F1 | Anteprima completa mondiale 2024: un febbraio infuocato, un campionato tra speranze e paure di un nuovo dominio

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
26 Febbraio 2024 - 11:00
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Bombe, scandali e presentazioni. Un febbraio decisamente insolito che ripercorriamo come anteprima del mondiale 2024 di F1

Il mese di febbraio ha visto la Formula 1 riaccendere i suoi motori per la stagione 2024. Nelle prime tre settimane i team impegnati nel prossimo campionato del mondo hanno presentato le loro nuove monoposto.

Chi via semplici render, chi con una breve presentazione e chi con un evento vero e proprio, le dieci squadre hanno presentato monoposto, sponsor e coppie di piloti che, in realtà, sono rimaste invariate per la prima volta nella storia. Non era, infatti, mai successo che le coppie giunte al termine di una stagione iniziassero senza cambiamenti quella successiva.

Ma non solo. Questo mese è stato anche quello delle grandi notizie e dei colpi di scena. Andiamo a vedere, in ordine cronologico, come si è sviluppato un mese di febbraio decisamente fuori dal normale.

1° febbraio. La bomba Lewis Hamilton – Ferrari

Il mese di febbraio inizia con una bomba che, si scoprirà, era pronta ad esplodere in realtà da tempo. Lewis Hamilton ha deciso di lasciare la Mercedes alla fine del 2024 per accasarsi in Ferrari dal 2025. Dopo aver rinnovato il contratto con Mercedes per un anno più opzione per il 2025, il sette volte iridato ha preso in mano il suo destino e comunicato in anticipo di mesi che questa sarà la sua ultima stagione in Mercedes, il team che lo ha aiutato a vincere sei dei suoi sette titoli.

La notizia è una vera e propria bomba che smuove tutto l’ambiente. Il sacrificato a Maranello è Carlos Sainz, che non era riuscito a trovare un accordo per il suo rinnovo. Charles Leclerc, che il rinnovo l’aveva invece firmato da pochi giorni, tra un anno si troverà dall’altra parte del box il pilota più vincente della storia. Come gestirà Charles il nuovo compagno? E quale sfida si prospetta davanti a Lewis?

Insomma, febbraio inizia col botto. E non è l’unico.

2 febbraio. Haas VF-24

La prima a mostrare almeno la livrea della nuova monoposto via render è stata la Haas il 2 febbraio. La VF-24, presentata poi ufficialmente in Bahrain prima dei test (immagine sopra) e ancora guidata da Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, vede un nuovo Team Principal al posto di comando. Il team guidato da Gene Haas ha, infatti, deciso di non rinnovare la collaborazione con Guenther Steiner, promuovendo al suo posto Ayao Komatsu dopo anno di lavoro all’interno del team.

La vera monoposto ha effettuato il suo Shakedown a Silverstone l’11 febbraio, per poi spostarsi in Bahrain, dove ha portato a termine il primo filming day il giorno prima dell’inizio dei test. Test nei quali la nuova vettura è rimasta parecchio in disparte, senza spunti di rilievo. Komatsu dice che i progressi ci sono, ma sarà la prima gara ad iniziare a dare conferme o meno. La coppia al volante, Hulkenberg-Magnussen, è esperta al punto giusto, molto dipenderà quindi dalla vettura.

4 febbraio. Cambiano ancora le Sprint

Quarto anno, quarto cambio delle Sprint. Shootout e Gara corta vengono spostate rispettivamente a venerdì pomeriggio e sabato mattina, sostituendosi praticamente a FP2 e FP3. È l’ennesimo tentativo di trovare un format appetibile. Partita come gara che doveva decidere la griglia di partenza della domenica, la Sprint è diventata a tutti gli effetti un evento a sé all’interno del weekend, principalmente pro televisioni. Beh, avevamo ragione noi.

5 febbraio. Lo scandalo Horner

Poteva bastare solo Lewis Hamilton in Ferrari come colpo del mese? Macché. Dall’estero piomba come un fulmine a ciel sereno la notizia che Christian Horner, Team Principal della Red Bull, è sotto investigazione interna da parte di Red Bull per un comportamento “non corretto” (e non comunicato, ovviamente) nei confronti di una dipendente del team.

