Segue l’anteprima del team Haas per il mondiale 2023 di F1
Dopo un 2022 da montagne russe, il team Haas riparte per il 2023 con a capo l’ormai storico Guenther Steiner ed una coppia di piloti rinnovata al 50%. La partenza di Mick Schumacher verso Mercedes, dove sarà pilota di riserva, ha aperto la possibilità al rientro di una vecchia conoscenza del Circus. Nico Hulkenberg, infatti, torna in F1 da pilota titolare al posto del connazionale tedesco. Farà coppia con Kevin Magnussen, autore a sua volta di una brillante stagione di rientro nel 2022.
Dopo un 2021 a zero e un 2022 di risalita nonostante le molte difficoltà incontrate, il team americano parte all’assalto del 2023 con la voglia di tornare a lottare stabilmente per i punti, sulla spinta della fase finale della scorsa stagione e con una coppia di piloti di tutta esperienza, che fanno della concretezza il loro punto di forza.
Kevin Magnussen difficilmente poteva immaginare un 2022 come quello che ha vissuto ed ora ha la fiducia necessaria per continuare il momento positivo. È un pilota dall’ormai conclamata esperienza, che come ha dimostrato l’anno scorso può aiutare il team a crescere. Insieme al suo nuovo compagno l’apporto sarà fondamentale per la risalita in classifica.
Anche per Nico Hulkenberg era forse difficile immaginare un finale di stagione come lo scorso, con la chiamata da parte del Team Haas per riempire il sedile lasciato libero da Schumacher. Dopo stagioni di attesa e di ruoli da riserva, il tedesco vede riaprirsi una porta importante. Un’occasione da non perdere per tornare stabilmente nel Circus dopo una “prima” carriera comunque già lunga, nella quale sono mancate forse le soddisfazioni a fronte delle prestazioni mostrate. Quella con Magnussen sarà sicuramente una coppia interessante per i fan e per il team, che avrà a disposizione esperienza e concretezza da vendere.
I test
Sono 2245 i chilometri percorsi da Haas nei tre giorni di test del Bahrain, divisi più o meno equamente tra Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg. Il danese nell’ultimo giorno ha spinto un po’ di più ottenendo il settimo tempo globale della tre giorni, mentre il tedesco ha preso confidenza con la nuova monoposto ad una settimana dal suo rientro in F1 da pilota titolare.
L’analisi di Paolo Filisetti
È quasi superfluo ribadire che il concetto di partenza della Haas VF-23 sia quello della monoposto dello scorso anno, quanto meno dalla versione introdotta dal GP d’Ungheria, con le fiancate scavate in stile Ferrari. Questa tipologia di layout aerodinamico è stata mantenuta e, anzi, ulteriormente estremizzata. Interessante è la soluzione per quanto riguarda il raffreddamento della Power Unit, con branchie poste alla base della pinna verticale sul cofano motore che da queste separato.
Sembra un progetto, quello di Simone Resta, che non ha seguito delle strade assolutamente originali ma sicuramente battute e che ha comunque dei punti di forza assoluti: da un lato nel packaging del propulsore, dall’altro nel fatto che è una vettura che può garantire un equlibrio dinamico e aerodinamico decisamente accettabile, cosa che avevamo già potuto già comprendere nella seconda parte della scorsa stagione con la VF-22. Una vettura che Magnussen e Hulkenberg, entrambi piloti esperti, potranno gestire e da cui estrarre un ottimo potenziale. Una monoposto adatta a poter dare al team americano quella chance di ulteriore miglioramento nel ranking.
Immagine: Media Haas
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