Segue l’anteprima del team Williams per il mondiale 2022 di F1
La FW44 è stata una delle monoposto presentate in salsa “solo livrea” prima di scendere in pista a Silverstone per il suo Shakedown, dove le sue vere forme si sono mostrate.
E che forme, viene da dire. Forse per il fatto di non essere un top team la monoposto di Grove è passata in secondo piano, ma la filosofia seguita per quanto riguarda la parte aerodinamica è tra le più estreme della griglia.
Dietro le imboccature delle fiancate, infatti, le pance si stringono strettissime, come nessun’altra monoposto della griglia 2022. Una soluzione davvero estrema, considerato il fatto che, con i nuovi regolamenti, l’importanza data dall’aerodinamica della parte superiore è limitata rispetto a quella del fondo.
Con la scomparsa di Sir Frank Williams il team ha cambiato definitivamente la propria vita, passando ad una nuova era come testimonia anche la decisione (forse non proprio gentile, vista la tempistica) di rimuovere dalle monoposto anche il logo “S” in ricordo di Ayrton Senna.
I test invernali hanno piazzato la Williams al sesto posto per chilometraggio con 3.019 km totali tra Barcellona e Sakhir. Un buon risultato soprattutto alla luce delle ultime travagliate stagioni e che sarebbe potuto essere anche migliore se in Bahrain, alla mattina del secondo giorno, un principio d’incendio con Latifi al volante non avesse costretto il team a rinunciare a girare per il resto della giornata. Al di là di questo singolare incidente, la FW44 ha girato con costanza in entrambe le sessioni, fornendo dati utili al team.
Per quanto riguarda i piloti, l’uscita attesa di George Russell in direzione Mercedes ha portato il team inglese a ripiegare su Alex Albon. Il thailandese, dopo l’occasione nel team ufficiale Red Bull al fianco di Max Verstappen nel 2020, è rimasto fuori dal giro per una stagione, sostituito da Sergio Pérez. Ora rientra dalla porta di servizio e con un regolamento che potrebbe permettere al team di non guardare il resto della griglia dal fondo, come successo nelle ultime annate. Albon è sicuramente un buon pilota e sarà curioso il confronto con Latifi, ormai alla sua terza stagione nel team.
Il canadese, dopo le vergognose offese ricevute per i fatti del GP di Abu Dhabi, torna carico per un nuovo anno. La sua presenza, lo sappiamo, è legata a doppio filo al sostegno economico che porta al team di Grove: dopo l’arduo confronto con un fenomeno come Russell, sarà da vedere come si comporterà con il suo nuovo compagno di squadra.
L’obiettivo anche per Williams, così come per Alfa Romeo e Haas, è approfittare dei nuovi regolamenti per fare un salto in avanti in classifica. La FW44 pare davvero essere un progetto estremo: vedremo quanto renderà in pista e quanto Latifi e Albon saranno in grado di raccogliere sin dalle prime gare.
Immagine: Media Williams
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