è stata invece approvata la semplificazione dei bargeboard. Da quel che riporta Motorsport.com, inoltre, pare che l’approvazione di queste novità regolamentari (che ricordiamo dovrà passare ancora il vaglio del World Motor Sport Council) sia arrivata con il voto favorevole di appena quattro team su dieci.
In pratica la Williams, sponsor più acceso di questa semplificazione aerodinamica, alla fine è riuscita a trarre a sé il voto di Mercedes, Force India e Sauber e, con l’assenso degli altri membri del Consiglio Mondiale (FIA, Liberty Media, promotori ed organizzatori dei Gran Premi), ha vinto la propria battaglia. Dall’altra parte della barricata, invece, si trovano Ferrari, Red Bull, McLaren, Renault, Toro Rosso e Haas. Secondo i media del settore britannici, la Rossa potrebbe usare il suo diritto di veto sulle modifiche al regolamento tecnico, ma d’altro canto avrebbe già dovuto dimostrarne gli effetti negativi, come ad esempio un aumento ulteriore dei costi.
Intanto Ross Brawn si è espresso così sull’argomento: “L’incidente tra Ricciardo e Verstappen, verificatosi domenica a Baku, è stato un esempio che spinge una volta di più nella direzione di sviluppare le regole per rendere le vetture maggiormente adatte alle battaglie in pista” – ha spiegato sul sito ufficiale della Formula 1 – “Le decisioni prese dallo Strategy Group e dalla F1 Commission nella giornata di ieri, approvate dal Consiglio Mondiale FIA, le quali sanciscono un certo numero di modifiche all’attuale aerodinamica, sono un importante passo avanti. L’obiettivo è quello di promuovere battaglie ravvicinate e più sorpassi già dal 2019“.
“La decisione è stata presa dopo un periodo di studio sulle proposte della FIA, fatte con il supporto della Formula 1 e condotte dalla maggioranza dei team” – ha concluso Brawn – “Questo rappresenta un ottimo modo di lavorare insieme per una Formula 1 migliore e più spettacolare, ovvero ciò che vogliono la FIA, la Formula 1, i team ed i fan“.
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