Si prospetta una stagione durissima per la squadra di Milton Keynes
Se il dominio sia arrivato alla sua conclusione è impossibile da pronosticare. Ma di certo, rispetto agli scorsi anni, la Red Bull si presenta ai nastri di partenza della stagione di F1 2025 meno solida di quanto visto nel recente passato. Nonostante il titolo piloti conquistato nel 2024, grazie soprattutto ad uno stellare Max Verstappen, i progressi tecnici dei diretti rivali sono stati maggiori rispetto a quelli della vecchia RB20, della cui filosofia sembra essere stato ripreso molto per la RB21. La novità in squadra è invece rappresentata dal compagno del Campione del Mondo, Liam Lawson, alla sua prima annata completa da titolare, salvo drastici cambiamenti, e pronto ad imparare quanto più dal numero 1.
I dubbi sull’ultima creazione di Milton Keynes partono già dalla genesi della nuova monoposto. La vettura della squadra anglo-austriaca è infatti la prima, dal 2006, priva del tocco della mano di Adrian Newey, passato all’Aston Martin. In molti hanno visto nell’addio dell’ingegnere inglese le principali cause del declino a metà del 2024 e la sua assenza per la nuova stagione potrebbe pesare moltissimo. Alla partenza del “genio”, si è aggiunta una certa difficoltà a trovare il corretto bilanciamento della RB21. La Red Bull è risultata essere la squadra meno attiva in pista durante i test in Bahrain, completando 304 giri e spendendo diverso tempo ai box. L’ultimo giorno di prove ha debuttato in pista un nuovo muso con annessa ala anteriore, visivamente la prima delle innovazioni riscontrabili sul mezzo del 2025 (le maggiori sono sotto al cofano), ma le problematiche non sono migliorate più di tanto.
Dagli on-board di entrambi i piloti, si è evinto un comportamento piuttosto scorbutico da parte della monoposto. Verstappen ha passato diversi minuti all’interno del suo garage, attendendo che gli ingegneri trovassero un giusto compromesso sul set-up per consentirgli di mettere insieme qualche giro pulito. Nonostante il lavoro, l’olandese non è riuscito a svolgere una simulazione di gara completa e arriverà a Melbourne con più dubbi che certezze, dovendo nuovamente contare sul suo enorme talento per sopperire alle possibili mancanze che potrebbero emergere dalla RB21.
Per quanto riguarda Lawson, non si sono né elogi né critiche da poter muovere. Il neozelandese dovrà abituarsi ben presto ad una nuova vettura, decisamente più rapida di quelle guidate in passato, e dovrà farlo sbagliando il meno possibile, per conservare il sedile fino al termine della stagione. L’impressione è che il nativo di Hastings possa comunque dire la sua quest’anno, ma resta l’incognita sul confronto con Verstappen, plausibilmente a netto favore del Campione del Mondo. Certo è che, se davvero la vettura non dovesse risultare competitiva come sperato, le difficoltà del classe 2002 potrebbero diventare un po’ troppe.
Il 2025 non si prospetta dunque un anno semplice per la Red Bull. La supremazia tecnica sembra ormai un lontano ricordo, gli avversari appaiono più forti rispetto al passato e le doti del solo Verstappen potrebbero non essere più sufficienti per confermarsi campioni almeno tra i piloti. Lo stesso olandese ha ammesso che, a Melbourne, sarà impossibile lottare per la vittoria e, forse, potrebbe non essere soltanto semplice pretattica. Il campionato è comunque lunghissimo, l’evoluzione che ha preso lo scorso dimostra quanto si possano invertire i rapporti di forza iniziali ed escludere il team di Milton Keynes dalla lotta iridata è assolutamente prematuro. D’altronde, le gesta di Super Max in gare come Imola, Montreal o, più di tutte, Interlagos sono ancora ben impresse nella mente di tutti gli appassionati.
Immagine di copertina: Media Red Bull
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