Ad Enstone possono sorridere dopo i test, anche se il clima nel box non sarà tra i più sereni durante la stagione
La speranza è sempre l’ultima a morire. Sembra poterlo finalmente affermare la Alpine, la quale, dodici mesi fa, si ritrovava in condizioni disastrose e in preda ad una fuga di personale piuttosto importante, nonché ad una monoposto tutt’altro che competitiva. Nell’ultima parte della scorsa stagione, grazie a degli ottimi sviluppi e, soprattutto, all’insperato e clamoroso doppio podio di Interlagos, la squadra francese ha rialzato la testa ed è riuscita a concludere al sesto posto nella classifica Costruttori. Uno slancio positivo che, a quanto pare, è stato mantenuto anche per quanto riguarda i test in Bahrain e ha generato un cauto ottimismo in vista dell’inizio del campionato di F1 2025.
Il team di Enstone, nella tre giorni di Sakhir, ha portato a casa ben 405 passaggi, risultando il quarto più attivo del lotto. Anche le singole prestazioni sono apparse convincenti, di certo molto più di quelle del 2024. La A525 è nata assai meglio della predecessora e se il suo sviluppo dovesse seguire la falsariga dell’ultimo potrebbero arrivare delle gradite sorprese per la squadra guidata da Oliver Oakes. Le aspettative sono alte soprattutto in vista del cambio regolamentare, in concomitanza col quale arriveranno anche le Power Unit Mercedes dopo le polemiche con la sede di Viry-Chatillon.
Come le attese per la nuova stagione, anche la line-up è cambiata rispetto ad un anno fa. A Pierre Gasly, pronto ad iniziare la sua terza stagione in “azzurro”, si è ora affiancato Jack Doohan, già in macchina ad Abu Dhabi in sostituzione del partente Esteban Ocon. Il francese si è distinto positivamente a Manama, siglando addirittura il miglior tempo della mattinata del terzo giorno di test. Segnali certamente da non prendere come certi, ma di sicuro le basi sono assai più convincenti di quelle della vecchia A524. Il nativo di Rouen si appresta ad affrontare la sua ottava annata in F1 ed è ormai riconosciuto come uno dei piloti più costanti e competitivi della griglia. Le sue ottime prestazioni al volante dell’AlphaTauri nel 2020 (con la vittoria di Monza) e nel 2021 non sono andate scordate ed è per questo che, se il suo nuovo mezzo dovesse dimostrarsi in grado di competere con quello dei diretti rivali, ecco che Gasly potrebbe fare la differenza nella lotta anche per un paio di punti.
D’altro lato, Doohan è sì impaziente di cominciare la sua prima stagione da titolare, ma è ben consapevole di quelle che dovranno essere le sue prestazioni. Dopo un anno trascorso “in panchina”, l’australiano avrà ben poco tempo per adattarsi al contesto della massima serie, anche perché su di lui incombe la sagoma di un grande pupillo di Flavio Briatore: quella di Franco Colapinto. L’argentino è stato ingaggiato da Enstone come terzo pilota, ma è pronto a subentrare anche a campionato in corso, qualora il figlio d’arte non dovesse rivelarsi all’altezza. In più, avere al suo fianco uno come Gasly, forse non un campione ma un talento assolutamente interessante, potrebbe non aiutarlo particolarmente.
Al momento, comunque, la concentrazione dell’Alpine è tutta su ciò che succederà in pista. La nuova monoposto è nata sicuramente meglio della precedente, la tre giorni di Sakhir ha restituito riscontri incoraggianti ed è lecito aspettarsi la presenza della squadra francese nella lotta per la zona punti. Così come al vertice, anche a centro gruppo i margini saranno ristretti e la minima differenza di prestazioni potrebbe rivelarsi fondamentale nella rincorsa, plausibilmente, al quinto posto tra i Costruttori. Tutto ciò salvo scossoni che potrebbero solo fare il male del team, oltre che di un rookie che di anni ne ha appena 22.
Immagine di copertina: Media Alpine
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