Le aspettative intorno al 2025 del Cavallino rimangono, anche dopo i test, incredibilmente alte
Ogni qualvolta si parli di Ferrari, è quasi impossibile non associare immediatamente il concetto di vittoria all’iconica immagine del Cavallino Rampante. Ma mai come quest’anno, quantomeno da una decade a questa parte, le speranze riposte dai tifosi nella squadra di Maranello si sono fatte tanto numerose. Difficile ipotizzare il contrario, non da quando, il primo febbraio di 12 mesi fa, la Scuderia annunciò l’ingaggio di Lewis Hamilton, da quest’anno compagno di Charles Leclerc. Ma non è stato il solo ingaggio del sette volte iridato a far schizzare alle stelle le aspettative per la stagione di F1 2025 della Rossa. Le ottime prestazioni sfoggiate nella seconda parte dell’ultimo campionato, nel corso del quale gli uomini di Frederic Vassuer hanno combattuto fino all’ultima gara per il titolo Costruttori, hanno contribuito e non poco a riporre moltissima fiducia nel progetto targato SF-25.
Fiducia che, dopo gli ultimi test pre-stagionali, è sembrata venire meno per quanto riguarda una buona fetta degli appassionati. I risultati della tre giorni in Bahrain, nel corso della quale la Ferrari ha completato 382 tornate, non hanno proprio fatto schizzare il morale alle stelle a tutti quei tifosi che si aspettavano, forse, sfracelli sin dai primissimi chilometri. Il cronometro certamente non deve trarre in inganno, ma è pur vero che la Rossa, a Sakhir, è risultata nel complesso alle spalle della rivale principale, la McLaren, specialmente nel corso dei long run di giovedì 27 febbraio. Il ritmo della nuova monoposto è apparso sì costante, ma più lento della nuova MCL39, alle volte anche con distacchi piuttosto importanti. Numeri, questi, che devono spaventare fino ad un certo punto.
Non solo c’è da tenere in considerazione il carattere sperimentale di questi test, più volti alla ricerca della giusta correlazione tra simulatore e pista che non della velocità pura, ma anche come, dalle telemetrie, sia emerso un “taglio” significativo alla potenza della Power Unit, non spinta al massimo e incapace di conseguenza di raggiungere le velocità del propulsore Mercedes montato sulle McLaren. Possiamo dunque parlare di pretattica? Forse sì, ma di certo i margini sono molto ristretti ed è difficile capire quale sia in realtà il vantaggio di cui la squadra di Woking possa godere rispetto alla concorrenza.
Di sicuro, se la SF-25 dovesse rivelarsi competitiva, la nuova coppia di piloti ne saprà sfruttare al meglio i pregi. Leclerc arriva dalla sua miglior stagione in carriera, nella quale ha saputo togliersi numerose soddisfazioni, e carico come non mai per andare a caccia di quel titolo tanto sognato. Le qualità del monegasco sono state ancora più affinate nel corso del 2024, gestione gomme su tutte, per cui il numero 16 potrebbe disporre di tutte le carte in regola per candidarsi ad un ruolo da assoluto protagonista per questo 2025. Ovviamente tenendo conto della convivenza tutt’altro che semplice con la quale si ritroverà a fare i conti.
Hamilton non è certo il tipo di pilota che si inserisce in punta di piedi all’interno di una nuova squadra. L’alone mediatico intorno al sette volte Campione del Mondo è enorme, oggi forse come mai prima d’ora, e la capacità di Lewis di accentrare tutto intorno a sé è ben nota, per cui il confronto tra i due alfieri della Rossa potrebbe avvenire già all’interno del box, prima che in pista. Sicuramente, dopo gli ultimi tre anni complicatissimi alla guida di vetture ben lontane da quelle dei suoi allori iridati, l’anglo-caraibico avrà tutta la voglia di dimostrarsi ancora una volta all’altezza delle aspettative intorno al suo nome, nonché di battere il più giovane ed esperto, in termini di conoscenza della squadra, compagno.
Insomma, la Ferrari è attesa alla stagione probabilmente più importante della sua storia recente. Tra una line-up, probabilmente la migliore della griglia, che si prospetta delicatissima da gestire, ma dall’enorme potenziale realizzativo, e una vettura che, se compresa velocemente, potrebbe davvero ingaggiare una lotta mondiale con la concorrenza, è impossibile non inserire la Rossa tra le candidate per il titolo. Il tutto, ovviamente, a patto che la SF-25 si riveli realmente un mezzo in grado di stare al passo e, in più di una semplice occasione, anche davanti alle diretti rivali. Perché, se così non fosse, i voli pindarici degli ultimi 13 mesi potrebbero venire rovinosamente distrutti nel giro di pochissime gare.
Immagine di copertina: Media Ferrari
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