Nell’arco di tre settimane se ne sono dette di tutti i colori ma, per il momento, né il team austriaco né Horner (che in fase di presentazione della RB20 ha negato tutte le accuse), si sono pronunciati. F1, FIA e Ford, che diventerà partner dal 2026, chiedono che una decisione venga presa in breve per non alimentare sospetti e non ledere l’immagine dell’ambiente F1 in generale. Si è detto, anche, che Horner, presente ai test, potrebbe non essere più il team principal del team per la prima gara. Meglio attendere notizie ufficiali, per rispetto di tutte le parti in causa, famiglie comprese.

5 febbraio. Williams FW46

Il 5 febbraio è toccato a due team. La Williams ha svelato la livrea della futura FW46, affidata ad Alex Albon e Logan Sargeant, con una breve introduzione votata più a mostrare i nuovi partners del 2025. La vera monoposto è stata poi svelata effettivamente in Bahrain, così come per Haas. Quello di Grove è il team che ha percorso meno chilometri nel corso dei test a causa di alcuni problemi tecnici. Inoltre, per una migliore gestione delle risorse, ha deciso di non utilizzare sulla FW46 il nuovo retrotreno Mercedes, restando quindi ferma alla soluzione della scorsa stagione per quanto riguarda il gruppo trasmissione e sospensioni.

Le prime gare ci diranno se la scelta rappresenterà un handicap per il team che l’anno scorso era tornato a segnare punti in campionato. Coppia evidentemente confermata, con Albon dal quale ci si aspetta qualche altro grande spunto e Logan Sargeant che dovrà dimostrare una netta crescita se vuole restare su questo sedile anche la prossima stagione.

5 febbraio. Stake F1 Team / Kick Sauber C44

Cambio di volto ed identità per l’ex Alfa Romeo, rinominata in Stake F1 Team con il telaio della C44 nominato “Kick Sauber”. Un cambio netto di identità e colori per il team elvetico che passa dal rosso Alfa ad un verde davvero shocking. Valtteri Bottas e Zhou Guanyu saranno per il terzo anno compagni di squadra. Nei test di Sakhir la C44, definita un passo avanti dai piloti, non si è nascosta (colore a parte…) fino all’ultimo giorno, quando Zhou ha piazzato un terzo tempo di fine sessione che può dare un po’ di motivazione. Al di là dell’identità, sarà importante migliorare un 2023 povero di risultati.

7 febbraio. Alpine A524

Il 7 febbraio è stata la volta di Alpine. Il team francese, con i confermati piloti connazionali Esteban Ocon e Pierre Gasly, ha scelto Londra per la presentazione della A524, la nuova monoposto svelata in concomitanza con la Hypercar dedicata al mondiale Endurance, la A424.

La nuova monoposto del team francese, però, non ha particolarmente stupito durante i test e anche Pierre Gasly ha lasciato intendere che c’è molto lavoro da fare per avvicinarsi ai top team, con una prima parte di stagione in cui bisognerà avere pazienza prima di trovare le performance.

Di certo non un buon avvio per un team che ha l’ambizione di avvicinarsi ai top team e di lottare per le posizioni che contano. Dopo aver chiuso il 2023 al sesto posto in solitaria, un’altra stagione di rimessa sarebbe inaccettabile per un team che ha anche cambiato gran parte del management nei mesi scorsi.

9 febbraio. Visa Cash App RB VCARB01

Due giorni dopo è arrivato il turno di un altro team che ha cambiato nettamente identità. La ex AlphaTauri è diventata Visa Cash App RB. Il team di Faenza è tornato alla colorazione della ex Toro Rosso per la nuova VCARB01, la monoposto affidata a Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo. La vettura è stata presentata a Las Vegas in un evento dedicato, nel quale è stato presentato anche il nuovo Team Principal Laurent Mekies, il secondo volto nuovo nel ruolo in questo mondiale.

Il team junior della Red Bull è sotto osservazione per la sua familiarità con la RB19. Nel corso dei test si è visto un miglioramento in termini di tempi sul giro secco, ma questi contano relativamente. Se Ricciardo e Tsunoda dovessero ottenere buoni risultati nelle prime gare, potrebbero riaprirsi le polemiche… A proposito di piloti, se Tsunoda è ormai un confermatissimo anche grazie al supporto di Honda, Daniel Ricciardo al rientro da titolare da inizio stagione dovrà dimostrare di essere tornato quello di un tempo se vuole ambire, in qualche modo, ad un sedile che quasi certamente tra un anno si libererà. Quello della casa madre.

12 febbraio. Aston Martin AMR24

La seconda decade di febbraio ha visto arrivare le presentazioni dei top team, per lo più con eventi davvero minimal. Il 12 febbraio, con un breve video introduttivo, Aston Martin ha mostrato la AMR24, la terza vettura dal ritorno del team britannico affidata ancora a Fernando Alonso e Lance Stroll.

