Sarà davvero pronta la Red Bull a tornare in lotta per il titolo? Lo scopriremo ormai a breve, quando la RB16 scenderà in pista nel primo appuntamento del Gran Premio d’Australia. Dopo aver riportato alla vittoria un motore Honda, il team di Chris Horner è pronto a lanciare la sfida a Mercedes e Ferrari.

F1 | Presentata (e già portata in pista) la Red Bull RB16
La RB16 è stata presentata il 12 febbraio ed è subito scesa in pista per uno Shakedown a Silverstone, con Max Verstappen al volante. La nuova arma di Newey strizza l’occhio alla Mercedes per quanto riguarda il muso. Tutto il profilo è stato ristretto, mentre le fiancate nella parte finale e superiore sono simili a quelle viste sulla McLaren MCL35. Quello che più dovrà fare la differenza, però, sarà la Power Unit Honda. La scommessa di puntare sui giapponesi è stata, per ora, vinta. La tre vittorie di Verstappen nel 2019 hanno interrotto un digiuno lungo anni, un’assenza dalla vittoria che sembrava incolmabile quando la partnership con McLaren affondava anno dopo anno. Ora è da valutare se lo step mancante per lottare per il mondiale è stato fatto. Da anni si dice che ciò che manca a Red Bull per essere a livello di Mercedes è il motore. Vedremo se Honda sarà capace di stupire.
TEST

Notevole l’incremento di chilometri svolti durante i test rispetto alla scorsa stagione, quando la collaborazione con Honda era agli inizi. Nel 2019 Red Bull ha percorso 3.877 km, con una media di 484 chilometri al giorno sulle otto a disposizione. Nel 2020 ci si è fermati a 3.626 su sei giornate, per una media di 604 km. Un paio sono stati gli intoppi: durante la prima giornata della seconda sessione Alex Albon ha percorso solo 29 giri per una serie di lavori da svolgere sulla RB16, mentre il giorno seguente Max Verstappen è stato vittima di un insabbiamento che gli ha fatto perdere tempo prezioso. Al di là di questo, il team ha fatto sapere di aver svolto tutto il lavoro in programma.
33 | Max Verstappen

Non è la prima volta che ci chiediamo se questo sarà finalmente l’anno in cui Max Verstappen potrà lottare per il titolo mondiale. Che lui sia pronto, ormai, è fuori da ogni dubbio e non da ora. Il 2019 è stato l’anno in assoluto migliore per lui con tre vittorie splendide (Germania, Austria, Brasile), altri sei podi e sei quarti posti. Quello che ormai colpisce è la costanza di rendimento, sempre ad altissimo livello. Manca ancora davvero poco per poter essere lì davanti a lottare per l’obiettivo grosso e non dipende da lui. Se Honda avrà fatto il suo dovere, ne vedremo sicuramente delle belle.
23 | Alex Albon

Per Alexander Albon vale il discorso contrario rispetto a Pierre Gasly. Arrivato in Formula 1 con Toro Rosso con qualche dubbio sulle sue potenzialità, nella prima parte del 2019 il thailandese ha convinto più volte fino a trovarsi, da Spa-Francorchamps, a condividere il box con Max Verstappen. Il che non lo ha spaventato ma, anzi, gli ha dato ancora più motivazione, quello che in Red Bull stavano cercando dal compagno ideale dell’olandese. Prestazione dopo prestazione, si è guadagnato la riconferma per il 2020. Il podio sfumato in Brasile – per una toccata colpevole di Lewis Hamilton – sarebbe stato la ciliegina sulla torta di un’annata che difficilmente Albon dimenticherà. Ora, però, sotto con il 2020: si riparte, come sempre, da zero.
Red Bull Racing | La scheda
Nome | Red Bull |
Nazionalità | ![]() |
Prima gara | Gran Premio d'Australia Mar 6th 2005 |
Ultima gara | Gran Premio d'Australia Mar 16th 2025 |
Prima Pole | Gran Premio della Cina Apr 19th 2009 |
Ultima Pole | Gran Premio d'Austria Jun 30th 2024 |
Prima vittoria | Gran Premio della Cina Apr 19th 2009 |
Ultima vittoria | Gran Premio del Qatar Dec 1st 2024 |
Primo podio | Gran Premio di Monaco May 28th 2006 |
Ultimo podio | Gran Premio d'Australia Mar 16th 2025 |
Gare | 395 |
Partenze | 394 |
Titoli piloti | 8 |
Titoli costruttori | 6 |
Vittorie | 122 |
Pole | 101 |
Podi | 219 |
Punti | 7847 |
GPV | 99 |
Giri | 41936 |
Doppiette | 31 |
Immagine di copertina: Alessandro Secchi
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