Anthony Hamilton, padre di Lewis Hamilton, è preoccupato circa il futuro dei piloti che vogliono arrivare in F1. Il timore che ha espresso, e che vi riportiamo qui di seguito, è che la massima espressione del motorsport diventi accessibile solo da piloti paganti.
Di piloti paganti in F1 ce ne sono già: a partire da Felipe Nasr e Marcus Ericsson e Jolyon Palmer, solo per fare degli esempi attuali.
Queste le parole di Anthony Hamilton: “Il motorsport è ancora molto frammentato e costoso, e questo non incoraggia coloro che hanno il sogno di arrivare in F1, o non incoraggia le migliori promesse a scalare la montagna per arrivare in cima“.
“La F1 potrebbe finire con la totalità o la grande maggioranza di piloti che pagano per guidare, anziché coltivarli dalle categorie minori. Ai miei tempi, abbiamo lavorato con quello che avevamo e siamo stati fortunati a essere stati notati da Ron Dennis e la Mercedes. Ma questo non basta più“.
Ha aggiunto: “Ci sono molti piloti nelle categorie minori che vincono i mondiali, ma non hanno i soldi o il sostegno economico per spostarsi in F1. Ci sono così tanti piloti che non sanno quale sia il miglior percorso da intraprendere. È tempo che venga strutturato un percorso in modo tale che i piloti vincenti vengano premiati con un percorso certo verso la F1“.
“Arrivare in cima non dovrebbe essere solo per chi se lo può permettere, ma per chi lavora duramente e dimostra di essere il migliore. Se i costi continueranno a lievitare sin dalle categorie minori, e se le categorie minori continueranno a rimanere senza regole in questo senso, penso che Lewis sarà l’ultimo della sua generazione (a essere un pilota non pagante – ndR)”.
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