La vettura ha girato subito a Silverstone per il suo shakedown per poi spostarsi in Bahrain, dove è stata un po’ l’incognita dei test, soprattutto se pensiamo all’inizio della scorsa stagione. La AMR24 ha girato con relativa costanza evitando volontariamente di usare mescole morbide, concentrandosi solo sul passo gara e la gestione delle gomme. Per vedere le vere prestazioni, quindi, ci sarà da aspettare il primo weekend ufficiale della stagione. Solo lì capiremo se Alonso e Stroll avranno ancora in mano una monoposto da podio, come successo 12 mesi fa.

Se sullo spagnolo non ci sono dubbi nonostante l’età, il canadese non potrà permettersi un’altra stagione come la scorsa. E, nonostante sia figlio del proprietario del team, anche Lawrence Stroll dovrà farsi un paio di domande se diverse posizioni in classifica costruttori verranno ancora perse per il divario prestazionale tra Lance e Fernando.

13 febbraio. Ferrari SF-24

Il giorno dopo è arrivato il momento della Ferrari. La Rossa di Maranello, a sua volta con un breve video, ha tolto i veli alla SF-24 affidata, per l’ultimo anno, alla coppia formata da Charles Leclerc e Carlos Sainz prima del grande cambiamento del 2025. Con Frédéric Vasseur al suo secondo anno da Team Principal, l’obiettivo è riavvicinarsi alla Red Bull dopo un 2023 deludente.

E, almeno da quello che è emerso dai test, la prima rivale della Red Bull sembra essere proprio la Ferrari. La SF-24 si è mostrata migliore sin da subito rispetto alla SF-23 specialmente nella gestione delle gomme, uno dei punti deboli della precedente monoposto. Sia Charles Leclerc che Carlos Sainz hanno lodato le caratteristiche della nuova vettura, pur ammettendo che c’è ancora del lavoro da fare prima di poter competere con il team campione in carica. C’è però ottimismo per i risultati della tre giorni di Sakhir, in attesa di vedere il primo weekend di gara.

Per Charles Leclerc questa è la sesta stagione a Maranello. Il monegasco andrà a pareggiare Sebastian Vettel in questa graduatoria in attesa di vedere Lewis Hamilton accasarsi tra un anno. Le motivazioni sono sempre alte e Charles ha sempre un solo obiettivo, diventare campione con la Ferrari. Per quanto riguarda Sainz, lo spagnolo è rimasto spiazzato dalla decisione di Maranello. La sua stagione sarà particolare: dovrà fare il possibile per dimostrare il suo valore mentre sarà alla ricerca di un nuovo sedile per la prossima stagione. Aiuterà il compagno se ce ne sarà bisogno? Lo scopriremo.

14 febbraio. McLaren MCL38

La mattina del 14 febbraio è stata impegnata da McLaren e Mercedes. Il team di Woking è stato quello che ha sprecato meno risorse di tutti per la presentazione della MCL38 di Lando Norris ed Oscar Piastri. L’annuncio della nuova vettura è stato inviato via email e social con allegate solo alcune immagini della nuova vettura.

La MCL38 ha avuto un paio di contrattempi al sistema di alimentazione e alla frizione che hanno limitato il chilometraggio totale a disposizione per Norris e Piastri. Nulla a che vedere, comunque, con i problemi riscontrati nelle ultime due stagioni in questo periodo. Si parte, quindi, da una base sicuramente migliore del passato: Andrea Stella è consapevole che gli altri team hanno fatto un grande step in avanti e che quella del Bahrain non sarà la pista ideale per la McLaren.

La coppia di piloti è spumeggiante, questo è poco ma sicuro. Se la MCL38 si dimostrerà a livello della concorrenza, Norris e Piastri daranno filo da torcere a tutti. L’australiano, dopo un primo anno positivo, è atteso al salto di qualità che ci si aspetta da un talento come il suo.

14 febbraio. Mercedes W15

Per quanto riguarda invece il team di Brackley la W15, la vettura che deve riscattare le deludenti W13 e W14, è stata svelata all’interno dei garage di Silverstone alla presenza del Team Principal Toto Wolff, Lewis Hamilton e George Russell, per l’ultimo anno compagni di squadra prima del passaggio di Hamilton in Ferrari. Il team che ha dominato la prima lunga fase dell’era ibrida è deciso a tornare a lottare per le vittorie, ma deve far fronte ad una sfida per recuperare il tempo perso nelle ultime due stagioni.

