Jim Farley, CEO di Ford, usa parole abbastanza dure per la mancanza di comunicazione da parte di Red Bull sul caso legato a Christian Horner
Dopo la FIA e la F1, tocca a Ford farsi sentire sul caso Horner. Il partner motoristico dal 2026 in avanti, per voce del suo CEO Jim Farley, ha fatto sapere di essere indispettito dalla mancanza di informazioni da parte di Red Bull sull’investigazione nei confronti di Christian Horner.
L’Associated Press ha rivelato l’invio di una dura lettera da parte di Ford nella giornata di venerdì scorso al team di Milton Keynes, nella quale la compagnia americana sottolinea come, già ad una prima richiesta di chiarimenti, non sia giunta alcuna risposta.
“Come abbiamo indicato in precedenza, senza una risposta soddisfacente, i valori di Ford non sono negoziabili”, ha scritto Farley. “È imperativo che i nostri partner sportivi condividano e dimostrino un impegno genuino verso i nostri stessi valori. Io e il mio team siamo disponibili in qualsiasi momento per discutere di questa questione. Rimaniamo decisi e speranzosi per una risoluzione che tutti possiamo sostenere. Siamo altrettanto frustrati dalla mancanza di piena trasparenza su questa questione con noi, i vostri partner aziendali, e attendiamo con impazienza di ricevere un resoconto completo di tutti i risultati“.
La situazione quindi si complica per il team austriaco che, a fronte di un mondiale che potrebbe iniziare benissimo dal punto di vista competitivo, deve rendere conto a tutto il mondo della F1 e ai suoi stessi partner per una situazione sicuramente difficile da gestire, ma che richiede una risoluzione quanto più celere possibile.
Immagine di copertina: Media Ansa
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