I test del team di Brackley si sono svolti senza particolari problemi e senza exploit almeno dal punto di vista del giro singolo. James Allison si è detto fiducioso di poter essere anche più competitivi della Ferrari con la W15, ma solo il weekend di gara mostrerà le vere carte di tutte le squadre svelando chi si è sapientemente nascosto in termini di prestazioni e chi no.

L’ultimo anno di Hamilton a Brackley sarà sicuramente particolare, mentre George Russell dovrà gioco forza cercare di prendere per mano il team in vista del 2025, quando erediterà il ruolo di leader.

15 febbraio. Red Bull RB20

Il 15 febbraio, infine, è toccato alla monoposto del team campione del mondo in carica. La Red Bull RB20, sebbene già spoilerata in anticipo durante il suo shakedown a Silverstone, è stata ufficialmente presentata per ultima stupendo tutti per le sue forme. Ancora una volta, Adrian Newey ha avuto il coraggio di reinventarsi travolgendo alcuni concetti della vettura e non limitandosi, quindi, ad un semplice sviluppo della gloriosa RB19.

La scelta di percorrere una strada diversa con la RB20 per ora sembra pagare, con un Max Verstappen che si è detto pienamente soddisfatto della nuova vettura, considerata addirittura più agevole da guidare rispetto alla devastante RB19. Anche Sergio Pérez si è detto soddisfatto, sebbene il messicano sia apparso meno preciso rispetto al tre volte campione del mondo.

Proprio su Sergio Pérez, o meglio sul suo sedile, si posano le attenzioni di molti in vista del 2025. Ad oggi è difficile pensare che il messicano sarà un pilota Red Bull anche nella prossima stagione. Se vorrà avere chance di mantenere il suo sedile, Checo dovrà portare a termine la migliore stagione della sua carriera, senza se e senza ma. Questo non significa dover riuscire a battere Verstappen, ma dimostrare di poter sfruttare a sua volta le potenzialità della RB20.

Speranze e paure

Le speranze per questo mondiale sono prima di tutto quella di non trovarsi di fronte ad un altro campionato dominato. Lo sperano gli appassionati, tutti i tifosi non Red Bull, le televisioni e chi è al comando della F1, ovvero Liberty Media. Un altro monologo Red Bull sarebbe deleterio per l’immagine del Circus.

Il rovescio della medaglia è rappresentato da un team, Red Bull, che conscio del lavoro che avrebbero fatto gli inseguitori per cercare di colmare il gap, ha alzato ancora una volta l’asticella con una monoposto per certi versi rischiosa. Adrian Newey ha preferito sondare nuove soluzioni per evitare di essere ripreso dagli avversari e i test sembrano avergli dato ragione per l’ennesima volta. Se la RB20 si comporterà come previsto, tutti gli altri team che hanno seguito la strada impartita dalla RB19 potrebbero trovarsi plafonati ad un certo punto della stagione.

Max Verstappen parte con l’etichetta del favorito, ancora una volta. Solo tre piloti, prima di lui, hanno conquistato quattro titoli mondiali di fila: Michael Schumacher (2000-2003), Sebastian Vettel (2010-2013), Lewis Hamilton (2017-2020). L’olandese non vorrà essere sicuramente da meno e le premesse sono tutt’altro che negative.

Gli avversari hanno già messo le mani avanti, considerando la monoposto di Milton Keynes in testa al gruppo. Che sia pretattica o meno, l’impressione è che ci sia davvero la consapevolezza di dover svolgere un grande lavoro per riavvicinarsi almeno a Verstappen, puntando Pérez come anello debole della catena Red Bull.

Arriva il Bahrain

Nella nuova grafica di P300.it degli orari dei GP 2024, gli orari del GP del Bahrain che si correrà questo sabato, così come quello dell’Arabia Saudita della settimana successiva, in osservanza del ramadan.

Ormai è tutto pronto. Buon mondiale 2024 a tutti.

Immagine di copertina: Media F1

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SKY: Ven 22:30
Pole: Verstappen
SPRINT
SKY: Sab 18:00
(TV8: Diretta)

Winner: Verstappen
QUALIFICHE
SKY: Sab 22:00
(TV8: Sab 23:30)

Pole: Verstappen
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GARA
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(TV8: Dom 23:30)

Winner: Norris
P2: Verstappen
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